5 green startup da tenere d’occhio nel 2022
Le green startup si propongono di disfare il danno che le attività umane stanno causando al nostro pianeta. Trasporti, alimentazione, edilizia e produzione di energia sono i settori in cui le green startup di cui parleremo in questo articolo si sono cimentate per produrre un cambiamento positivo sul nostro pianeta.
Le green startups si propongono di disfare il danno che le attività umane stanno causando al nostro pianeta. Trasporti, alimentazione, edilizia e produzione di energia sono i settori in cui le green startup di cui parleremo in questo articolo si sono cimentate per produrre un cambiamento positivo sul nostro pianeta.
Volta Trucks
L’azienda svedese fondata dall’imprenditore seriale Carl-Magnus Norden si impegna a sostituire i mezzi pesanti che circolano sulle nostre strade e inquinano l’aria che respiriamo con mezzi ugualmente efficienti ma ecologicamente compatibili.
Il primo camion presentato dalla startup è stato un modello con carico da 16 tonnellate e un’autonomia di 200 km che è stato premiato ai Dezeen Awards 2021 per il suo design gradevolmente semplice.
L’azienda ha ottenuto notevoli risultati nel 2021, con un round di finanziamenti di $37 milioni a settembre, e un round di serie C di €230 milioni, che assieme alla crescita del personale del 422% la rende la start-up GreenTech con la crescita più rapida in Europa.
Il nuovo CEO, Essa Al-Saleh, commenta: “Siamo in un momento cruciale di una grande trasformazione nell’industria automobilistica. Volta Trucks è al centro di questa trasformazione, costruendo i primi veicoli commerciali di grandi dimensioni completamente elettrici per supportare la decarbonizzazione della logistica, migliorando gli ambienti del centro città per tutti”.
Glass To Power
Se si potessero produrre pannelli fotovoltaici trasparenti e usarli come elementi architettonici e per produrre energia elettrica allo stesso tempo, si potrebbero progettare edifici che generano l’energia che consumano e ridurre l’impatto ambientale causato dalla produzione e dal trasporto di energia elettrica.
Questa è stata la visione dietro all’italiana Glass To Power, sviluppatasi da un progetto nato all’Università della Bicocca a Milano grazie al lavoro dei professori Francesco Meinardi e Sergio Bovelli.
Il comitato scientifico che c’è dietro a questa azienda si è occupato di ingegnerizzare un materiale che potesse avere le caratteristiche del vetro usato per le finestre e allo stesso tempo essere in grado di convertire parte della luce che lo colpisce in elettricità senza limitare la quantità di luce che filtra attraverso il materiale.
Lo sforzo dietro a questo progetto è stato ampiamente ricompensato con una brillante campagna di equity crowdfunding da €2,250 milioni su CrowdFundMe.it, una somma record in Italia.
Nel giro di pochi anni, il valore dell’azienda ha superato i €30 milioni con operazioni che coinvolgono tutte le nazioni del Golfo Persico e progetti di ricerca e sviluppo che si estenderanno al settore agrario oltre che edilizio residenziale e commerciale.
Carbon Re
La startup britannica Carbon Re promuove la decarbonizzazione industriale nel settore edile in quanto la produzione di cemento è responsabile dell’8% delle emissioni globali di gas a effetto serra.
Il suo software basato sull’intelligenza artificiale (AI), Delta Zero Cement, simula i processi chimici e fisici in una cementeria e analizza le velocità di alimentazione del sistema, i dati dei sensori e i parametri di controllo, fornendo così informazioni per ridurre la massa di CO2 emessa per potere calorifico utile. La startup, quindi, riduce i costi del carburante e le emissioni, consentendo produzioni di cemento sostenibili.
Fondata nel 2020, l’azienda ha già ricevuto finanziamenti per oltre €1 milione e sta ampliando il team dirigenziale, preparandosi così a raggiungere nuovi campi di applicazione, che sono vastissimi.
Aqua Cultured Foods
La startup statunitense Aqua Cultured Foods crea alternative ai prodotti ittici usando funghi come materia prima e fermentazione microbica per sviluppare dei cibi che ricordano in tutto e per tutto il pesce.
Tonno, calamari e gamberetti vengono sostituiti da proteine vegetali ma sempre rispettandone la consistenza e il sapore. La startup riesce così a soddisfare la crescente domanda di prodotti ittici senza esaurire la biodiversità marina.
Con un round pre-seed di finanziamenti nel 2021, l’azienda è riuscita ad assicurarsi ben $2,3 milioni e all’inizio del 2022 ha vinto un premio da $15 milioni da parte di XPrize per lo sforzo fatto per creare un alimento che sia nutriente e sostenibile allo stesso tempo.
Fuergy
Questa startup che ha sede in Slovacchia e si autoproclama Airbnb dell’energia elettrica rinnovabile si pone la missione di reinventare il modo in cui le persone utilizzano e condividono l’energia elettrica per accelerare la transizione verso energie rinnovabili sostenibili. Il loro obiettivo è trasformare i consumatori di elettricità convenzionali in produttori innovativi di energia verde che producono, consumano e condividono l’energia in modo efficace tramite apparati di batterie controllati da software all’avanguardia basati sull’intelligenza artificiale. Rendendo l’energia rinnovabile un’alternativa economicamente convincente in modo da poter finalmente ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per contribuire a rallentare il cambiamento climatico.
Secondo il sito web di Fuergy, i consumatori che usano brAIn possono ridurre i loro costi energetici. Ciò avviene attraverso il consumo collaborativo o condividendo l’energia rinnovabile tra consumatori e imprese. La tecnologia proprietaria di Fuergy si connette ai dispositivi Internet of Things (IoT), come gli elettrodomestici intelligenti, per utilizzare nel modo più efficace il consumo di energia. Ad esempio, una persona con un eccesso di energia solare può vendere quell’energia ad altri consumatori nella propria comunità. Le aziende possono anche condividere la propria energia con altre aziende allo stesso modo attraverso Fuergy Business, che secondo la società può risparmiare alle aziende oltre il 50% i loro costi energetici.
L’azienda genera entrate attraverso la vendita di dispositivi Fuergy: Fuergy Business, Fuergy Home e Fuergy Lite. Tutti questi dispositivi si basano sulle reti energetiche esistenti. La società riscuote anche un reddito attraverso il risparmio energetico realizzato dal suo New Energy Ecosystem.
Nonostante l’azienda non ha dichiarato a quanto ammontano i propri finanziamenti, ci si può aspettare che abbia il pieno sostegno delle iniziative europee per le startup, soprattutto per quelle che si occupano del settore energetico e che le operazioni di questo ambizioso progetto si estenderanno rapidamente in molti altri paesi.
Conclusioni
Le green startup si pongono un obiettivo ambizioso, quello di ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane e lo fanno attraverso un alto contenuto innovativo e tecnologico. Questo le rende un settore interessante sia per molti venture capitalist che per investitori che si sentono socialmente responsabili oltre che per un mercato sempre più attento al tema della sostenibilità.