GASGAS Community Charging è una startup che sta sviluppando il primo network di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici costruito intorno alle esigenze di una community di green driver, basato su un modello di business particolarmente innovativo. In un mercato in esplosione, GASGAS offre l’opportunità ai membri della propria community di valorizzare il tempo di attesa della ricarica in location uniche e ad un prezzo competitivo. Abbiamo incontrato il Ceo di GasGas, Alessandro Vigilanti per saperne un po’ di più.
Alessandro, come ti è venuta questa idea?
Fino ad un paio di anni fa vivevo in una via molto trafficata della mia città, molto disturbata dal costante passaggio di autovetture inquinanti e rumorose a motore endotermico.
Io stesso ero partecipe di questo tipo di mobilità: ho quindi deciso di voltare completamente pagina e sono passato a un’auto totalmente elettrica.
Già dalle prime esperienze ho riscontrato molte lacune nell’infrastruttura di ricarica: l’unica colonnina nella mia zona installata senza pensare alle esigenze di chi l’avrebbe usata.
Dove c’è una lacuna però c’è anche una opportunità: ho deciso quindi di guardare alla mobilità elettrica come una occasione per sviluppare una attività di business scoprendo una grande prospettiva di mercato.
Ci dici qualcosa di te e del tuo team?
Mi occupo da più di 10 anni di energie rinnovabili, mi sono laureato in Ingegneria elettronica quando già ero convolto nell’attività di famiglia di produzione di energia idroelettrica. Ho deciso così di specializzarmi con un Master in Energy Management e seguire questa strada professionale, che mi ha portato a gestire anche grandi impianti fotovoltaici ed eolici in tutta Italia. Stefania, cofounder di GASGAS, è dottore in economia e Commercio ed è esperta di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Inoltre in questo percorso abbiamo subito incassato l’appoggio dei business angels di SeedMoney, primo acceleratore privato di startup che ci ha subito accolto nei sui programmi di sviluppo e i cui soci hanno già iniziato a investire nella nostra società.
E’ vero che sei un campione di padel?
Vamooosss! Ho iniziato anche questa esperienza da un po’, è uno sport molto in voga perché è accessibile e coinvolgente…beh il circuito GASGAS me lo immagino così!
Quali sono i tre elementi che dovremmo ricordarci di GASGAS?
Vorrei che GASGAS potesse essere ricordata per questi tre concetti: 1. Community; 2. Mercato esplosivo; 3. Sostenibilità.
La vostra realtà non è certo l’unica del settore. Perché allora dovreste fare la differenza?
GASGAS si propone di ribaltare l’attuale modello di sviluppo dell’infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici, ponendo al centro le esigenze degli utenti. Obiettivo di GASGAS è favorire le installazioni dei punti di ricarica presso siti di vero interesse, dove effettivamente il tempo della ricarica viene valorizzato.
Quali sono le caratteristiche principali del vostro mercato? E perché voi dovreste essere più veloci degli altri a scalarlo?
Il mercato della mobilità elettrica è in fortissima espansione. La richiesta di mobilità elettrica ne ha definito la traiettoria di sviluppo: secondo le analisi dei principali osservatori, entro il 2025 saranno in circolazione 1.500.000 veicoli elettrificati, che entro il 2030 raggiungeranno quota circa 6.000.000.
Questi nuovi mezzi di trasporto hanno la necessità di essere alimentati da una infrastruttura capillare: saranno quindi necessari entro il 2025 circa 50.000 punti di ricarica, che diventeranno 65.000 entro il 2030.
Chi ha capito oggi che i giochi sull’infrastruttura si faranno entro i prossimi 5 anni si sta muovendo: GASGAS è tra questi!
Non temete la concorrenza delle major di settore?
In realtà non si può parlare di vera e propria concorrenza: di fronte abbiamo uno spazio enorme di opportunità da cogliere; non ci sono ancora modelli di business consolidati e gli operatori più grandi in questo frangente aiutano a trainare anche i più piccoli.
Quale pensi che sarà la chiave del vostro successo?
Ancora in tre parole:
- Competenze;
- Tempismo;
- Commitment
A che punto siete oggi? E quali sono i vostri piani per i prossimi mesi?
Abbiamo definito il perimetro della nostra offerta e progettato un modello di business veramente sostenibile. Abbiamo siglato partnership essenziali con fornitori di tecnologia sia hardware che software, e con soggetti in grado di supportarci nella gestione e manutenzione su tutto il territorio nazionale.
Sono in corso le prime installazioni presso punti di interesse nel settore food&beverage, oltre a sviluppi importanti nel segmento dei centri commerciali.
Nei prossimi mesi abbiamo in programma lo sviluppo della community e la creazione di una pipeline di punti di ricarica in tutto il nord Italia.
Avete intenzione di aprire la società a nuovi soci? Che messaggio lanceresti a eventuali investitori interessati?
Assolutamente si! Stiamo lavorando alla campagna di crowdfunding che lanceremo nella seconda metà dell’anno.
Per saperne di più, potete scaricare il nostro pitch su gasgas.fun e lasciandoci il contatto: verrete costantemente aggiornati.
Prospettive di exit?
Abbiamo identificato dei soggetti che, in uno stadio del progetto compreso tra il terzo e il quinto anno, potrebbero essere interessati a rilevare la rete in tutto o parzialmente. Si tratta di operatori dei servizi di ricarica già presenti con necessità di consolidarsi, o nuovi soggetti che avranno «perso il treno» 2020-2025 per entrare nel mercato al momento giusto. Oltre naturalmente ai car manufacturer che vorranno offrire servizi di ricarica ai propri clienti (sul modello Tesla).
Di cosa ha bisogno GASGAS oggi? La cosa più importante…
Due sono gli elementi:
- membri della community, che entrando oggi potranno godere di condizioni uniche al lancio del servizio di ricarica
- punti di interesse adatti ad ospitare una colonnina di ricarica per loro a costo zero.
Per approfondire, è sufficiente compilare il modulo sul nostro sito www.gasgas.fun: vi forniremo in anteprima tutte le informazioni necessarie.