2600 tap al giorno sullo smartphone

A qualcuno potrà sembrare una ricerca assurda, ma i dati che presenta sono decisamente sorprendenti e allo stesso tempo preoccupanti. Secondo un report pubblicato dalla società di ricerche di Chicago Dscout, l’americano medio ogni giorno interagisce con il suo smartphone per oltre 2600 volte, una media di oltre 160 tap all’ora, se consideriamo uno stop notturno di otto ore. 
Certo, basta scrivere una mail o chattare con gli amici per fare impennare il contatore di tap, ma i numeri rimangono comunque elevati. Anche solamente considerando le sessioni di utilizzo, cioè tutte le volte che prendiamo in mano lo smartphone, si parla di una media di 76 volte al giorno, non meno quindi di 4 volte all’ora. In termini di tempo dedicato alla smartphone, la media è di 145 minuti al giorno, più del tempo che si dedica a colazione, pranzo e cena.

In termini di tempo dedicato alla smartphone, la media è di 145 minuti al giorno, più del tempo che si dedica a colazione, pranzo e cena.

Per ottenere questi dati Dscout ha fornito a 100.000 volontari un’app in grado di rilevare il numero dei tap effettuati durante il giorno e ha quindi elaborato statisticamente i risultati. I risultati rappresentano naturalmente una media, se si prende la fascia dei più attivi, cioè il 10% che usa maggiormente lo smartphone, il numero sale a 5500 tap al giorno, oltre 300 all’ora, circa 5 tap al minuto per 18 ore al giorno.
I dati sono riferiti al mercato USA, ma vista la diffusione dei cellulari nel nostro paese il dato non dovrebbe discostarsi di molto. Il rapporto di DScout mostra anche l’utilizzo delle singole app e qui non ci sono particolari sorprese con Facebook che domina il campo con il 15% dell’utilizzo globale del tempo seguita dagli SMS che tengono impegnato lo smartphone per l’11% del tempo mentre WhatsApp è ferma al 3%. L’ultima osservazione riguarda le reazioni di chi si è sottoposto alla ricerca, che nella maggior parte dei casi è rimasto sorpreso dei risultati e si è ripromesso di usare meno lo smartphone in futuro. Sarà veramente così?