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App aziendali, un boom tutt’altro che inatteso: la nostra intervista a Creact srl

Il mercato delle app aziendali è in forte crescita e, dalle soluzioni rivolte ai clienti finali a quelle indirizzate allo sviluppo della collaborazione interna, non sono pochi i potenziali benefici loro derivanti in termini di produttività, esperienza d’uso e customer satisfaction, sia in ambito B2B che in un contesto B2C. Per saperne di più sulle …

Il mercato delle app aziendali è in forte crescita e, dalle soluzioni rivolte ai clienti finali a quelle indirizzate allo sviluppo della collaborazione interna, non sono pochi i potenziali benefici loro derivanti in termini di produttività, esperienza d’uso e customer satisfaction, sia in ambito B2B che in un contesto B2C.

Per saperne di più sulle tendenze di questo settore e sul perché valga la pena sviluppare un’app aziendale, abbiamo intervistato Luigi Marino, CEO di Creact srl, una delle principali società italiane impegnate nello sviluppo applicazioni iOS, soluzioni web-based e app-based personalizzate.

Negli ultimi anni sempre più aziende hanno sviluppato le proprie app per migliorare la user experience. Quali ritieni possano essere i principali vantaggi che un simile approccio può garantire?

Negli ultimi anni abbiamo effettivamente assistito a una crescita esponenziale nello sviluppo di app aziendali, un fenomeno che ha rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i loro clienti e i propri partner.

I vantaggi non sono certamente ignoti: il miglioramento dell’esperienza utente è sicuramente quello che viene citato più spesso, ma ricordo anche i benefici in termini di accessibilità e convenienza, con gli utenti che potranno fruire dei servizi e dei prodotti aziendali in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, o ancora all’utilità in fase di raccolta di dati preziosi sul comportamento dei clienti attuali e potenziali, che possono poi essere utilizzati per migliorare ulteriormente le proprie soluzioni.

Sottolineo inoltre come la diffusione delle app aziendali sia oggi di così larga scala che l’utente si aspetta che la società a cui si rivolge abbia una proposta di questo tipo: l’app può dunque essere un fattore distintivo in alcuni settori o una sostanziale necessità in altri.

Quali metodologie di design e sviluppo utilizzate per creare app e esperienze digitali per i vostri clienti?

luigi marino
Luigi Marino, CEO di Creact srl

La creazione di app e esperienze digitali user-friendly e performanti per i clienti non può certamente fare a meno di un approccio personalizzato e dedicato. Di norma approcciamo con una metodologia che pone l’utente al centro del processo di design, assicurandoci dunque che ogni decisione progettuale sia ponderata ai bisogni e alle preferenze degli utilizzatori attraverso sondaggi, test di usabilità e altre tecniche di raccolta dei feedback.

Prima di iniziare lo sviluppo, inoltre, creiamo wireframe e prototipi che ci permettono di visualizzare e testare le funzionalità dell’app in fase iniziale, facilitando la successiva ottimizzazione. In ogni passo, la condivisione con il cliente diviene evidentemente fondamentale.

Anche se il costo di realizzazione delle app aziendali è mediamente calato negli anni, si tratta pur sempre di un investimento da considerare con particolare attenzione. In che modo aiutate i clienti a comprendere il valore aggiunto derivante da un simile impiego?

Siamo ovviamente consapevoli che ogni investimento debba generare un ritorno positivo e, proprio per questo motivo, aiutiamo i nostri clienti a misurare in modo trasparente il rendimento sull’investimento delle esperienze digitali attraverso un approccio strutturato e basato su dati concreti.

Definiamo pertanto gli obiettivi del progetto e i KPI da utilizzare per misurare il successo del progetto, implementiamo strumenti di analisi avanzati per raccogliere dati dettagliati sull’uso e sulle performance dell’app, monitoriamo costantemente le performance e generiamo report periodici da condividere con il cliente, aiutandolo a comprendere l’impatto delle soluzioni digitali.

Il settore delle app aziendali è in costante sviluppo. Quali ritieni possano essere le principali tendenze digitali per i prossimi anni?

Per i prossimi anni prevediamo diverse tendenze chiave che influenzeranno il settore dello sviluppo di app e delle esperienze digitali per aziende, che non potranno che riflettere l’evoluzione tecnologica e le nuove aspettative degli utenti.

Un ruolo da protagonista verrà ad esempio esercitato dall’integrazione dell’intelligenza artificiale e del machine learning, consentendo alle aziende di offrire esperienze più personalizzate e predittive. È evidente anche l’impatto della realtà aumentata e di quella virtuale, mentre l’avvento di sistemi di connettività sempre più avanzata rivoluzionerà la velocità e l’affidabilità dei sistemi mobili, assicurando esperienze digitali più fluide e reattive.

Riteniamo inoltre che i traini del settore rimarranno la ricerca della creazione di esperienze digitali sempre più accessibili a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità, così come un focus sulla UX, con la user experience che continuerà ad essere un fattore cruciale.

Quali consigli ti senti di offrire alle aziende che vorrebbero sviluppare una nuova esperienza digitale per i propri clienti?

Prima di iniziare lo sviluppo di qualsiasi soluzione, ritengo fondamentale avere obiettivi chiari e specifici: chiedetevi quali problemi l’app risolverà e quali benefici apporterà agli utenti e all’azienda. Quindi, occorre rammentare come la UX debba essere sempre al centro del processo di design: creare un’interfaccia intuitiva, veloce, facile da usare e che offra un valore reale agli utenti costituiscono elementi cruciali per il successo dell’app.

In questo approccio, ritengo altresì fondamentale focalizzarsi sui vantaggi di maggiore rilievo, evitando di cercare di includere troppe funzionalità, ipotesi che potrebbe complicare inutilmente l’app o confondere gli utenti. Concentratevi invece sulle funzionalità essenziali che offrono il massimo valore per gli utilizzatori.

Infine, non ignorate il feedback degli utenti: ascoltateli e aggiornate l’app in base alle loro necessità e suggerimenti.

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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