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EduTech, il successo del raccontastorie di FABA che raccoglie 3,7 milioni

La startup EduTech FABA chiude un round di investimento Serie A da 3,7 milioni di euro. Il round, coordinato da Growth Capital, vede Oltre Impact come lead investor accanto a CDP, il Fondo Nazionale Innovazione

Il settore EduTech è uno dei più difficili in cui sfondare. Ma FABA sta raggiungendo un traguardo dietro l’altro. La startup italiana, che opera nel mercato dell’EduTech proponendo prodotti che mettono insieme smart toys e contenuti audio editoriali dedicati ai bambini, ha appena chiuso un round di investimento Serie A da 3,7 milioni di euro. Il round, coordinato da Growth Capital, vede Oltre Impact come lead investor accanto a CDP, il Fondo Nazionale Innovazione che ha l’obiettivo di rendere il venture capital un asse portante dello sviluppo economico del Paese.

Gli investitori supporteranno FABA nel consolidamento della propria posizione in 10 Paesi e l’acquisizione di nuovi talenti, con l’obiettivo di affiancare un numero crescente di bambini ad imparare divertendosi.

Chi c’è dietro FABA?

Co-fondata a Treviso da Matteo Fabbrini (già fondatore di Maikii, Foodracers, Reward ed Exclama), assieme a Chiara Gava, Alessio Polo e Francesco PoloniatoFABA è rapidamente diventata il brand di riferimento nel mercato del “divertimento educativo” grazie al suo raccontastorie. Composto da una cassa audio e da oltre 90 “personaggi sonori” che funzionano con la tecnologia NFC, il gioco educativo accompagna bambini e bambine nelle tappe della crescita, avvicinandoli all’esperienza dell’audiolibro, contrastando l’abuso di smartphone e tablet. Personaggi come Peppa Pig e Masha si affiancano a fiabe e contenuti educativi, come lezioni di yoga o musica classica. L’obiettivo dichiarato è educare divertendo senza schermi: un compagno di gioco inseparabile in grado di accompagnare la crescita dei bambini e delle bambine da 0 a 7 anni.

L’obiettivo dichiarato è educare divertendo senza schermi, accompagnando la crescita di bambini e bambine tra 0 e 7 anni

La sfida dei founders è quella di contrastare le conseguenze che l’abuso della tecnologia ha nella vita dei bambini a lungo termine – come la miopia, la postura scorretta, le difficoltà di concentrazione – diventando un alleato dei genitori e aumentando la consapevolezza.

Cosa farà FABA con i fondi raccolti

L’offerta di FABA si concretizza in una vera e propria biblioteca multimediale fatta a misura di bambino che per il 2022 prevede ricavi per oltre 3 milioni di euro di fatturato. Il prodotto è disponibile in 3 lingue (italiano, francese e spagnolo) acquistabile online e in oltre 1.000 punti vendita in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo e Spagna.

FABA nel 2022 dovrebbe totalizzare ben 3 milioni di euro di fatturato

Protagonista del settore EduTech, che promuove lo sviluppo di tecnologie e prodotti in grado di facilitare l’apprendimento e migliorare le prestazioni in ambito educativo, ora FABA, grazie ai fondi raccolti, intende accelerare ulteriormente la crescita, per raggiungere 10 Paesi entro il 2024. In programma anche investimenti per potenziare le campagne di marketing, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’acquisizione di nuovi talenti, coniugando le nuove figure del mondo dell’e-commerce e del digital con quelle più tradizionali di professionisti e specialisti dell’educazione.

I successi di FABA nell’EduTech

Il round da 3,7 milioni di euro arriva a compimento di un percorso di grandi successi: nel 2021 FABA è stata selezionata per il primo programma di FuturEd, l’Acceleratore della Rete Nazionale CDP dedicato a startup che sviluppano prodotti e servizi in ambito EduTech, promosso da CDP Venture Capital attraverso il Fondo Acceleratori ed H-Farm. Nello stesso anno, ha vinto il Premio Toys come “Giocattolo elettronico dell’Anno” organizzato da TG TuttoGiocattoli in collaborazione con Assogiocattoli.
«Questo importante traguardo arriva dopo tre anni di intenso lavoro, che ci hanno permesso di comprendere che la nostra idea di Raccontastorie era in realtà la visione di un mondo nuovo per i bambini e le bambine, e che non eravamo gli unici a vederla così, cosa che mi rende oggi molto orgoglioso» commenta Matteo FabbriniCEO e Founder di FABA srl. «Hanno creduto nel nostro progetto prima importanti partner editoriali, poi licensor di alto livello e oggi anche gli investitori. Stiamo lavorando per diventare sempre più una piattaforma di contenuti capace di educare giocando, di crescere insieme al bambino, di diventare per lui un’esperienza indimenticabile». Come sottolienano i suoi founder, la crescita positiva dei bambini e delle bambine è alla base di tutte le scelte di business e di crescita della startup. FABA sta anche creando un comitato scientifico interno, composto da esperti dell’età evolutiva, con cui collaborare per validare il percorso di crescita grazie a FABA, e che permetterà di migliorare concretamente il prodotto.

FABA darà vita a un comitato scientifico per meglio valutare le proprie scelte nell’ottica di favorire lo sviluppo dei bambini

Il problema dei bambini piccoli di fronte agli schermi

«L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non utilizzare lo schermo o di farlo in modo limitato per i bambini al di sotto dei cinque anni e, nonostante numerosi studi dimostrino l’impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini, l’esposizione a schermi è crescente e parte da età sempre inferiori. Secondo noi Faba offre una soluzione vincente: il founding team composto da Matteo Fabbrini, Chiara Gava, Francesco Poloniato e Alessio Polo ci ha colpito per l’impegno nel creare un prodotto e un’azienda totalmente focalizzata sui bisogni dei bambini»ha concluso Lorenzo Allevi, CEO di Oltre Impact, che ha seguito l’operazione insieme all’Investment Manager Sara de Benedetti.

Uno dei punti forti di FABA è stato senz’altro quello di imporsi sul mercato coniugando l’aspetto educativo con quello tecnologico.  In questo modo ha ottenuto non solo la fiducia delle famiglie ma anche quella di importanti investitori.

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