Lavorando con LinkedIn mi capita sovente di imbattermi in applicazioni o servizi di terze parti che promettono di ampliare le potenzialità del social professionale di Microsoft o di sfruttarne i dati. Una di queste mi ha particolarmente colpito: si chiama Shield. Per presentarla ho intervistato Filippo Piras, Growth Marketing Manager di Shield.
Da quale esigenza nasce Shield?
Shield nasce dall’esigenza di misurare e riportare le statistiche dei contenuti LinkedIn per uno o più profili personali aggregati. Alex e Andreas, rispettivamente CEO and CTO di Shield, prima di fondare Shield lavoravano assieme per una azienda di consulenza locale chiamata Agile Squad. Essi lavoravano con brand scandinavi come BCG Nordics e Danske Bank. Andreas e Alex notarono la mancanza di una soluzione in grado di aggregare statistiche di contenuti su illimitati profili personali su LinkedIn per programmi di Employer Branding e Employee advocacy. Dopo aver notato questo Gap decisero di chiudere Agile Squad e sviluppare un prodotto per colmare questa mancanza. Dopo circa un anno di Product development, Alex e Andreas fondarono Shield.
Come funziona, in pratica, e a chi potrebbe servire?
Shield propone sia un piano per B2C che per B2B. Singoli membri Linkedin, Agenzie PR, Agenzie di digital Marketing, PMI e grandi imprese utilizzano Shield per misurare l’impatto dei loro contenuti organici, massimizzare la loro reach e aggregare contenuti statistici su più profili personali attraverso una dashboard. Shield raccoglie questi dati attraverso il proprio API che comunica con l’API di Linkedin durante il processo di onboarding.
Quanta intelligenza artificiale usate e quanta prevedete ce ne sarà in futuro?
Al momento Shield è una piattaforma puramente descrittiva e di monitoraggio di statistiche dei contenuti condivisi da profili personali. Shield ha più di 5.000 users attivi. Attraverso i dati raccolti dai nostri utenti, Il piano per il 2021 e per i prossimi anni è di educare la piattaforma e aggiungere sempre più intelligenza artificiale. Tutto ciò al fine di fornire maggiori insights sull’engagement dell’audience di ciascun membro LinkedIn e ciascun brand.