Nonostante guerre, paura del terrorismo e tensioni internazionali il turismo nel mondo non solo è in piena salute, ma è in costante crescita. A dirlo sono i dati del report dell‘Organizzazione mondiale del Turismo, l’Untwo: nei primi nove mesi del 2016 infatti, il turismo nel mondo ha raggiunto ben 956 milioni di turisti per un totale di 34 milioni di persone in più rispetto al corrispettivo periodo del 2015.
Nei primi nove mesi del 2016, il turismo nel mondo ha raggiunto ben 956 milioni di turisti per un totale di 34 milioni di persone in più rispetto al corrispettivo periodo del 2015
La parola d’ordine è quindi: viaggiare.
Ma come sarà viaggiare nel futuro?
Se pensiamo a come era viaggiare dieci anni fa, o come sarà fra 10 anni, e consideriamo come nello stesso periodo di tempo la tecnologia possa davvero fare passi da giganti, beh, non possiamo che aspettarci che tutto sarà improntato all’insegna della semplicità digitale e della comodità per il turista.
Gli hotel, ad esempio, potranno personalizzazione dei servizi per i loro ospiti grazie ai dispositivi mobili, che potranno così fornire la migliore esperienza in assoluto: il software dell’hotel si collegherà ai vari profili social dell’ospite per permettergli di prenotare una stanza perfetta in ogni dettaglio e dove tutto è personalizzato. Agli ospiti verrà fornito un menù con le cose da fare, i ristoranti in cui mangiare, gli spettacoli a cui andare e tutto ciò di cui hanno bisogno. Futuro o realtà? La Peninsula Hong Kong ha già fatto i primi passi in questa direzione: gli ospiti infatti possono utilizzare un tablet per controllare le luci, le tende, la temperatura e la televisione, per ordinare la cena, prenotare la sauna e per pianificare le escursioni. La Conrad Concierge App, del marchio Conrad di Hilton, permette ai propri ospiti di personalizzare nel dettaglio il loro soggiorno, scegliendo, per esempio, le dotazioni preferite per il bagno o cosa mangiare a colazione da uno smartphone, mentre magari fanno jogging nel parco vicino.
Uno sguardo al futuro
Il futurologo Ian Pearson ha previsto che la stanza d’hotel del prossimo futuro porterà a nuovi livelli questo tipo di tecnologia.
Le camere d’albergo saranno dotate di cuscini che avranno al loro interno tecnologie per massaggi rilassanti al capo e al collo e per sveglie mattutine
Le camere d’albergo saranno dotate di cuscini che avranno al loro interno tecnologie per massaggi rilassanti al capo e al collo e per sveglie mattutine; mentre sistemi olografici che proietteranno l’immagine 3D di personal trainer, di cartoni animati o, persino, di familiari e amici faranno parte dell’offerta. Tra le previsioni di Ian Pearson gli hotel forniranno anche camicie da notte con sensori che possono monitorare i livelli di glucosio nel sangue e dare consigli nutrizionali. Già oggi la Stay Well room del MGN Grand a Las Vegas, dispone di luci programmate per eliminare l’effetto jetlag, con docce arricchite di vitamina C, aria filtrata e purificata tramite un sistema di filtri avanzato ed eventuali infusioni di aromaterapia a scelta.
Le mete del futuro
Ma se questo è quello che ci aspetta per quanto riguarda l’ospitalità, che dire per quanto riguarda le mete? Già oggi se ne parla molto, ma fra 10 anni l’ultima frontiera turistica sarà lo spazio che diventerà un po’ più accessibile per gli amanti della vacanza ultralussuosa. Oppure i resort sottacqua, che già oggi sono una realtà per una manciata di destinazioni nel mondo, saranno tra le mete principali. Immaginate una struttura costruita sott’acqua con suite dotate di finestre panoramiche in stile-acquario e molti servizi offerti agli ospiti per uscire a fare un giro in immersione.
Ed è ormai fuor di dubbio che il viaggio “da casa-a-casa” (Airbnb style, per intenderci) sarà il modo con cui i viaggiatori soddisferanno il loro desiderio di esplorare un luogo attraverso gli occhi dei suoi abitanti.
Ecco quindi che se l’industria del viaggio sta cambiando rapidamente, influenzata dal progresso tecnologico, dai mutamenti economici e dai poteri politici, oltre che dalla cultura e dal clima, le aziende andranno ad offrire nuovi prodotti che andranno a cambiare il modo di pianificare, prenotare e iniziare un nuovo viaggio: già oggi la vacanza (e il pernottamento) viene scelta confrontando le recensioni delle persone e i siti di confronto prezzi, e sarà questo il modello normale di riferimento a cui l’industria del turismo dovrà adattarsi.
Grazie alla diffusione (e all’utilizzo sempre maggiore) dei social network, di quelli esistenti, e di quelli che ancora non esistono, e l’integrazione tra questi e i software gestionali delle aziende, garantendo l’accesso ai nostri profili online, i nostri dati verranno utilizzati per anticipare bisogni, piani di viaggio o desideri per il nostro soggiorno. Saranno i Big data a decidere come e dove viaggeremo.