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Finanziare la startup con il metodo delle 3F: Family, Friends, Fools

Riservare alla propria startup un’adeguata dotazione di capitale iniziale è fondamentale per permettere alla nostra attività imprenditoriale la possibilità di percorrere con il giusto sprint la propria strada di sviluppo. Purtroppo, però, non sempre è facile soddisfare il fabbisogno finanziario: archiviata l’illusione di avviare una nuova iniziativa di impresa con le sole agevolazioni statali o …

Riservare alla propria startup un’adeguata dotazione di capitale iniziale è fondamentale per permettere alla nostra attività imprenditoriale la possibilità di percorrere con il giusto sprint la propria strada di sviluppo.

Purtroppo, però, non sempre è facile soddisfare il fabbisogno finanziario: archiviata l’illusione di avviare una nuova iniziativa di impresa con le sole agevolazioni statali o similari, ci si trova spesso dinanzi alla necessità di fare i conti con il reperimento di risorse da business angel, venture capitalist, banche, round di equity crowdfunding o altro ancora.

Ancora prima, però, ci si può guardare intorno e chiedere i soldi alle persone che si fidano di noi. Ovvero, seguire il metodo delle 3F, o FFF: Family, Friends, Fools, spesso chiamati anche come love capital.

Il metodo 3F funziona?

In termini perfino più semplici, il metodo 3F non è altro che una strategia di reperimento dei fondi per la propria startup che prevede di rivolgersi a genitori, parenti, amici, colleghi o conoscenti della propria cerchia personale e professionale e domandare loro un sostegno finanziario per la nostra impresa.

Come ricordava un breve estratto di una lezione di Intesa Sanpaolo Innovation Center (qui in pdf), si tratta di persone che hanno caratteristiche spesso comuni, ovvero:

  • Investono su base fiduciaria e non razionale;
  • Di norma non sono investitori professionali;
  • Sono scarsamente consapevoli dei rischi dell’investimento;
  • Necessitano di essere sempre informati del rischio e della formalizzazione legale degli accordi (insomma, patti chiari, amicizia lunga, soprattutto se le cose non dovessero andare come previsto).

In tal senso, non si tratta certamente una novità. Anzi, è molto probabile che, se hai già avviato un percorso imprenditoriale, tu abbia inconsapevolmente seguito la formula delle 3F.

Ma funziona veramente?

A volte si, a volte no. E, spesso, la discriminante tra una raccolta fondi di successo e una fallimentare è rappresentata dal modo con cui ci si pone nei confronti delle 3F.

Se infatti è vero che stiamo domandando soldi a persone che conosciamo più o meno bene, è anche vero che – appunto – stiamo chiedendo soldi. Ovvero, stiamo domandando a delle persone di nostra conoscenza di dare parte delle proprie risorse finanziarie per supportare un business che è un’incognita e potrebbe miseramente franare ai loro piedi, trascinando con sé tutte le buone speranze.

Ecco dunque che, con questa consapevolezza in mente, non possiamo che immaginare che anche da amici e parenti non riceveremo certamente degli sconti o delle regalie. Anzi, è altresì lecito ipotizzare che proprio da questi destinatari delle nostre richieste di finanziamento possano arrivare le analisi più scrupolose, dinanzi alle quali sarebbe opportuno munirsi di un buon business plan.

Insomma, che si tratti di uno sconosciuto o di un parente prossimo, stai pur certo che chi investe o presta del denaro vuole avere un quadro molto chiaro di come saranno utilizzati i propri soldi!

strategia fff

Come richiedere fondi con il metodo 3F

Tutto ciò premesso, possiamo fare un passo in avanti e cercare di comprendere in che modo si possano richiedere i fondi all’interno del metodo 3F: come abbiamo già avuto modo di precisare qualche riga fa, infatti, il buon esito delle nostre richieste di finanziamenti o investimenti spesso dipende dal modo con cui presentiamo il nostro progetto!

Il Business Plan non è obbligatorio, ma è (quasi) sempre consigliato

Il Business Plan non è un documento obbligatorio ma è quasi sempre suggerito per presentare con la giusta credibilità il proprio progetto.

Insomma, non sottovalutare il fatto che, poiché stai presentando la tua richiesta di supporto a amici e parenti, questi saranno più propensi a sostenerti senza voler approfondire che fine faranno i propri soldi.

Mantenere il giusto realismo

Anche se ogni nuova impresa deve essere sostenuta con la giusta passione, non dimenticare che è il realismo a pagare.

Pertanto, nella presentazione del tuo progetto cerca sempre di ricollegare la tua idea alla sostenibilità del tuo business, avendo sempre in mente che il fallimento è un’opzione.

Dimostrarsi sempre professionali in ogni fase

Vale anche in questo caso la regola che abbiamo sopra condiviso: anche se ti stai rivolgendo a conoscenti, è essenziale mantenere la giusta professionalità in ogni fase.

Insomma, invece di pensare di avere davanti un amico, pensa di avere davanti un investitore professionale o un venture capitalist!

Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di contattaci inviando un’email a info@startup-news.it.

 

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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