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Il crowdfunding in Italia

I risultati del Report per il 2015 relativo alla situazione del crowdfunding in Italia

È stato recentemente pubblicato il Report per il 2015 relativo alla situazione del crowdfunding in Italia. In tale studio è presente un completo report del mercato, una mappatura delle piattaforme italiane e un’analisi dei trend emergenti.

La ricerca è stata realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, coordinata dalla prof. Ivana Pais (Professore associato di Sociologia economica nella facoltà di Economia dell’ateneo), con il contributo di TIM quale sponsor dell’iniziativa ed il supporto tecnico di Starteed.

La raccolta dei dati è stata effettuata attraverso la somministrazione di un questionario online (tramite Qualtrics) agli amministratori delle piattaforme di crowdfunding nei mesi di settembre e ottobre 2015. All’indagine hanno risposto 51 piattaforme (il 62% del totale), delle quali 40 sono attive (il 57% delle attive mappate) e 11 sono in fase di lancio (l’85% delle piattaforme in fase di lancio mappate).

Il crowdfunding in Italia

In Italia si contano attualmente 82 piattaforme di crowdfunding. Di queste, 69 sono attive (al 21 ottobre 2015) e 13 sono in fase di lancio. Rispetto all’ultima mappatura delle piattaforme di crowdfunding, si nota un forte incremento: nel maggio 2014 si contavano 41 piattaforme attive, con un aumento ad oggi del 68%.

Accanto ai modelli tradizionalmente riconosciuti nel settore del crowdfunding, ovvero Ricompense, Donazioni, Equity, Debito, sono presenti in Italia piattaforme che offrono più di un modello contemporaneamente e che possiamo pertanto definire piattaforme ibride.

Fra le 69 piattaforme attive, 31 (pari al 45%) sono basate su Ricompense, 13 (il 19%) su Donazioni, 13 (19%) sono piattaforme Equity e 3 (il 4%) si fondano sul Debito. Le piattaforme ibride risultano 9 (13%), all’interno di queste, il modello più diffuso è quello Ricompense + Donazioni.

Rispetto alla mappatura del 2014, a seguito dell’iscrizione al registro Consob, cresce la percentuale delle piattaforme attive Equity (dal 5% al 19%). Diminuiscono invece le piattaforme ibride, in particolare quelle basate su Ricompense + Donazioni (dal 24% al 12%).

Il crowdfunding in Italia è nato nel 2005 con Produzioni dal Basso. Fra le piattaforme che hanno risposto al questionario, 3 sono nate nel 2010 e una nel 2011. Nel 2012 se ne sono aggiunte altre 6, tra il 2013 e il 2014 sono state avviate ben 20 nuove piattaforme di crowdfunding.

Dal 2015, sono attive altre 9 piattaforme e per ben 11 è atteso il lancio nei prossimi mesi.

Crowdfunding e startup

Questi numeri attestano un’alta vivacità del settore, a cui si accompagna però anche un significativo tasso di mortalità. Nello specifico, fra le startup rilevate a maggio 2014, 4 piattaforme (2 delle quali attive dal 2013 e 2 allora in fase di lancio) risultano attualmente inattive.

A livello geografico, la maggior parte delle piattaforme di crowdfunding, esattamente 26, è collocata nell’Italia settentrionale; un ruolo di rilievo ricopre la città di Milano, sede legale di 16 piattaforme e sede operativa di 18. Nel Centro Italia sono collocate 7 sedi legali e 9 sedi operative; nel Sud Italia si registrano 5 sedi legali e 3 sedi operative.

Laureato in Economia all’Università di Udine, si occupa di consulenza direzionale alle PMI del Nordest. Appassionato di start-up, è socio fondatore di Custodi di Successo FVG.

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