Un round di finanziamento ogni due anni, in aumento costante. Questa è la media con cui viaggia Wise, una società biomedicale che sta sviluppando un’innovativa generazione di elettrodi impiantabili per neuromodulazione.
Questo ultimo round, guidato dal fondo italiano di venture capital Principia Sgr, insieme ad altri fondi come Atlante Ventures, F3F e Antares si aggiuge ai 3 milioni raggiunti nel 2015 e un altro milione ottenuto nel 2013, dopo soli due anni dalla fondazione. Ma cosa è e cosa fa Wise per attirare tutto questo interesse? Il successo di Wise è basato sulla tecnologia che sviluppa. Mediante la propria tecnologia, stanno sviluppando una nuova generazione di elettrodi sia impiantabili che flessibili che potranno essere utilizzati come supporto alla cura di molte patologie neurologiche.
Wise sviluppa una nuova generazione di elettrodi sia impiantabili che flessibili che potranno essere utilizzati come supporto alla cura di molte patologie neurologiche
Inoltre, da quanto emerso da alcune dichiarazioni dei fondatori, il capitale raccolto servirà anche per portare sul mercato il primo prodotto per il settore acustico, ovvero un Elettrodo Corticale per il monitoraggio intraoperatorio e un elettrodo per la stimolazione del midollo spinale, impiantabile. Tale innovazione ha raggiunto l’interesse anche fuori dal confine nazionale, e lo ha fatto sin dal 2011 quando già vinse il “Medical Business Idea” e poi nel 2012 vincendo l’ European Venture Contest. Ulteriori prestigiosi riconoscimenti sono stati raggiunti negli anni successivi per questa realtà che vuole superare il compromesso fra le prestazioni degli elettrodi e l’invasività dell’intervento chirurgico. Per farlo si intende combinare i vantaggi in termini di direzionabilità e stimolazione di questi nuovi elettrodi, con la versatilità nella rimozione e inserimento degli stessi elettrodi percutanei. Ad oggi si contano 15 dipendenti in una sede a Cologno Monzese, che comprende camere bianche conformi alla produzione di dispositivi medici impiantabili. Ora stanno procedendo alla marcatura CE degli Elettrodi con l’obiettivo della commercializzazione nel mercato europeo