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Coworking startup: come scegliere quello giusto e dove trovarli

Il coworking è uno spazio che può essere condiviso con altre persone che svolgono più o meno il nostro stesso lavoro. Serve ad affrontare la crisi risparmiando, ma non solo…

I coworking per startup sono spazi condivisi utilizzabili da professionisti e imprese, spesso integrati con una serie di servizi aggiuntivi che avvicinano il coworking alla sfera degli incubatori.

Ad ogni modo, bando agli errori: coworking e incubatori sono due realtà profondamente diverse tra di loro e, sebbene siano spesso identicamente ambite dalle startup, sarebbe uno sbaglio quello di sovrapporre le loro proposte.

Ciò premesso, cerchiamo di capire:

  • cos’è il coworking
  • come scegliere il coworking più utile per la propria attività
  • quali sono gli spazi disponibili in Italia.

Cos’è il coworking

Andando per gradi, definiamo il coworking come un modello di lavoro che prevede la condivisione di spazi di un ambiente lavorativo, generalmente un ufficio, con altri imprenditori e professionisti che non sono impiegati nella stessa azienda.

Si tratta pertanto di un luogo nel quale più imprese si trovano a cooperare in un rapporto di autonomia, condividendo però i servizi che vengono messi a disposizione dall’organizzatore del coworking come, ad esempio, le infrastrutture informatiche, le sale per le riunioni e per le videoconferenze, e così via.

Nato negli Stati Uniti quasi 20 anni fa, il coworking ha trovato graduale diffusione anche nel nostro Paese e, soprattutto, nelle realtà imprenditorialmente più vivaci, come Milano e Roma.

Perché conviene lavorare in coworking?

Dalla premessa che sopra abbiamo scelto di fornire dovrebbero essere già piuttosto chiari quali siano i principali vantaggi che il coworking può assicurare alla tua azienda. Proviamo ad approfondirli in modo più dettagliato.

Il valore dell’interazione

Il primo vantaggio tipico del coworking è dato dalla possibilità di poter interagire con altre persone esterne alla propria organizzazione. In un contesto nel quale – soprattutto in recente epoca pandemica – molti imprenditori e professionisti sono stati costretti a lavorare nelle proprie quattro mura, poter interagire attivamente con altre realtà può essere utile per migliorare le proprie motivazioni e il proprio benessere.

Il valore dell’interazione dal vivo con altre persone può evitare l’isolamento tipico del lavoro a casa, rendendo la propria giornata più stimolante.

Il beneficio della collaborazione

Vivere una parte della propria giornata lavorativa in uno spazio condiviso con altre realtà imprenditoriali e professionali può alimentare la nascita di nuove sinergie con altri coworker. Non sono certo poche le idee di business vincenti che sono nate proprio dalla collaborazione tra diversi imprenditori che si sono trovati a condividere delle strutture in comune.

Il valore dell’interazione, a cui ci riferivamo nel precedente paragrafo è anche questo: la possibilità di poter sfruttare le reciproche competenze, conoscenze e capacità, per trovare nuove soluzioni.

Il risparmio dei costi

Evidentemente, uno dei grandi vantaggi del coworking è certamente quello dell’economicità. Ricorrere a un coworking consente infatti di affrontare degli oneri certamente ridotti rispetto alla locazione di uffici tradizionali e di attrezzature da parte di ogni singolo imprenditore.

Quanti sono i coworking in Italia?

Stando agli ultimi censimenti al 31 dicembre 2020, gli spazi di coworking in Italia sono circa 800, con una crescita costante anno dopo anno che, in fondo, conferma quale sia l’interesse degli imprenditori nei confronti di questa forma di organizzazione del lavoro.

A far la parte del leone è la Lombardia, con oltre 200 spazi di coworking, mentre Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte e Lazio dispongono di un numero di spazi di coworking tra 50 e 100. Ragionando invece in termini di aree urbane, è Milano la zona con più spazi di coworking (oltre 120), davanti a Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli.

Ad ogni modo, ad onor di dettaglio statistico, è molto difficile fornire delle statistiche sul fenomeno del coworking, tanto che è molto probabile che i numeri siano significativamente più elevati di quelli sopra accennati.

In Italia, infatti, le strutture che si occupano di coworking sono molto diverse tra di loro, con realtà molto diverse, dalle più piccole alle più grandi e strutturate, da quelle private a quelle pubbliche, da quelle che propongono solamente servizi di affitto, a quelle che invece integrano dei servizi simili a quelli che potrebbero essere trovati all’interno di un incubatore.

Insomma, si tratta di un fenomeno particolarmente difficile, considerato che il coworking non è ancora completamente inquadrato dalla legge e che non esiste una vera e propria definizione di spazio condiviso, o ufficio flessibile, nel nostro ordinamento.

A complicare ulteriormente la statistica è il fatto che molto spesso gli spazi di coworking non hanno una durata continuativa durante tutto l’anno, e che è elevato il tasso di natalità e di mortalità. Dunque, ci sono strutture che in realtà sospendono le proprie attività e le riprendono in un secondo momento, e altre che nascono come temporary coworking in occasione di eventi, fiere e altre manifestazioni.

Come trovare un coworking nella tua città

Ma come trovare un coworking nella tua città? Se sei alla ricerca di un coworking a Milano o di un coworking a Roma, come abbiamo già avuto modo di sancire qualche riga fa, non avrai certo difficoltà nell’individuare il tuo spazio preferito. Ti sarà sufficiente ricerca su Google “coworking + nome città” per avere un elenco dettagliato e aggiornato delle strutture a tua disposizione.

A quel punto potrai accedere al sito web del coworking e comprendere quali siano le disponibilità, i prezzi e i servizi che potrai utilizzare.

Ti ricordiamo inoltre che esistono anche delle piattaforme italiane di coworking alle quali, tuttavia, non aderiscono tutti gli spazi flessibili effettivamente fruibili nel nostro territorio. Ti consigliamo pertanto di procedere con la consultazione dei risultati di ricerca più dettagliati per la tua località di interesse.

Quanto costa uno spazio in coworking?

I prezzi del coworking variano, naturalmente, a seconda della location, dei servizi disponibili e delle modalità di accesso.

Di norma i coworking tendono a stipulare con i propri clienti imprenditori o professionisti un contratto “fisso” mensile o annuale, che permette all’utente del coworking di poter utilizzare gli spazi, nei modi e nei termini stabiliti dal contratto, senza dover pagare un ticket ad ogni accesso.

Fermo restando che il costo di ingresso in uno spazio di coworking tende ad essere generalmente piuttosto limitato, tutto dipende dalla numerosità, dalla qualità e dalla frequenza dei servizi utilizzati, con una base di partenza di circa 150 – 200 euro al mese che, di norma, corrisponde alla possibilità di utilizzare una scrivania fissa e alcuni servizi (come l’uso di una sala riunioni) per un numero predeterminato di ore al mese.

Anche in questo caso, però, non possiamo non sottolineare come si tratti di un fenomeno molto difficile da riassumere. Proprio per questo motivo ti consigliamo di prendere sempre diretti contatti con gli spazi in coworking che ti interessa maggiormente frequentare, e verificare quali siano le soluzioni tariffarie che possono proporti, in linea con le tue esigenze.

Quali servizi si trovano nei coworking?

A proposito di servizi, l’elenco di quelli rilevabili all’interno di uno spazio in coworking è piuttosto ampio ed eterogeneo, dipendendo totalmente dal tipo di organizzazione e di proposta che il coworking intende effettuare nei confronti dei propri frequentatori.

In linea di massima, però, possono essere sempre rilevati:

  • connessione WiFi gratuita, con fibra ottica
  • sale riunioni con possibilità di prenotazione mediante calendario
  • stanze dedicate per le conference call
  • sale relax a disposizione dei membri
  • armadietti con chiave per riporre gli oggetti più importanti
  • videosorveglianza.

Non si tratta, ovviamente, di un elenco esaustivo. A tal fine consigliamo tutti gli interessati a consultare, direttamente con il coworking, le possibilità concesse agli iscritti.

Le norme sugli spazi adibiti a coworking

Ci sono due norme fondamentali che riguardano gli spazi adibiti al coworking.

  1. La prima concerne la destinazione d’uso dei locali che devono essere accatastati come “uffici” (in caso contrario bisognerebbe fare una variazione all’ufficio del catasto). Quindi se posseggo un locale che ha come destinazione d’uso “magazzino” oppure “negozio” sarò impossibilitato ad aprire uno spazio condiviso.
  2. La seconda riguarda prettamente gli immobili che devono rispettare le normali norme di sicurezza di legge (decreto legislativo 81/08).

In più è conveniente che per ogni periodo di locazione anche minimo, si prepari un piccolo contratto poiché vi sono implicazioni in termini di sicurezza, trattamento dati e responsabilità varie che devono essere opportunamente inquadrate e non possono essere sottovalutate. In compenso non è necessario essere proprietario di un immobile. L’attività di coworking non è da considerarsi una sublocazione, ma un utilizzo di strutture (e come tale è inquadrato legalmente nel contratto di utilizzo della postazione). Per questo motivo, non si contravviene in nessun modo a un eventuale divieto di sublocazione nel caso in cui si decida di utilizzare degli spazi all’interno di un ufficio in locazione. A meno che non si diano le chiavi dell’immobile agli utilizzatori. In questo caso servono autorizzazioni aggiuntive anche da parte del proprietario. Altre autorizzazioni riguardano la privacy visto che spesso i computer sono condivisi.

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