SmairtHero, la tecnologia italiana che salva vite umane con l’AI e piace al Governo USA
SmairtHero funziona grazie a un algoritmo brevettato e unico al mondo, che crea un gemello digitale del paziente, segnala in tempo reale gli stati di pericolo per la salute ed è in grado di prevenire alcuni disturbi, riconoscendo perfino il Covid
SmairtHero rappresenta una bella ventata di freschezza per l’ecosistema italiano dell’innovazione perché guarda a un mercato globale e ha già registrato brevetti In USA e in Giappone, dimostrando di essere arrivata prima in un settore altamente competitivo.
Quello della telemedicina è fra i settori più in crescita al mondo. Si stima che entro il 2027, produrrà utili per oltre 270 miliardi di dollari. Entro quella data, solo negli USA, la spesa sanitaria crescerà del 5% su base annua e raggiungerà i 6.000 miliardi di dollari. Insomma, un mercato in pieno fermento e alla continua ricerca di innovazione. Ebbene, questa volta, l’innovazione destinata a rivoluzionare l’intero settore arriva da un’azienda completamente made in Italy anche se con un team dalle importanti esperienze internazionali. «SmairtHero nasce da un desiderio fortissimo: usare la tecnologia per salvare vite umane. Ciò è possibile grazie a un sistema in grado di monitorare in maniera non invasiva i parametri vitali di una persona per segnalare in tempo e senza falsi allarmi una caduta, un incidente o un malessere in modo da poter intervenire tempestivamente. A volte pochi minuti possono fare la differenza per salvare una vita». A raccontarlo è Massimiliano Garruzzo, dottore in informatica, esperto di Intelligenza Artificiale e sicurezza, nonché co-founder e Direttore Scientifico di MAIS, l’azienda che ha creato SmairtHero.
L’innovazione destinata a rivoluzionare l’intero settore della telemedicina arriva da un’azienda completamente made in Italy
Come funziona l’algoritmo
SmairtHero legge i dati rilevati da un comune dispositivo smart indossabile, ma li analizza servendosi di un potente algoritmo proprietario. Questo algoritmo è in grado di comprendere in pochi secondi se la persona monitorata sta male, se ha il Covid, se sta subendo un’aggressione, se è sotto stress o c’è una malattia che sta insorgendo. Tutto questo è possibile con una precisione del 99,9%. «In termini pratici, SmartHero sa distinguere se un uomo è a terra perché sta male o si è sdraiato per eseguire la manutenzione di un tombino. La capacità di riconoscere i falsi positivi e non inviare falsi allarmi, fa la differenza tra noi e tutto ciò che è attualmente in circolazione» sottolinea Garruzzo. Di recente SmairtHero è stata presentata a un importante Ente Governativo americano che ha immediatamente fatto un ordine da mezzo milione di dollari per assicurarsene l’uso. L’accordo è riservato, ma possiamo immaginare cosa voglia dire dotare dei militari di una tecnologia che ne rileva con estrema precisione lo stato di salute e capisce al volo se un soldato in missione si trova in pericolo di vita.
SmairtHero riconosce i falsi positivi con ha una precisione del 99,9%
Il gemello digitale
Per poter funzionare, SmairtHero deve imparare a conoscere bene la persona che indossa il biosensore. Questa fase dura due settimane. Un lasso di tempo in cui viene creato un gemello digitale unico e irripetibile dell’individuo monitorato. Su questo clone virtuale l’AI esegue una serie di simulazioni che permettono non solo di rilevare eventuali criticità, ma di prevenirle in base a segnali silenziosi. Segnali che normalmente una persona non è in grado di rilevare ma che SmairtHero riconosce perché corrispondenti a pattern specifici che è stato addestrato a individuare. «Il nostro sistema è brevettato in USA, in Giappone, in Australia e presto lo sarà anche in Europa. È testato sul campo sia in ambito civile sia militare, ha una certificazione medicale e può analizzare dati che arrivano da dispositivi indossabili ma anche da grandi banche dati di ospedali. La nostra IA elabora queste informazioni diventando un prezioso supporto alla diagnosi dei medici oppure inviando un allarme istantaneo a una centrale operativa» spiega Garruzzo.
Il mercato di SmairtHero
Le applicazioni di questa tecnologia sono sconfinate: istituti ospedalieri e case di riposo che possono monitorare anche da remoto i pazienti cronici e gli anziani, in maniera continua e non invasiva. SmairtHero ha infatti prodotto anche un biosensore proprietario che si può indossare come un normale orologio o portare all’interno di un calzino. Un altro importante ambito di utilizzo è quello dei lone worker.
Nel mondo ci sono oltre 260 milioni di lavoratori in solitaria che le aziende potrebbero monitorare per rilevare stress e stato di salute. Pensiamo a piloti o specialisti delle telecomunicazioni che spesso sono chiamati a svolgere interventi di manutenzione in condizioni pericolose e lontani dal team. A tale riguardo SmairtHero sta già lavorando per fornire la propria tecnologia a 20mila dipendenti di un colosso Telco di livello internazionale. Insomma, tecnologia all’avanguardia al servizio delle persone e un mercato globale da conquistare. SmairtHero è tutto questo e anche di più, ma è solo l’inizio…
Per saperne di più smairthero.com