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Too Good To Go, il business contro lo spreco

Il sogno di molti imprenditori è quello di migliorare il mondo grazie al proprio progetto di business. Too Good To Go lo fa abbattendo lo spreco di cibo in oltre 17 Paesi, grazie ai suoi 62 milioni di utenti.

Too Good To Go è il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari. Nel 2022 a Roma e Milano ha salvato oltre 1 milione di pasti e, sempre dallo scorso anno, è anche una società B Corp. Scopriamo qualcosa di più su questo colosso della lotta allo spreco.

Too Good To Go, un po’ di storia

Nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare, l’app Too Good To Go è attiva in 15 Paesi UE, negli Stati Uniti e in Canada. Secondo il Report App Annie, Too Good To Go è stata l’app più scaricata in Italia nel settore Food & Drink nell’anno 2021.

Ma a cosa serve esattamente? Lato esercenti, Too Good To Go consente a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ma anche hotel e altre strutture ricettive simili di vendere online a prezzo più basso il cibo invenduto. Cibo che altrimenti andrebbe buttato. Gli alimenti vengono inseriti in una Surprise Bag che contiene una selezione “casuale” di prodotti e piatti freschi che non potrebbero più essere venduti il giorno successivo. Lato utente per usare il servizio è sufficiente inserire il proprio indirizzo e cercare gli esercenti aderenti in zona. Successivamente si ordina la scatola, si paga tramite app e si va a ritirarla. All’interno di una fascia oraria concordata.

Nel nostro Paese Too Good To Go è stata lanciata in oltre 600 comuni e conta oltre 7 milioni di utenti. Nel complesso la sua attività ha permesso di salvare più di 12 milioni di pasti, evitando di vanificare l’emissione di oltre 22.500 tonnellate di CO2 impiegate per la produzione degli alimenti.

Cosa è successo nel 2022

Lo scorso anno Too Good To Go ha registrato una vera e propria impennata di utenti (+50%) e di ricavi, con una crescita del 40% delle aziende partner. Un successo imputabile sia alle strategie di marketing e al rebranding aziendale sia al significativo aumento del costo della vita. Il fenomeno della crescita, infatti, è risultato più significativo soprattutto nelle grandi città, come Milano e Roma.

Negli ultimi 12 mesi abbiamo tutti dovuto affrontare e rispondere a una crescita esponenziale dell’inflazione a livello globale. Come sempre accade in questi frangenti, l’inflazione si è tradotta in una contrazione dei consumi. Secondo Confesercenti il 32% dei connazionali teme di dover spendere di più per cibo e bevande. Mentre l’Osservatorio Inflazione di Ipsos, rileva che l’86% dei consumatori intervistati ha riscontrato dei rincari nel settore dell’alimentare. Chi usa un servizio come quello di Too Good To Go, quindi, lo fa sia per questioni morali e ambientali sia per ridurre le spese. Si tratta di una tendenza a cambiare le abitudini alimentari che può essere significativa per il Pianeta… Ancora oggi il 40% del cibo prodotto viene totalmente sprecato.

L’operazione di rebranding

Fino a poco tempo fa Too Good To Go ha concentrato la propria comunicazione sui benefici funzionali e ambientali del servizio. Oggi, dopo il recente riposizionamento del brand, la società continua a portare avanti i propri valori ma punta a creare anche un legame più emotivo con la comunità. Come? Riconoscendo agli utenti il contributo che danno al Pianeta tutte le volte che scelgono di acquistare una Surprise Bag.

Da gennaio 2023 ad oggi sono state salvate in Italia oltre 2,5 milioni di Surprise Bag. L’equivalente di oltre 6 mila tonnellate di CO2e evitate e l’azienda ha pensato che fosse qualcosa da valorizzare-

Secondo una ricerca multi-Paese condotta da Kantar Insights, il 92% degli utenti di Too Good To Go in Italia sono dichiaratamente interessati alle tematiche ambientali e addirittura il 44% afferma di voler contrastare in modo attivo il cambiamento climatico.

La nuova sezione per l’Impact Tracker

Allo scopo di rendere le persone sempre più consapevoli e in grado di generare un impatto positivo sul Pianeta, l’app si arricchisce di un nuovo Impact Tracker. Una funzione che permetterà a ogni utilizzatore di scoprire quale impatto sull’ambiente ha l’acquisto delle singole Surprise Bag.

«L’Impact tracking è un uno strumento che in modo semplice pensato per gli utenti per offrire loro la possibilità di avere un’idea chiara del loro impatto positivo sul Pianeta – ha spiegato Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go –.E lo fa con esempi concreti per rendere ancor più tangibile l’impatto generato, mettendo in evidenza la quantità di CO2e evitata grazie all’acquisto delle Surprise Bag, espressa con il suo equivalente in elettricità, in ricariche complete dello smartphone o in tazze di caffè caldo. Un modo per sensibilizzare ulteriormente le persone su quanto ognuno noi con piccoli gesti quotidiani come salvare del cibo, può in realtà fare molto per il pianeta».

Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go.

Il futuro prossimo di Too Good To Go

«In Too Good To Go sogniamo un mondo senza sprechi e per questo siamo continuamente impegnati per cercare di rendere la lotta allo spreco più efficace, innovando con soluzioni capaci di contrastare lo spreco lungo tutta la filiera alimentare. Soluzioni in grado di coinvolgere sempre più attori e in grado di amplificare l’impatto positivo generato. Per questo motivo abbiamo ideato Box Dispensa, una soluzione pensata per aiutare a ridurre lo spreco in collaborazione con le aziende dell’industria alimentare» ha sottolineato Cerisola.

Secondo una ricerca condotta nel 2020 da Eurostat, si stima che il 18% dello spreco di cibo sia generato nella fase della produzione lungo la filiera alimentare. Box Dispensa interviene proprio in questo momento, consentendo alle aziende alimentari di ridurre gli sprechi. Al contempo dà la possibilità ai consumatori di salvare cibo buono direttamente dalle aziende, a prezzo vantaggioso.

Hanno già aderito a Box Dispensa in Italia alcune tra le più importanti aziende del panorama alimentare italiano ed internazionale come cameo, Elah Dufour Novi, Eridania, Fruttagel, Gruppo Bauli, Gruppo Montenegro, Mutti, Polli, Riso Scotti e Sperlari.

Una soluzione win-win-win che a poche settimane dal lancio sta raccogliendo già ottimi riscontri da parte di pubblico e aziende e che potrà assumere un ruolo importante nel panorama di soluzioni contro lo spreco alimentare.

Per maggiori informazioni: www.toogoodtogo.it.

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