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Turismo 2024: è l’anno della svolta. Il parere di CleanBnB

«Il settore delle locazioni turistiche entra in una fase di maturità confermandosi stabile e sostenibile. Ma mai come oggi il tasso di occupazione è condizione essenziale per rendere profittevole l’attività». Francesco Zorgno, CleanBnB

Il 2024 si prospetta come un anno di grande importanza per il turismo in Italia. «Il settore delle locazioni turistiche entra in una fase di maturità confermandosi stabile e sostenibile». Lo racconta Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB Spa, società leader nel mercato degli affitti brevi con oltre 2.800 unità gestite in più di 80 località italiane. «La recente sentenza del Tar che ha dichiarato l’insussistenza delle restrizioni applicate a Firenze, conferma che il settore sta beneficiando di una sana regolamentazione e non ha bisogno di sterili restrizioni che andrebbero unicamente ad alimentare il sommerso».

Il turismo per l’economia italiana

Secondo le ultime ricerche dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio, realizzate in collaborazione con Swg, 29 milioni di italiani partiranno tra giugno e settembre, generando un volume d’affari di circa 35 miliardi di euro, un incremento del 10% rispetto al 2023. Si tratta di un chiaro segnale di ripresa e rinnovata fiducia nel mercato. Il comparto del turismo in Italia ha un valore complessivo di 215 miliardi di euro, di cui 37 miliardi relativi ai soggiorni, secondo i dati di ISTAT. Parliamo di un settore che contribuisce significativamente all’economia italiana, rappresentando il 13% del PIL, e che offre lavoro a 3 milioni di persone, dimostrando il suo ruolo cruciale nell’economia nazionale.

Per questi motivi, la crescita del settore rappresenta una buona notizia per tutti e meritano attenzione anche alcuni dei trend che ormai si sono delineati sempre più chiaramente. Un fenomeno molto interessante, per esempio, è la preferenza dimostrata dagli italiani per gli affitti brevi che ormai non vengono scelti solo per soggiorni veloci. Al contrario: solo il 9% degli ospiti li sceglie per brevi soggiorni, mentre la percentuale sale al 14% per vacanze più lunghe.

L’evoluzione degli affitti brevi

Questo trend evidenzia come gli italiani apprezzino sempre di più la flessibilità e la personalizzazione offerte dai soggiorni in appartamento che sono ormai una scelta molto chiara e definita. «Ma, attenzione, le preferenze dimostrate dai turisti non sono per tutti». Precisa Zorgno.

«Un punto cruciale emerso dalle analisi di settore è l’importanza della gestione professionale degli affitti brevi. Gli ospiti non scelgono più questa soluzione per risparmiare o per una vacanza mordi e fuggi. Lo fanno per vivere un’esperienza più “vera”, ma senza rinunciare alle comodità garantite da un albergo di alto livello: prenotazioni veloci, last minute e con una politica di prezzi e di rimborso particolarmente efficienti. Gli ospiti di oggi si aspettano standard elevati: preferiscono chi si presenta con annunci redatti professionalmente, chi è in grado di assisterli in maniera tempestiva, chi gestisce il check-in e il check-out in modo efficiente e sicuro. Questi servizi non sono solo accessori, ma diventano determinanti nella scelta dell’alloggio. Oggi, il turista è disposto a pagare di più, purché il soggiorno sia all’altezza delle aspettative».

Francesco Zorgno - Presidente CleanBnB
Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB Spa.

Insomma, il mercato è ormai definitivamente cambiato e i numeri ce lo dicono chiaramente. Nel primo semestre 2024, CleanBnB ha gestito 55.329 soggiorni. Il 35% in più rispetto al primo semestre 2023. «Una prova lampante del fatto che una gestione affidata a property manager professionisti rappresenta la scelta vincente. Oggi, condurre in maniera artigianale uno o più appartamenti, non garantisce più un tasso di occupazione tale da rendere profittevole l’attività».

La palla agli operatori

Per l’estate 2024, le previsioni sono decisamente positive. Si stima che l’Italia registrerà 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente del 2,1% e dell’1,1% rispetto all’estate 2023. Questi numeri rappresenterebbero un record per il turismo italiano, superando anche i livelli pre-pandemia. La resilienza del settore, nonostante le tensioni internazionali e le incertezze climatiche, è un segnale positivo per il futuro. «Il 2024 è un anno fondamentale per il rilancio del turismo in Italia. La crescente domanda di locazioni a breve termine gestite professionalmente, le esigenze sempre più qualificate degli ospiti e le previsioni di crescita del settore vanno nella direzione che è alla base del piano industriale di CleanBnB. Ora la palla è in mano agli operatori che devono essere pronti a soddisfare le aspettative elevate dei turisti contemporanei, offrendo servizi di alta qualità e gestione professionale per mantenere e ampliare il proprio successo in un mercato in continua evoluzione». Ha concluso Zorgno.

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