Ransomware sempre più intelligenti. McAfee racconta le ultime minacce informatiche
A scadenze pressoché fisse, le aziende che operano nel mondo della sicurezza, rilasciano ricerche e dati molto interessanti che ci fanno capire a quali tipi di minacce siamo sottoposti quotidianamente e quali sono i trend del momento. In occasione della presentazione della sua nuova gamma di software per la sicurezza McAfee ha esposto un dato …
A scadenze pressoché fisse, le aziende che operano nel mondo della sicurezza, rilasciano ricerche e dati molto interessanti che ci fanno capire a quali tipi di minacce siamo sottoposti quotidianamente e quali sono i trend del momento. In occasione della presentazione della sua nuova gamma di software per la sicurezza McAfee ha esposto un dato che da solo serve a fare il punto della situazione: ogni minuto vengono identificati 244 nuovi malware, più di 4 ogni secondo.
Ogni minuto vengono identificati 244 nuovi malware: più di 4 ogni secondo.
Si tratta di dati che chiunque dovrebbe prendere seriamente in considerazione, non solo gli amministratori di rete e gli addetti alla sicurezza di una azienda. Anche il comune cittadino o il piccolo imprenditore non può permettersi di avere il computer bloccato a causa di un virus e quello che emerge dalle ultime ricerche McAfee racconta proprio che questo pericolo ha un nome preciso: ransomware.
I ransomware sono software malevoli che hanno un solo scopo: bloccare il computer della vittima e promettere di sbloccarlo, previo pagamento di un riscatto.
Crescita costante
“Nell’ultimo anno – racconta ancora McAfee – il numero complessivo di malware ransomware è aumentato del 59% raggiungendo un totale di 9,6 milioni di esemplari. Una crescita principalmente dovuta agli attacchi del ransomware Congur sui dispositivi mobile con sistema operativo Android. Anche il malware complessivo per il sistema operativo Mac è aumentato del 53% nel primo trimestre 2017“.
Nell’ultimo anno, il numero complessivo di malware ransomware è aumentato del 59% raggiungendo un totale di 9,6 milioni di esemplari.
Nessuno quindi è immune da questa piaga e chi pensava che i Mac fossero computer super sicuri, deve ricredersi. D’altronde, quello dei software maligni è un affare da milioni di dollari che coinvolge grandi organizzazioni criminali le quali investono denaro sonante per escogitare metodi di attacco sempre più efficaci e remunerarivi. Se il Mac è usato da professionisti, per i cyber criminali vuole solo dire che la vittima sarà più propensa a pagare pur di non perdere il proprio lavoro.
I nuovi ransomware sono in grado di richiedere un riscatto variabile che cambia in base al valore del computer infettato.
Oggi le tecniche di riscatto sono diventate sempre più raffinate. “Questi malware sono in grado di richiedere un riscatto variabile” racconta Antonio Gaetani di McAfee. Ciò significa che calibrano l’importo da pagare, in base al valore della macchina che hanno infettato. Su un computer da 200 euro chiederanno il minimo indispensabile, mentre su un PC da 2000 euro l’importo richiesto per decriptare i dati sarà decisamente più elevato.
Smartphone sotto attacco
Il vero anello debole, quandi si parla di sicurezza, è oggi più che mai lo smartphone. Sul computer, un buon antivirus aggiornato ci tiene alla larga da possibili pericoli, ma quanti di noi si preoccupano di installarne uno anche su smartphone o tablet? La ricerca McAfee ci comunica che “Il malware mobile totale è cresciuto del 79% negli ultimi quattro trimestri assestandosi a 16,7 milioni di campioni”.
l malware mobile totale è cresciuto del 79% negli ultimi quattro trimestri.
Il mondo Android è quello esposto a più rischi e il web pullula di app che, in un modo o nell’altro, cercano di rubare informazioni e dati sensibili. Anche su queste piattaforme, quindi, è ormai vitale installare software di protezione adeguati per non aprire un varco a pericoli che possono rovinarci davvero non una, ma tante giornate.