Le migliori startup in cui lavorare in Italia (secondo Linkedin)
Un recente report di LinkedIn, denominato Top Startups Italia 2021, ha stilato la classifica delle migliori startup in cui lavorare in Italia. Si tratta di un’analisi effettuata integrando diversi dati di riferimento nel mondo delle startup, come ad esempio la crescita della forza lavoro, il livello di interazione con utenti e dipendenti, l’interesse delle persone …
Un recente report di LinkedIn, denominato Top Startups Italia 2021, ha stilato la classifica delle migliori startup in cui lavorare in Italia. Si tratta di un’analisi effettuata integrando diversi dati di riferimento nel mondo delle startup, come ad esempio la crescita della forza lavoro, il livello di interazione con utenti e dipendenti, l’interesse delle persone in cerca di impiego verso queste startup, la capacità di attrarre talenti, e così via.
Per essere inserite nella lista è stato infine necessario che le startup fossero indipendenti e private, avessero almeno 30 dipendenti residenti nel Paese e non avessero più di 7 anni di vita.
Qual è stato il risultato?
La top ten delle startup in cui lavorare in Italia
Riepiloghiamo di seguito quali sono le migliori startup in cui lavorare in Italia secondo LinkedIn.
Banca AideXa
Entrando subito nel vivo della classifica, rileviamo come al primo posto si erga Banca AideXa. Nata poco più di 12 mesi fa, la startup ha raccolto più di 47 milioni di euro di fondi e si è aggiudicata il titolo di prima startup fintech in Europa che è rivolta esclusivamente alle piccole e medie imprese e ai professionisti con partita IVA. Ha ottenuto licenza bancaria e propone ai propri clienti dei servizi di semplificazione del lavoro di imprenditori e professionisti, attraverso strumenti innovativi e digitali.
Poke House
Il secondo posto della classifica è occupato da Poke House e, a dare uno sguardo a quanto sono cambiate le abitudini di consumo alimentare degli italiani, forse non c’è da stupirsi.
In Italia, infatti, il poke è divenuto l’ottavo cibo più ordinato nel delivery del nostro Paese, con una crescita che nel 2020 è stata pari al 133% rispetto all’anno precedente, e che nel 2021 sembra aver tenuto lo stesso ritmo. Dunque, Poke House – tra i primi operatori al mondo in questo mercato – forte della sua piattaforma proprietaria di CR, ha continuato a consolidare il proprio ruolo di leader.
Casavo
Al terzo posto troviamo Casavo, società milanese avviata nel 2017 nel settore dell’instant buying immobiliare. La società si propone di acquistare l’immobile dei clienti, ristrutturarlo ove occorra e rivenderlo in un massimo di 30 giorni. Una piccola rivoluzione del mercato immobiliare che, forte delle esperienze maturate all’estero in questo comparto, sta cercando di acquisire crescenti quote in un mercato immobiliare in espansione.
Boom
Scendendo di una posizione nella top ten delle startup in cui lavorare in Italia, ecco Boom, una società che offre servizi di fotografia commerciale. La piattaforma mette in contatto aziende del food, dell’e-commerce e di altri settori che sono interessate ad acquisire una maggiore presenza digitale, con fotografi freelance specializzati in tale ambito.
Grazie all’utilizzo di una piattaforma con algoritmi di intelligenza artificiale, Boom è in grado di ridurre fortemente i tempi di post-produzione, tanto che dall’inizio dello shooting alla consegna passano solamente 24 ore.
Credimi
Al quinto posto troviamo un’azienda fintech, Credimi, attiva nei finanziamenti digitali per le imprese in Europa, intermediario finanziario autorizzato dalla Banca d’Italia. La piattaforma continua a macinare numeri in costante crescita nel settore del digital lending, garantendosi un ruolo di rilievo in ambito nazionale.
I Love Poke
Con un business simile a Poke House troviamo anche I Love Poke, nata negli Stati Uniti nel 2017 e oggi diffusa in molti mercati internazionali. La società ha una rete di punti vendita in franchising in parte del territorio nazionale, in dinamica crescita.
Scalapay
Tornando al fintech troviamo Scalapay, in settima posizione. La società ha sviluppato una soluzione di pagamento per le terze parti che permette ai clienti (non solo online) di acquistare subito e pagare più tardi. Il modello buy now pay later è più diffuso altrove rispetto che in Italia, ma il gap sembra essere in grado di ridursi gradualmente nei prossimi anni anche grazie alla scalabilità di queste proposte.
Everli
La startup gestisce da diversi anni un servizio di consegna a domicilio della spesa in più reti di supermercati in Italia. Forte di una buona crescita ottenuta durante il periodo del lockdown (ma non solo), è sicuramente una delle principali startup di consegna della spesa a casa.
Milkman
A proposito di consegne, non possiamo non fare cenno alla nona posizione, occupata da Milkman. La startup opera nel settore della logistica e della supply chain con l’obiettivo di rendere più efficienti le consegne e far crescere la qualità del servizio. Anche Poste Italiane è sembrata interessata al business, acquisendo una quota di minoranza del progetto.
La DoubleJ
All’ultimo posto della top ten si trova infine La DoubleJ, un progetto di shoppable magazine dedicato al vintage. La società ha aperto il proprio primo storemonomarca a Milano, ma opera principalmente mediante il proprio sito internet.
Le dichiarazioni di LinkedIn
A commentare le posizioni in classifica quest’anno ci ha pensato Michele Pierri, che di LinkedIn Notizie Italia è news editor:
La classifica di quest’anno conferma da un lato la forte carica di innovazione tecnologica che caratterizza diverse tra le principali startup italiane, dall’altro evidenzia come queste rispondano in modo efficace ad alcune delle nuove esigenze imposte dalla pandemia, che ha rimesso in discussione il nostro modo di lavorare e di vivere. Si tratta di realtà italiane che, da un momento difficile, hanno saputo cogliere nuove opportunità per sviluppare il proprio business e a conferma di ciò, troviamo nella nostra lista 2021 alcune realtà già premiate lo scorso anno. Ma la classifica rappresenta anche un utile riferimento per chi sta cercando lavoro e vuole conoscere realtà dinamiche e in crescita che sono alla ricerca di talenti con i quali rafforzare i propri team.