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Come farsi finanziare da un business angel

Quali sono le strategie da adottare per farsi finanziare da un business angel, ovvero dai cosiddetti investitori non istituzionali? Può essere interessante riportarle schematicamente in cinque punti, come delineato di seguito. 1) Presentarsi bene La startup dovrebbe cominciare a familiarizzare con un elevator pitch, il discorso che sta nel tempo di una salita in ascensore. …

Quali sono le strategie da adottare per farsi finanziare da un business angel, ovvero dai cosiddetti investitori non istituzionali? Può essere interessante riportarle schematicamente in cinque punti, come delineato di seguito.

1) Presentarsi bene

La startup dovrebbe cominciare a familiarizzare con un elevator pitch, il discorso che sta nel tempo di una salita in ascensore. Pochi minuti a disposizione per presentare il proprio business e nei quali spiegare in modo sintetico ed efficace:

  • Cosa fa o cosa offre la startup.
  • Quali sono i benefici del prodotto o del servizio erogato.
  • Quali problemi risolve, che bisogno appaga.
  • Punti di forza e di debolezza (analisi SWOT).

2) Preparare un video (massimo tre minuti di durata)

Nel breve filmato la startup dovrebbe mostrare il prodotto/servizio, spiegare la sua utilità al cliente finale e delineare il mercato di riferimento.

3) Predisporre una presentazione in PowerPoint (massimo 10 slide)

Nella presentazione la startup non dovrebbe dimenticare di inserire almeno le seguenti informazioni:

  • Date e numeri principali.
  • Periodo di fondazione.
  • Vendite anno in corso.
  • Vantaggio competitivo.
  • Opportunità di investimento future.
  • Redditività dell’azienda.
  • Brevetti e altri titoli di proprietà intellettuale posseduti.

In una slide della presentazione la start-up dovrebbe inoltre inserire i nominativi e le esperienze rilevanti dell’imprenditore e del team direttivo. Nell’ultima slide andrebbero infine ribaditi i motivi alla base dell’investimento da parte dei business angels.

4) Individuare i punti deboli

La startup deve cercare (e segnalare) le “falle” del suo business, prima che ci arrivi l’investitore. Prospettando gli spazi di miglioramento. Effettuando questo lavoro con senso critico e progettualità, doti che sono molto apprezzate dagli investitori informali. Ad esempio, se il prodotto è utile e vendibile, ma i costi di produzione sono alti, ci si può lavorare, tutti assieme, per migliorare l’efficienza produttiva.

5) Preparare un Business Plan

Il Business Plan deve infine sintetizzare ogni aspetto del business e legarsi armonicamente con il pitch, il video e la presentazione. Deve fare scattare nel business angel la voglia di impegnarsi e di valutare tutto il resto.

Laureato in Economia all’Università di Udine, si occupa di consulenza direzionale alle PMI del Nordest. Appassionato di start-up, è socio fondatore di Custodi di Successo FVG.

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