Mark Zuckerberg investe 5 miliardi di dollari per un dispositivo da impiantarci nel cervello
La prima notizia è che Mark Zuckerberg, fondatore e principale azionista di Facebook, ha venduto 29 milioni di azioni della sua società. La seconda è che ha investito il ricavato di 5 miliardi di dollari per finanziare Wand, un progetto di ricerca biomedica che vuole impiantare nel cervello di soggetti a rischio un dispositivo wireless …
La prima notizia è che Mark Zuckerberg, fondatore e principale azionista di Facebook, ha venduto 29 milioni di azioni della sua società. La seconda è che ha investito il ricavato di 5 miliardi di dollari per finanziare Wand, un progetto di ricerca biomedica che vuole impiantare nel cervello di soggetti a rischio un dispositivo wireless in grado di rilevare tempestivamente attacchi epilettici e anomalie cerebrali, bloccando così sul nascere malattie attualmente non curabili come il Parkinson. Il dispositivo, realizzato dall’Università di Berkeley in collaborazione con la startup Cortera, consiste in una specie di pacemaker cerebrale in grado di trasmettere il segnale da 128 diversi punti del cervello attraverso elettrodi e allo stesso tempo, se necessario, di trasmettere scariche elettriche in grado di bloccare eventuali crisi.
In realtà l’obiettivo finale della Chan-Zuckerberg Iniziative (dove Chan è il cognome della moglie pediatra) è ancora più ambizioso ed è quello di sconfiggere nei prossimi 50 anni tutte le malattie.
In realtà l’obiettivo finale della Chan-Zuckerberg Iniziative (dove Chan è il cognome della moglie pediatra) è ancora più ambizioso ed è quello di sconfiggere nei prossimi 50 anni tutte le malattie.
A qualcuno potrà sembrare una follia, come quella detta da Berlusconi una decina di anni fa quando promise di sconfiggere il cancro, ma in realtà, viste le enormi disponibilità economiche di Zuckerberg e signora, potrebbe trattarsi di un obiettivo realizzabile. Oltretutto solo due anni fa Zuckerberg aveva donato altri 3 miliardi di dollari destinandoli sempre alla ricerca. Pur apprezzando il loro sforzo, ci rimane qualche dubbio sull’opportunità di farci inserire nel cervello un dispositivo realizzato da Facebook. Ma forse siamo noi ad essere in malafede…
Molto generoso “curare tutte le malattie”. Quali esattamente? Quelle che stanno continuando ad emergere per il solo fatto di mangiare bere e respirare? È già forse “siamo noi” ad essere in malafede….. adesso guardo meglio chi scrive… perchè in effetti è più nocivo lui e seguito, che il fulvoramato (Roscio) e tutti i suoi miliardi investiti, DA SOLI