Idee per arrotondare: coltivare piccoli frutti
Fragole, lamponi, more, mirtilli, ribes sono chiamati piccoli frutti e coltivarli può essere una buona idea
Redditività
Perché la nostra azienda agricola specializzata in piccoli frutti sia redditizia (ovviamente gli introiti variano molto in base alla quantità e alla qualità della produzione) dovremo sapere fin da subito a chi vendere il nostro prodotto. Per questo motivo può essere molto importante entrare a far parte di un consorzio agricolo vicino alla nostra località di produzione, come ad esempio il Consorzio Piccoli Frutti o Sant’Orsola. I prezzi di vendita del prodotto fresco variano molto in base al tipo di frutto e alla sua varietà e subiscono oscillazioni molto significative da una stagione all’altra e da una regione all’altra. Per saperne di più consultiamo il sito dell‘Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare dove troviamo molte indicazioni sui prezzi medi all’origine e all’ingrosso della frutta, suddivisi per settimana o per mese.
I requisiti personali
Non sono necessari titoli di studio, ma è sconsigliato improvvisarsi agricoltori: anche se si tratta di cultivar “facili” è fondamentale conoscere le principali tecniche di coltivazione e conservazione, quelle per ampliare il più possibile il periodo di raccolta e quelle per proteggere le nostre piante dalle malattie.
Molte imprese di coltivazione di piccoli frutti sono gestite da famiglie, quindi può bastare un numero ridotto di persone (durante le stagioni di maggior raccolta si possono assumere lavoratori occasionali). Se siamo decisi a imbarcarci in questa avventura investiamo in un corso di preparazione o aggiornamento, spesso è un requisito necessario per accedere ai fondi destinati al settore agricolo.