Regolamento Consob sul crowdfunding le opinioni degli esperti
Il nuovo Regolamento Consob in materia di crowdfunding è da poco entrato ufficialmente in vigore. Abbiamo chiesto ad operatori ed esperti del settore cosa ne pensano e quali saranno i cambiamenti per le startup, gli investitori e le piattaforme nel prossimo futuro.
Il Regolamento Consob sul crowdfunding è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 giugno 2023 per dare attuazione concreta al Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori di servizi di crowdfunding alle imprese. In questa news raccontiamo brevemente quali sono gli aspetti principali del regolamento, mentre oggi vogliamo proporvi un approfondimento sul tema.
Per farlo abbiamo coinvolto Gianmario Colafati, partner & COO di FolkFunding e l’Avvocato Cristina Crupi dello Studio Cristina Crupi e Associati, che ci hanno offerto due punti di vista piuttosto diversi sul Regolamento Consob sul crowdfunding e su quello che attende il mercato, posizioni che nascono dalle diverse specializzazioni e ruoli nel settore.
Gianmario, cosa ne pensi della pubblicazione del nuovo Regolamento Consob sul Crowdfunding?
È un’ottima notizia, da abilitatori tecnologici del settore attendevamo con trepidazione lo sblocco della situazione di stallo che per quasi due anni ha inibito la possibilità di esordire nel mercato a nuovi operatori.
Finalmente, sia i nostri clienti attualmente operativi sul mercato, sia quelli che hanno iniziato insieme a noi il percorso di implementazione della propria piattaforma, potranno presentare la richiesta di autorizzazione.
Ci auguriamo che non ci siano ulteriori rallentamenti nel processo di ottenimento delle autorizzazioni, almeno per le piattaforme attualmente operative, evitando il rischio che a novembre debbano sospendere la propria attività in attesa di autorizzazione.
Allo stesso modo, speriamo che l’analisi delle richieste delle piattaforme operative non generi ulteriori rallentamenti nell’iter autorizzativo dei futuri nuovi operatori del mercato.
La Commissione ha reso disponibile un file compilabile, rappresenta una facilitazione?
Il file compilabile reso disponibile il 1 giugno contestualmente al nuovo Regolamento Consob su crowdfunding, rispecchia quanto pubblicato da tempo dall’Esma, e gran parte delle informazioni richieste sono già state condivise da mesi con le piattaforme che avevano fissato fra fine 2022 e inizio 2023 i primi incontri informali con Consob e Banca d’Italia (Comunicazione della Banca d’Italia e della Consob del 21 ottobre 2022).
Grazie a questi confronti informali, e sulla scorta delle analisi effettuate lo scorso anno sulle linee guida emanate dall’ESMA, molti dei nostri clienti si sono mossi anticipatamente. Hanno iniziato a lavorare con i propri studi legali sia nella produzione di documentazione necessaria all’ottenimento dell’autorizzazione che alla definizione insieme al system integrator (ovvero noi) dei flussi tecnologici da implementare in piattaforma.
In sostanza il percorso non è semplice, soprattutto per chi non si è preparato per tempo, fortunatamente sulla parte tecnologica ci siamo in parte portati avanti nel 2022, e a breve termineremo tutte le implementazioni necessarie rendendole operative sulle piattaforme dei nostri clienti.
Il percorso non è semplice, soprattutto per chi non si è preparato per tempo
Quale impatto pensi che avrà tutto questo sul mercato?
Gli impatti del nuovo Regolamento Consob sul crowdfunding, ma più in generale dell’apertura effettiva all’Europa, saranno molteplici. Quelli tecnologici saranno i meno vistosi: anche se alcune procedure di onboarding di proposte e investitori cambieranno. Di fatto le piattaforme sono e restano delle vetrine per segnalare delle opportunità di investimento e prestito.
Quello che cambierà molto, a nostro avviso, è il mercato del crowdinvesting. La sfida che pone la nuova normativa è un invito a far crescere in termini di seniority, qualità e volumi tutto il settore. Questo vuol dire che la partita si giocherà su uno scacchiere pan europeo e tra soggetti sempre più strutturati e capaci di affrontare le sfide del mercato del Fintech.
Insomma vediamo profilarsi una nuova stagione che potrebbe riservare parecchie sorprese soprattutto in campo di partnership e fusioni.
La sfida che pone la nuova normativa è un invito a far crescere in termini di seniority, qualità e volumi tutto il settore
Cristina, qual è la tua opinione su nuovo Regolamento Consob sul crowdfunding?
Il nuovo Regolamento Consob dà attuazione al Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori di servizi di crowdfunding alle imprese, ovvero il cd. Regolamento Europeo del Crowdfunding. La Consob è individuata quale Autorità per il rilascio delle autorizzazioni agli operatori di servizi di crowdfunding.
Con questo Regolamento Consob sul crowdfunding, l’ente regolatore stabilisce le regole per il procedimento di rilascio e di revoca delle autorizzazioni necessarie per operare sull’intero mercato europeo. Il nuovo Regolamento Consob sul crowdfunding abroga il precedente Regolamento Consob sulla raccolta di capitali tramite portali online, adottato con delibera Consob 26 giugno 2013 n. 18592.
Secondo te la procedura di autorizzazione è sufficientemente facile da eseguire?
Al fine di agevolare gli operatori nel presentare l’istanza di autorizzazione, la Commissione ha reso disponibile un template editabile.
Il modello di domanda di autorizzazione contiene tutti gli elementi che il Regolamento Europeo ha voluto disciplinare. L’operatore dovrà indicare con chiarezza e precisione le tipologie di servizi di crowdfunding che intende offrire, i meccanismi di controllo interno che intende adottare per garantire l’osservanza del Regolamento UE, le procedure di gestione del rischio, le procedure di protezione dei dati, la descrizione dei rischi operativi, la descrizione dei presidi prudenziali del richiedente, il piano di continuità operativa, l’assetto proprietario, i requisiti di onorabilità, le procedure per la chiarezza delle informazioni della cosiddetta Key Investment Information Sheet ed infine i divieti posti a carico degli operatori stessi.
Gli operatori, in pratica, nella domanda di autorizzazione alla Consob per operare nel mercato europeo con un portale di crowdfunding, dovranno dimostrare di applicare e rispettare tutte le regole di trasparenza e sicurezza imposte dall’Unione Europea.
Penso, quindi, che questo modello possa aiutare molto al fine di semplificare e sveltire l’iter di autorizzazione, evitando rallentamenti dovuti all’esame da parte della Consob delle domande e alla verifica del possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa.
Il modello di domanda di autorizzazione contiene tutti gli elementi che il Regolamento Europeo ha voluto disciplinare
La deadline di novembre è vicina, cosa cambierà?
Sostanzialmente non credo che cambierà molto, e non credo che avrà un grandissimo impatto sulle piattaforme italiane, perchè quelle strutturate sono già aperte al mercato europeo e operano già nel rispetto di questi principi e di queste regole. Per quelle meno strutturate sarà l’occasione per adeguarsi e fare del rispetto di questa nuova normativa un’occasione di crescita, di organizzazione e di competitività.
È chiaro che i capitali orientati verso il crowdfunding avranno un panorama più vasto e saranno maggiormente distribuiti, ma altrettanto varrà per le nostre piattaforme: anch’esse potranno scegliere le proprie campagne tra una rosa molto più vasta di società.
In generale, credo che l’innovazione non possa essere gestita nei confini di ogni singolo Paese, credo che non debba avere confini. Sono fortemente convinta che abbia bisogno di regole e norme sovranazionali, unitarie, valevoli quanto meno a livello europeo.
Le piattaforme strutturate sono già aperte al mercato europeo e operano già nel rispetto di questi principi e di queste regole