Testo Unico delle aziende innovative, un nuovo corso per le startup italiane
Il panorama imprenditoriale italiano si appresta a vivere una nuova stagione: il via libera di qualche giorno fa da parte del Consiglio dei Ministri al disegno di legge sulle PMI rappresenta un punto di svolta nell’ecosistema delle startup e delle imprese innovative. Con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare il quadro normativo esistente, il Governo italiano …
Il panorama imprenditoriale italiano si appresta a vivere una nuova stagione: il via libera di qualche giorno fa da parte del Consiglio dei Ministri al disegno di legge sulle PMI rappresenta un punto di svolta nell’ecosistema delle startup e delle imprese innovative.
Con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare il quadro normativo esistente, il Governo italiano ha deciso di lavorare su un Testo Unico che raccolga e aggiorni tutte le disposizioni in materia di startup, incubatori e Pmi innovative, creando un quadro normativo più coerente e funzionale.
Un percorso evolutivo
La prima legge relativa alle imprese innovative è il D.L. 179 del 2012 (relativo alle startup innovative) ha rappresentato un primo importante passo verso la promozione dell’imprenditorialità innovativa in Italia.
Negli anni successivi è stata introdotta la normativa sulle PMI innovative (Art. 4 D.L. 3/2015) ma anche numerose modifiche e integrazioni, sia a testimonianza della dinamicità di questo settore che della necessità di adeguare continuamente il quadro normativo alle nuove sfide.
Un Testo Unico della materia, auspicato da tempo, rappresenta l’esito naturale di una operazione di raccolta, coordinamento e razionalizzazione in unico atto normativo di tutte le disposizioni legislative esistenti sulle aziende innovative, in questo caso.
Il comunicato stampa
Nel comunicato stampa del 14 u.s., il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso definisce l’operazione una “svolta strategica per la politica industriale del Paese”. Afferma che “l’obiettivo è coordinare le norme vigenti, apportando modifiche per migliorarne la coerenza giuridica, logica e funzionale, e abrogare espressamente le disposizioni obsolete o prive di contenuto normativo. Viene consolidata la figura del Garante per questo comparto di imprese e ampliati i suoi compiti, con lo scopo di promuovere la cultura, la formazione e la crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione tecnologica per massimizzarne la competitività.”
Cosa prevede il nuovo testo unico?
Il disegno di legge, per quanto tratto dal comunicato stampa, delega il Governo a riordinare le disposizioni vigenti incentrando particolare attenzione a:
- coordinamento delle norme vigenti;
- modifiche per coerenza giuridica, logica e funzionale delle stesse;
- abrogazione delle norme obsolete o prive di contenuto normativo;
- rafforzamento del ruolo del Garante, affinchè lo stesso possa meglio promuovere la cultura, la formazione e la crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione tecnologica per massimizzarne la competitività.
Conclusione
Il nuovo Testo Unico rappresenta un passo importante verso la costruzione di un ecosistema dell’innovazione meglio definito. L’auspicio è che il “nuovo” corpo normativo possa contribuire all’attrattività da parte delle iniziative economiche innovative, migliorare l’ecosistema favorendo la crescita degli attori favorendone la competitività, promuovere la cultura dell’innovazione ed attrarre investitori e finanziatori.