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Le startup spiegate a mia figlia di 9 anni

Ho iniziato per gioco ad assecondare mia figlia che voleva fondare la sua startup: una bancarella di souvenir da vendere ai turisti. E mentre parlavamo, ho pensato che forse alcune cose, potessero essere simpatiche da raccontare

Ho iniziato per gioco ad assecondare mia figlia che voleva fondare la sua startup: una bancarella di souvenir da vendere ai turisti. E mentre parlavamo, ho pensato che forse alcune cose, potessero essere simpatiche da raccontare…

Buona lettura.

Parte 1

Anche quest’anno è arrivata l’estate e con la mia famiglia siamo partiti per la Puglia a goderci un po’ di riposo in un borgo del Salento dove mia figlia può trascorrere giornate al mare insieme ad amici, cugini e zii che la coccolano come una principessa.

A Francesca piace disegnare e, sarà perché spesso ascolta me e sua mamma parlare di startup e business, sarà perché mi piace condividere con lei ogni cosa che reputo possa tornarle utile in futuro, qualche giorno fa mi ha detto:

– Papà, ho visto che davanti alla nostra casa passa un sacco di gente che va al mare o ritorna. Siccome a me piace disegnare e ho portato i colori, ho pensato di fare dei disegni da vendere ai turisti.

Tema numero 1: il fatto che a te piaccia fare qualcosa e credi di avere individuato un mercato non significa assolutamente niente.

– Ottima idea Francesca, ma chi ti dice che quelle persone di passaggio possano essere interessate ai tuoi disegni? Cosa ti fa pensare che decidano addirittura di volerli comprare?

– Beh, a me piace disegnare. La maestra mi dice che sono brava e anche voi. Quindi fra tante persone che passano, ci sarà qualcuna interessata a comprare un mio quadro?

– Comprare vuol dire mettere la manina in tasca e tirare fuori dei soldini per darli a qualcuno. Sei davvero convinta che sia così facile?

– Ma se i miei disegni sono belli, perché non dovrebbero farlo?

Tema numero 2: al mercato non interessa assolutamente nulla della tua bravura a meno che non soddisfi una sua specifica esigenza.

– Mettiamola così, Francesca: siccome ti piace disegnare, è giusto pensare di trasformare questa tua passione in un lavoro che ti diverta. Ma dobbiamo muoverci con intelligenza.

– OK, ci sto.

– Lascia stare i fogli. Nella borsa abbiamo dei pennarelli speciali per dipingere…

– Sulle pietre! Per dipingere sulle pietre!

– Esatto!

– Bene papà, farò dei disegni sulle pietre da vendere ai turisti…

– Aspetta. Che disegni farai sulle pietre?

– Dei pesci!

– Mmm. Facciamo un passo indietro. A chi vuoi vendere i tuoi sassolini colorati?

– Ai turisti!

– Bene allora, iniziamo a conoscere questi turisti.

Tema numero 3: customer discovery. Come fai a vendere a qualcuno se non lo conosci e non sai cosa cerca?

– Quando noi andiamo in viaggio da qualche parte, siamo turisti anche noi. Bene, cosa ci piace comprare?

– Non saprei, papà. Delle cose di quel posto…

– Molto bene. Di solito cosa portiamo a casa al ritorno da un viaggio?

– Delle calamite! Si le calamite che ti ricordano quel posto!

– Ci siamo quasi! Se vuoi che un turista compri i tuoi disegni devi fare in modo che quei disegni siano un ricordo per lui. Tieni conto che a lui non interessano i tuoi disegni in quanto tali. Lo so è triste, ma funziona così. Se però quei disegni diventano qualcosa che assume un valore per lui, allora potremmo avere qualche chance di successo…

– Ci sono! Dipingerò la torre che abbiamo qui e ci scriverò: Estate 2024.

– Fantastico, e poi ci metterei anche il nome del posto, così la tua pietra colorata potrà essere un ricordo vero di questo posto e di questa estate.

– Mi piace! Mi metto subito all’opera!

– Aspetta!

– C’è qualcuno che vende il tuo stesso prodotto qui in giro?

Tema numero 4: Analisi dei competitor. Chi sono? Cosa vendono? Come lo vendono?

– Questa la so! Non c’è nessuno che venda queste cose. Sì, ci sono le cartoline, ma i miei sassolini sono diversi…

– Mi sembra di aver visto, vicino al negozio di articoli per la pesca, un signore con un banchetto che vende delle sculture della torre…

– Vero! Sì ma costano 5 euro quelle piccoline…

– OK. Quindi abbiamo anche un range di prezzo. Vedi che è importante andare a studiare i tuoi concorrenti?

– Papà ma io non ho concorrenti!

– Sbagliato! Abbiamo sempre dei concorrenti anche se vendono cose diverse. Se io ho 5 euro e compro una statuetta della torre, quando passo vicino al tuo banchetto con le pietre, probabilmente non prenderò nulla perché avrò già speso i miei soldini…

– Mmm… E se i miei sassolini costassero di meno?

– Tipo?

– Due euro!

– Mi sembra un buon prezzo, ma potremmo fare anche un’offerta speciale: tre pietre a 5 euro!

– Mi piace!!!!

– OK Francesca. Ma ricordati una cosa. Questi ragionamenti sono solo teorici perché non sappiamo ancora se qualcuno sarà disposto ad acquistare e a quanto…

– Sì papà, ma sono solo due euro…

– Due euro per una pietra possono essere tanti! Ricordati che non dobbiamo abbassare il prezzo per farci comprare. Dobbiamo aumentare il valore di quello che offriamo.

– Non l’ho capita, ma mi fido. Vabbè, non ci resta che provare allora!

 

Parte 2

Tema numero 5: Restare in focus. In una startup è facilissimo distrarsi e inseguire nuove opportunità disperdendo energie e risorse.

Con un po’ di ragionamenti, io e mia figlia siamo arrivati alla conclusione che la sua bancarella potrebbe vendere dei sassolini ricordo ai turisti di passaggio, a un prezzo di due euro. Le pietre avranno contenuti geolocalizzati perché saranno un ricordo del luogo dove i potenziali acquirenti stanno passando le vacanze.

Così andiamo a cercare delle belle pietre piatte e lisce. Ne troviamo poche, ma zio Tonio sa dove prenderle e si presenta a casa con un sacchetto pieno. Facciamo delle foto della torre e la piccola imprenditrice si mette all’opera.

La lascio al suo lavoro e quando rientro, vedo che ha già dipinto una decina sassolini, ma ce n’è solo uno con la torre: ha disegnato tonni, cavallucci marini, fenicotteri rosa (è vero qui ci sono anche loro e potrebbero essere un ricordo interessante da portarsi a casa).

Di fatto però, la mia piccola founder non ha ascoltato il suo mentor e si è messa a disegnare quello che le piaceva fare, piuttosto che quello che avevamo concordato.

– Hai ragione papà, ma mi annoiavo a disegnare sempre la torre (che a dire il vero è anche un po’ difficile) e ho provato a fare altro.

– Francesca, capisco che il lavoro alcune volte può essere noioso, ma se abbiamo preso delle decisioni, poi dobbiamo rispettarle. Ci sta il colpo di genio, ma credimi, è molto raro.

– E se i fenicotteri funzionassero più della torre?

– Beh, questo nessuno può dirlo…

– E se oltre alle pietre dipingessi anche dei pezzi di legno di quelli che il mare porta a riva?

– Sono tutte buone idee Francesca, ma nella nostra startup quante persone operative ci sono?

– In che senso?

– Chi dipinge le pietre?

– Io…

– Bene. Allora non possiamo fare troppe cose fatte male. Facciamone una, fatta bene, e vediamo coma va…

– Vabbè, proviamo a venderle dai…

– Dovrai provare tu a venderle. Questa è la tua startup. Però attenzione, non basta appoggiare le pietre sul muretto…

– Hai ragione, devo fare un bel cartello che attiri le persone…

– Ottimo!

– E poi devo fare in modo che le persone si fermino…

– Concordo! Mi metterò il tuo cappello, così sembrerò più interessante, farò un banchettino dove mostro come dipingo e aspetterò che i turisti passino.

– Piuttosto che aspettare potresti anche chiamarli…

– Mmm, ma ho vergogna…

– Beh, se vuoi vendere devi superarla. Non esistono venditori timidi.

Mentre discorriamo viene a salutarci lo zio Tonio per vedere come procedono i lavori e compra subito una pietra per… 5 euro!

Poco dopo passa lo zio Valentino e anche lui compra una pietra per 5 euro!

Francesca è al settimo cielo!

Tema numero 6: Family, friends and fools sono una cosa. Il mercato è un’altra. Gli amici, i conoscenti e i parenti non comprano il tuo prodotto/servizio, stanno solo dimostrando affetto e fiducia nei tuoi confronti.

– Papà, il mio banchetto funziona! Gli zii hanno comprato due pietre e ho guadagnato 10 euro! Secondo me 2 euro sono pochi per una pietra…

– Io terrei comunque quel prezzo…

– Non sono d’accordo. Gli zii non mi hanno detto che era caro. Io gli ho detto che ogni pietra costava 2 euro e loro mi hanno dato di più. Questo vuol dire che le pietre gli sono piaciute tanto…

– Se ne sei convinta, apri pure il tuo banchetto e vediamo come va…

Tema numero 7. Tu non sei nessuno. ll cliente non ti conosce e ignora il tuo prodotto/servizio. Devi per forza essere tu a cercarlo.

Francesca è partita con la sua prima attività commerciale. Si è messa davanti al cancello. Ha disposto le pietre sul muretto e ha appeso un cartello con scritto: ricordo delle tue vacanze. Pietre dipinte a mano: 2 euro. Offerta speciale: 3 pietre a 5 euro!

La mattina, i turisti passano di corsa, il loro obiettivo è trovare posto in spiaggia. Lanciano occhiate veloci al banchetto e non si ferma quasi nessuno. Francesca non ha il coraggio di chiamarli e così la mattinata trascorre senza alcuna vendita.

Vedo il suo morale scendere sotto le suole delle sue infradito colorate…

– Papà, non si fermano…

– Beh, ci sta. Ma noi dobbiamo insistere. Ci riproviamo stasera?

– No! Ci provo subito dopo pranzo!

– Ma farà caldissimo…

– Mi metto all’ombra!

– OK.

Tema numero 8. Il pubblico non è fatto di gente amorfa, ma di persone diverse che non possono essere approcciate allo stesso modo…

Nel pomeriggio rivediamo il cartello di Francesca. La scritta è poco leggibile sotto il sole. Decidiamo di farla più grande e colorata. Decidiamo anche che per far fermare i clienti, bisogna chiamarli… Insomma, stiamo facendo adv e testando la creatività del nostro messaggio.

– Papà, credo che così il cartello sia decisamente più bello!

– Non importa che sia più bello. Deve essere più efficace. Ora prova delle frasi per far fermare i clienti…

– Beh, gli dico: “Ciao, vuoi comprare i miei sassolini colorati”?

– Tieni conto di una cosa: le persone non sono tutti uguali e non potrai rivolgerti a loro nello stesso modo…

– In che senso?

– Beh, se passa una giovane coppia potresti dire: “Ciao ragazzi, venite ad ammirare le mie pietre! Sono tutte diverse, dipinte a mano e vi ricorderanno per sempre questa splendida vacanza!”

– Grande papà! Mi piace! E se passa una signora anziana?

– Beh, dimmelo tu come la fermi…

– Non saprei…

– Potrebbe essere una nonna…

– Buongiorno signora, perché non compra un bel regalo per i suoi nipotini?

– Hai afferrato il concetto!

Il pomeriggio passa. Io sono in casa e ogni tanto mi affaccio fuori dal cortile. Francesca disegna sassi sul suo banchetto. Fa caldo, ma lei indossa il mio cappello e si è scelta un posto sotto l’albero vicino al cancello. Le persone passano. Alcune danno un’occhiata veloce e distratta e lei non trova il coraggio di fermarle. Sembra aver perso le speranze. Si mette a disegnare e dopo un po’ non si gira neanche più.

Prima o poi tutti i founder si trovano nella condizione in cui sembra di aver fatto tutto alla perfezione, eppure… eppure il mercato non risponde… Ci vuole poco a perdere fiducia in quello che fai.

Poi succede qualcosa. Francesca alza lo sguardo e saluta una coppia che passa. Lei si ferma a guardare le pietre, ma il fidanzato la richiama e la ragazza che stava ammirando le piccole opere corre via, ma allontanandosi le dice: Sono bellissime!

Il complimento le dà di nuovo la carica. Passa una coppia sulla settantina. Francesca nota che la signora le rivolge lo sguardo.

– Buon pomeriggio signora, fa proprio caldo oggi vero?

– Buongiorno piccola. Si hai ragione, ma per fortuna indossi quel bellissimo berretto!

– Grazie! Ha visto le mie pietre? Le ho dipinte io una per una.

– Sono davvero belle!

– Perché non ne prende una per i suoi nipotini?

– Ne prenderò volentieri una per la mia nipotina!

La signora sceglie la pietra col fenicottero e mette due euro nelle mani di Francesca.

La piccola artista è felice come non l’avevo mai vista. Corre in casa ha la sua moneta stretta nel pugno e la mostra a tutti. Continua a dire: Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! E ripete all’infinito tutte le parole scambiate con la signora.

Abbiamo imparato insieme diverse cose durante questa avventura e abbiamo commesso sicuramente anche degli errori. Ma ci serviranno tutti nella nostra prossima startup!

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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