In pratica

I fondamentali: il metodo Lean Startup

Cosa serve veramente per partire con il piede giusto quando pensiamo a una startup. Il metodo Lean Startup

Per chi si affaccia al mondo delle startup è facile, come prima cosa, iniziare ad indagare su Google per capire come comportarsi per presentare la propria idea ad investitori e adetti ai lavori.
In Rete troverete mille guide e suggerimenti per sviluppare il vostro business plan, creare una presentazione efficace e gli esempi dei pitch più straordinari che la storia ricordi.
Leggete tutto, guardate i video e le presentazioni e poi dimenticate. Non perchè sia inutile, ma perchè vi servirà molto più avanti.

La fase pre-seed

Quando la vostra startup è in fase pre-seed, quindi è sostanzialmente un’idea, l’ultima cosa di cui dovete preoccuparvi è del business plan e del pitch perfetto. Dovete occuparvi della vostra idea. E non basta pensare che risolva un problema esistenziale per un tipo di clientela, semplicemente perchè (a parte pochi casi eccezionali) voi non siete quella clientela.
L’approccio Lean Startup, è una metodologia che sta prendendo molto piede, in ambito startup, per partire leggeri (citando la più famosa pubblicazione in ambito).
Partite leggeri! Non pensate a quanto potrete guadagnare e a quali saranno le vostre spese tra tre anni. Non lo potete sapere e magari tra tre anni non ci sarete o quella che è partita come una società che si occupa di servizi informativi si è trasformata, per necessità di business, in una casa produttrice di salsa di pomodoro.

Partire leggeri

Partire leggeri cosa significa? Non sperecare risorse (tempo e soldi) a creare un prodotto completo come ce l’avete in testa voi. Significa validare continuamente la vostra idea, il vostro prototipo.
Il metodo Lean Startup si basa su un concetto molto semplice:

IDEA -> COSTRUISCI -> PRODOTTO -> VALIDA -> DATI RACCOLTI -> IMPARA.

Si tratta di un ciclo continuo dove, dopo aver imparato dai dati raccolti dalla validazione del tuo prodotto, hai nuove idee, nuovamente da sviluppare e validare, e così via.

L’importanza del prototipo

Se sei ha un idea di un prodotto potenzialmente innovativo o che comunque risolve un problema, per prima cosa bisogna farlo vedere ai clienti, non agli investitori. Create un prototipo, il più semplice possibile. Lasciate stare i fronzoli, la grafica, la presentazione. Deve fare una semplice e unica azione, quella principale della vostra idea. Testatelo con i vostri futuri clienti, fateglielo toccare con mano, registrate tutti i comportamenti e i feedback. Saranno loro stessi a dire cosa funziona e cosa non funziona. Loro vi diranno di renderlo più presentabile, di metterlo subito in commercio o di lasciare perdere. Registrate tutto, pensateci su, modificate il prodotto e di nuovo fatelo validare dai clienti (early adopter). E così via finchè non avranno obbiezioni da farvi. Solo allora potrete dedicarvi al business plan, saprete quanti dei clienti intervistati acquisterebbero il vostro prodotto e potrete sviluppare una previsione di mercato.
Allora sì, che il vostro prodotto sarà completo, vendibile e sopratutto presentabile a un investitore.

Le idee valgono poco

Ricordate che se vi presentate a un investitore con un’idea e basta, non riceverete mai attenzioni. Ma provate a fagli vedere il vostro prodotto, testato e validato con quelli che poi saranno i vostri clienti, avrete sicuramente un appeal diverso.

Quindi, dimenticatevi inutili business plan e noiosi documenti che vi faranno solamente perdere il sonno. Validate prima la vostra idea e preparate il vostro mercato.

Diplomato come perito informatico, lavora da più di 10 anni nel mondo della consulenza ICT a Milano, gestendo progetti di grandi aziende del settore Energy&Utilities. CoFounder di Bubblesort, una startup dedicata a un innovativo servizio di e-recruiting, appassionato di tecnologia, mobile technologies e di startup.

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