Pomodori luminosi e caffè via web, DQuid spalanca l’era dei maker!
Chi ha detto che la tecnologia rallenta la manualità? Oggi esiste una nuova categoria di artigiani, sono digitali e si chiamano maker!
Trasformare una macchina per il caffè da 90 euro in un dispositivo che “parla” con il cellulare? Comprarsi un kit per rendere “intelligente” qualunque elettrodomestico di casa come il frigorifero, l’impianto di riscaldamento o il ventilatore? Oggi per farlo serve davvero poco. Questo hanno pensato i tre ragazzi di DQuid, una startup nata nel 2011 a Reggio Emilia che opera nel mercato dell’ICT e dell’Internet delle Cose (Internet of Things).
La centralina magica di DQuid
DQuid ha sviluppato e brevettato una piattaforma di prodotti (hardware e software) e servizi che semplifica la connessione e la comunicazione fra gli oggetti di uso comune e la rete. Attraverso l’uso di tablet, smartphone e computer, rende immediata l’interazione fra cose e persone. La giovane azienda ha da poco presentato DQuid IO, una famiglia di hardware per la prototipazione e la connessione rapida di oggetti alla rete.
Le potenzialità di un prodotto come DQui IO sono infinite” Stefano Marzani.
“Le potenzialità di un prodotto come DQui IO sono infinite” racconta Stefano Marzani, Ceo dell’azienda, mentre ci mostra la macchinetta del caffè modificata che si aziona dal suo iPhone. “Oggi la tecnologia permette di fare davvero tutto, serve solo fantasia e una buona idea. In questa macchina, comprata al supermercato, abbiamo installato la nostra centralina e un sensore di prossimità che permette di spegnerla quando ci allontaniamo. Un’idea tanto semplice, quanto immediata da realizzare. Con il nostro kit, abbiamo impiegato appena due ore. Eppure nessuno ci aveva pensato”.
Il kit di cui parla Marzani è in vendita sul sito graphiland.it e arriva in casa pronto per essere montato. Decidiamo noi in che modo utilizzare DQui IO e quali funzionalità attivare.
Potenzialità infinite per i maker
“Con una stampante 3D e questa centralina, possiamo costruire di tutto. Il mondo dei maker oggi ha davvero possibilità infinite e tutto questo in tempi di lavorazione ridottissimi. Noi per esempio abbiamo stampato il guscio di un pomodoro e al suo interno, inserito la centralina con dei led di colore diverso. La utilizzano i nostri programmatori mentre lavorano. Luce rossa: non disturbare, luce verde: pausa. Inserendo all’interno di questo oggetto un sensore di umidità e di temperatura, si può per esempio rendere completamente autonomo l’impianto di condizionamento dell’ufficio”.
Insomma, il sasso è stato lanciato, ora bisogna solo farsi venire l’idea giusta…
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