PMI e Startup innovative, relazione annuale 2016
Una fotografia (aggiornata a dicembre 2016) relativa allo stato di attuazione e all’impatto delle policy per le startup innovative e le PMI innovative è stata recentemente effettuata dal MiSE attraverso la Relazione Annuale 2016. È proseguito nel 2017 l’iter normativo (cominciato, nel 2012, con il DL Crescita 2.0 e rafforzato, nel 2015, con il DL …
Una fotografia (aggiornata a dicembre 2016) relativa allo stato di attuazione e all’impatto delle policy per le startup innovative e le PMI innovative è stata recentemente effettuata dal MiSE attraverso la Relazione Annuale 2016.
È proseguito nel 2017 l’iter normativo (cominciato, nel 2012, con il DL Crescita 2.0 e rafforzato, nel 2015, con il DL Investment Compact), con la Legge di Bilancio 2017 che ha rafforzato gli incentivi agli investimenti in equity.
Rammentiamo in questa sede che le misure di sostegno attive sono le seguenti:
- Costituzione online e gratuita
- Accesso gratuito a #ItalyFrontiers
- Esonero da diritti camerali e bolli
- Disciplina societaria flessibile
- Ripianamento perdite più facile
- No disciplina società di comodo
- Disciplina del lavoro su misura
- Stock option e work-for-equity
- Incentivi investimento in equity
- Equity crowdfunding
- Facilitazioni accesso al credito
- Supporto ad hoc dell’Agenzia ICE
- Smart&Start e Invitalia Ventures
- Italia Startup Visa
Le novità
La Legge di Bilancio 2017 e le misure connesse introducono una serie di rilevanti novità.
Le startup innovative possono redigere l’atto costitutivo e le sue successive modifiche anche mediante una piattaforma web dedicata
In primo luogo, una nuova modalità di costituzione online, con firma digitale, a costo zero: le startup innovative possono redigere l’atto costitutivo e le sue successive modifiche anche mediante una piattaforma web dedicata, utilizzando un modello standard tipizzato, personalizzabile, e facendo ricorso alla firma digitale. L’utilizzo dello strumento è gratuito e caratterizzato da una forte disintermediazione, non richiedendo necessariamente l’intervento di professionisti (es. notaio).
A seguire, segnaliamo la possibilità di fruire di una vetrina digitale: #ItalyFrontiers, allo scopo di creare opportunità di open innovation. Trattasi di una piattaforma online, gratuita e in doppia lingua per promuovere la visibilità delle startup e PMI innovative verso investitori e altre imprese interessate a fare innovazione aperta. Ogni impresa ha una pagina dedicata composta da: una parte rigida, con i dati ufficiali del Registro Imprese; un’altra personalizzabile, multimediale e compilabile su base volontaria. Qui le imprese possono descrivere lo stadio di sviluppo del prodotto o servizio offerto, le caratteristiche del team imprenditoriale, i mercati di interesse, l’eventuale associazione a incubatori certificati. Attraverso l’inserimento di tre tag autodescrittivi possono descrivere la propria attività in modo più flessibile e preciso rispetto a quanto consentito dalla codificazione Ateco.
Startup innovative e investimenti
Incentivi all’investimento più forti al passo con le best practice europee. La Legge di Bilancio 2017 stabilizza l’incentivo, rendendolo strutturale (non saranno cioè più necessari rinnovi annuali) e rafforza, armonizzandole, le aliquote: dal 19% al 30% la detrazione IRPEF per gli investimenti effettuati da persone fisiche, dal 20% al 30% la deduzione dall’imponibile IRES per gli investimenti di persone giuridiche fino a 1,9 milioni di euro. Tetto massimo per la detrazione Irpef: da 500 mila euro a 1 milione di euro. Holding period: da 2 anni a 3 anni. Inoltre, per le PMI innovative viene eliminata la distinzione tra ± 7 anni.
Credito d’imposta R&S
Credito d’imposta R&S: la legge di Bilancio 2017 potenzia ulteriormente la misura. L’aliquota dell’incentivo, in precedenza pari al 25% delle spese incrementali rispetto alla media 2012/14, è portata al 50% (con estensione fino al 2020). Inoltre, non sussiste più la differenziazione di aliquota tra spese intra/extra-muros e fra personale qualificato/non qualificato. Il beneficio fiscale massimo è innalzato da 5 a 20 milioni di euro.
Da segnalare, infine, la cosiddetta «Startup sponsor», ovvero la cessione delle perdite delle startup a società quotate.