La Rottamazione quater entra nel vivo. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha infatti pubblicato sul proprio sito internet il software per presentare le domande di accesso all’iniziativa, che terrà già conto della cancellazione automatica dei carichi sotto i 1.000 euro anche nell’ipotesi in cui le istanze di Rottamazione quater siano presentate prima del 31 marzo 2023, data in cui verrà applicato l’annullamento dei debiti che rientrano nell’iniziativa di stralcio prevista dalla Legge di Bilancio.
Rottamazione quater, è già possibile inviare le domande
Stando a quanto si legge sul sito dell’Ader, le istanze sono già inviabili e lo saranno fino al prossimo 30 aprile 2023, in modalità telematica, nell’area riservata o in quella pubblica dello stesso portale dell’Agente della riscossione.
Non mancano però le differenze. Nella prima ipotesi, infatti, le istanze saranno direttamente acquisite dall’ente, mentre nel secondo caso dovranno essere oggetto di convalida entro le successive 72 ore. I richiedenti riceveranno un link dall’Ader, che consentirà l’accesso al processo di conferma della richiesta di rottamazione.
I richiedenti riceveranno un link dall’Ader, che consentirà l’accesso al processo di conferma
C’è anche una terza possibilità: la trasmissione avverrà infatti via PEC con modello ad hoc (DA-LS-2023) per le istanze che riguardano i carichi che rientrano nei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Cosa succede a chi ha in corso la Rottamazione ter
Il sito internet dell’ente, nelle sue FAQ, precisa anche che cosa accade a quei contribuenti che hanno una Rottamazione ter in corso. Costoro possono di fatto evitare il pagamento della prossima rata che scade il 28 febbraio 2023, considerato che il provvedimento introduttivo della Rottamazione quater non preclude la possibilità di accedere alla stessa anche per debiti già ricompresi in precedenti rottamazioni.
Chi ha una rottamazione in corso può accedere comunque ai benefici della nuova rottamazione quater
Sempre nel comunicato Ader si legge poi che la richiesta di adesione può essere presentata anche per i carichi già ricompresi in un piano di Rottamazione ter in maniera indipendente dal fatto che il piano sia ancora in essere o sia decaduto per il mancato, tardivo o insufficiente versamento di una delle relative rate.
Il saldo e stralcio sarà automaticamente considerato
Nel caso in cui un contribuente presenti la domanda di adesione prima dell’annullamento dei carichi sotto i 1.000 euro prevista con il saldo e stralcio e in applicazione il prossimo 31 marzo 2023, la comunicazione di risposta che l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 con l’importo complessivo delle somme dovute a titolo di definizione agevolata, terrà conto anche della cancellazione automatica dei mini-carichi.
I benefici immediati per chi presenta la dichiarazione di adesione
Nelle FAQ vengono ribaditi gli effetti benefici che derivano dalla presentazione della dichiarazione di adesione relativamente ai carichi definibili. Come previsto dalla normativa in vigore, dunque, l’ente non potrà avviare nuove procedure cautelari o esecutive, e non proseguirà le procedure esecutive precedentemente avviate tranne il caso in cui non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo ed i debiti non risulteranno ai fini della verifica di inadempienza e per il rilascio del DURC.
Inoltre, si può aderire alla definizione agevolata anche per un singolo carico contenuto nella cartella di pagamento, senza pertanto dover procedere alla rottamazione dell’intero documento. Si può altresì procedere alla presentazione di più domande in tempi diversi, pur entro il 30 aprile 2023. Nel caso in però le domande siano riferite agli stessi carichi, allora saranno considerate come sostitutive. Se si riferiscono a carichi diversi, saranno trattate come istanze integrative.
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