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Meet The Founder: Alessandro Giraudo, DoctorApp

Si parla sempre di startup e sempre troppo poco di persone. Oggi abbiamo deciso di inaugurare una nuova rubrica: Meet The Founder in cui faremo una serie di domande ad alcuni founder particolarmente brillanti sperando possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che si apprestano a seguire il duro e articolato cammino delle startup

Si parla sempre di startup e sempre troppo poco di persone. Oggi abbiamo deciso di inaugurare una nuova rubrica: Meet The Founder in cui faremo una serie di domande ad alcuni founder particolarmente brillanti sperando possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che si apprestano a seguire il duro e articolato cammino delle startup.

Alessandro Giraudo, founder e Ceo di DoctorApp.

Ciao Alessandro, cosa facevi prima di essere un founder?

Lavoravo in banca come impiegato, esattamente dal 2007 fino al 2020

Quando ti è venuta l’idea?

A fine 2017… andando dal mio medico di famiglia.

Come hai capito che era il momento giusto per provarci?

Sentivo dentro di me che era arrivato il momento di creare un qualcosa di innovativo e di poter cambiare il mio percorso di vita ed inoltre mi sono detto: solo chi osa…

E il team? Come è nato?

Il team è nato entro pochi mesi, inizialmente conoscevo già Alex programmatore informatico a cui ho raccontato la mia idea e poco dopo è arrivato anche Francesco che mi è stato presentato appunto da Alex (loro collaboravano già in una loro azienda di informatica) Da lì è partita l’avventura imprenditoriale, era marzo 2018.

Con quali e quanti fondi avete iniziato?

Pochissimi fondi a disposizione… bene e male con i primi 20/30k di nostri risparmi e qualcosa dai family&friend. Diciamo che per iniziare abbiamo rotto il salvadanaio.

Quali sono stati i primi passi della tua startup?

Anzitutto il brevetto… poi, il primo mvp nel 2018, go to market ufficiale maggio 2019 e via fino ai giorni nostri. In tutto questo periodo, tanto caos, ma allo stesso tempo tanta carica ed emozione per questa sfida.

Qual è stata quella cosa che hai sbagliato in pieno?

I soci ( lol) :) Scherzo! Il fidarmi di alcune figure “consulenziali” che poi si sono rivelate dei flop.

Qual è stata quella cosa, invece, che ti ha fatto pensare: “Ci avevo visto giusto!”

Quando abbiamo contrattualizzato i primi 50 medici… e poi la soddisfazione dei pazienti e la credibilità del mercato.

Rifaresti tutto daccapo?

Sì, ma con la testa di oggi alcuni “errori” non li commetterei più.

C’è qualcuno a cui ti senti di dire grazie?

I miei genitori e la mia fidanzata (primi fan e sostenitori)

Com’è cambiata la tua vita rispetto a prima?

Tantissimo, anche se sono più stressato, adesso mi sento libero.

Cinque consigli per giovani founder

  1. Armati di pazienza ne servirà molta,
  2. Se ti credi Jeff Bezos non ci provare nemmeno,
  3. Sii umile e circondati di persone di valore in quanto è il team che fa la differenza
  4. Persevera e accetta anche i momenti bui e resisti anche quando tutto sembra che vada storto.
  5. Sbaglia, aggiusta e vai avanti, nessun è perfetto. Commettere errori fa parte del cammino.

Tre cose da cui un giovane founder dovrebbe stare alla larga

  1. Falsi consulenti che fanno finta di tenerci alla tua startup
  2. Cedere troppe equity all’inizio facendosi ingolosire dai capitali (step by step)
  3. Dalle malelingue e da quelli che non capiranno mai perché hai intrapreso questa strada
Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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