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Heallo crea la birra più digeribile che abbassa il valore glicemico

Una miscela completamente innovativa che prevede l’estrazione di particolari fibre solubili che riducono il picco glicemico dopo i pasti, lo stesso picco responsabile dell’accumulo di grasso

JAX+; intorno a questo nome si fonda Heallo, la startup milanese che ha creato la prima birra con proprietà benefiche fino a questo momento difficilmente associabili a questo elemento. Si tratta di una proteina solubile il cui effetto sarebbe quello di abbassare il picco glicemico che si viene tendenzialmente a sviluppare dopo i pasti e che è il principale responsabile dell’accumulo di grasso.

La tecnologia JAX+ è stata al momento applicata alla produzione di una nuova birra artigianale maggiormente digeribile; la Fravort, 4,9 gradi, questo è il nome scelto per questo  primo prodotto  confezionato dal birrificio della Valsugana e sarà in vendita entro questo mese a Milano, Firenze e Napoli in bar e pizzerie.  Questa nuova miscela è stata brevettata con tanto di test clinici indipendenti che hanno dimostrato una riduzione del 42% della risposta glicemica senza apparente alterazione di sapore e gusto; il tutto con la collaborazione degli atenei di Pavia, di Napoli e del Consorzio Tefarco Innova. Un test simile fatto su succhi di frutta a mostrato una risposta glicemica ridotta del 23% aprendo molti futuri scenari, produttivi e commerciali.  La ricerca è ancora agli esordi, ma da Heallo traspare del buono e sanno ottimismo nell’annunciare che ci saranno a breve nuovi sviluppi negli ambiti dello zucchero e del riso, del cacao e del caffè.

“Stiamo lavorando a un progetto con Peroni per sviluppare insieme una birra con queste proprietà e anche a un prototipo di zucchero più “healthy” in partnership con Coprob (cooperativa produttori bieticoli) da inserire nella filiera di produzione”  racconta la Ceo Francesca Varvello.

“Nel futuro questa strada potrà portarci a sviluppare nuovi prodotti come ad esempio il riso, maggiormente assorbibili e digeribili dall’organismo, limitando il picco glicemico.

I modelli di business

Due sono i modelli di business tenuti in considerazione.

  1. il primo per lo sviluppo della tecnologia dedicata ad aziende partner per la creazione di nuovi prodotti a basso impatto glicemico.
  2. il secondo per  la produzione di un ingrediente che possa essere aggiunto ad alimenti che contengono carboidrati e zuccheri, per ridurne l’indice glicemico, attraverso lo sviluppo di prodotti in ambito medico e parafarmaceutico.

Una innovazione cosi forte in campo alimentare non poteva che destare molto interesse, così come dimostrato dal premio ricevuto dalla comunità KICKSTARTER di Zurigo nel 2019 e pochi giorni fa anche dal FoodTech Accelerator di Deloitte dove è stata scelta assieme ad altre 8 startup tra oltre 600 candidature internazionali.  Non per ultima è stata selezionata da Ceresio Investors, gruppo bancario svizzero, per un club deal in un aumento di capitale di Heallo, che gli permetterà di accelerare il processo di crescita.

 

Per saperne di più: https://www.heallosolutions.com

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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