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Contributi a fondo perduto: guida completa per startup, partite IVA e PMI [2024]

Uno dei principali problemi che le startup, le partite IVA e le PMI italiane si trovano ad affrontare è legato all'accesso ai finanziamenti necessari per avviare e sviluppare le proprie attività. I contributi a fondo perduto rappresentano un'opportunità preziosa per sostenere l'imprenditorialità e promuovere lo sviluppo economico.

Come tutti i nostri lettori ben sanno, uno dei principali problemi che le startup, le partite IVA e le PMI italiane si trovano ad affrontare è legato all’accesso ai finanziamenti necessari per avviare e sviluppare le proprie attività.

In questo contesto, i contributi a fondo perduto rappresentano un’opportunità preziosa per sostenere l’imprenditorialità e promuovere lo sviluppo economico.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una guida, che aggiorneremo mensilmente, con tutte le informazioni più utili su cosa sono, come funzionano e come possono essere ottenuti. Ci concentreremo in particolare sulle opportunità disponibili per le startup, i giovani imprenditori e le partite IVA, nell’auspicio che possano costituire utili trampolini di lancio per la crescita delle proprie iniziative di business.

Per saperne di più e avere un supporto in questo ambito, ricordiamo che è sempre possibile contattarci inviando un’email a: info@startup-news.it.

Cosa sono i contributi a fondo perduto

I contributi a fondo perduto sono una forma di finanziamento che non prevede l’obbligo di restituzione da parte del beneficiario. Erogati di norma da enti pubblici o privati con l’obiettivo di sostenere determinate attività economiche, progetti o iniziative ritenute meritevoli di supporto, costituiscono un ottimo supporto per le nuove attività economiche, considerato che vanno a rafforzare la dotazione finanziaria senza prevedere un rimborso nel tempo.

A differenza dei prestiti tradizionali, inoltre, di solito i contributi a fondo perduto non comportano il pagamento di interessi o la restituzione del capitale. Tuttavia, è importante sottolineare che l’ottenimento di questi fondi è generalmente subordinato al rispetto di specifici requisiti e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal bando o dal programma di finanziamento.

Insomma, non sempre i contributi a fondo perduto sono così semplici e lineari come sembrano: ogni bando che disciplina la loro concessione merita di essere attentamente esaminato, al fine di comprendere se si abbiano i requisiti utili per la loro richiesta e per la loro effettiva fruizione.

Per esempio, può essere utile rammentare fin da queste righe che i contributi a fondo perduto possono assumere diverse forme, tra cui:

  • sovvenzioni dirette: erogazioni in denaro destinate a coprire parte delle spese di un progetto o di un’attività;
  • crediti d’imposta: riduzioni delle imposte dovute, con conseguente risparmio fiscale per l’impresa beneficiaria;
  • bonus una tantum erogati per sostenere specifiche categorie di beneficiari o attività;
  • voucher spendibili per l’acquisto di beni o servizi specifici.

Qualsiasi sia la forma assunta dai contributi a fondo perduto, la loro principale importanza risiede nella capacità di fornire un supporto finanziario senza gravare eccessivamente sui bilanci delle imprese beneficiarie, permettendo loro di investire in innovazione, sviluppo e crescita.

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Contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività

L’avvio di una nuova attività imprenditoriale rappresenta un momento cruciale e spesso complesso, in cui il sostegno finanziario può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Ebbene, i contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività sono pensati proprio per supportare gli imprenditori in questa fase delicata.

Per fortuna, esistono diversi programmi e bandi che offrono contributi a fondo perduto per le startup e le nuove imprese, che possono variare a seconda della regione, del settore di attività e delle caratteristiche specifiche del progetto imprenditoriale.

Alcuni esempi di contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività riguardano:

  • Bandi regionali per lo sviluppo dell’imprenditorialità: molte regioni italiane offrono finanziamenti a fondo perduto per sostenere la nascita di nuove imprese sul territorio. Per trovarli, è sufficiente consultare il sito internet dell’istituzione e, in particolar modo, quelli degli assessorati alle attività produttive;
  • Incentivi per l’innovazione: programmi nazionali ed europei che sostengono la creazione di startup innovative e ad alto contenuto tecnologico. Un esempio di contributi e agevolazioni destinati al supporto alla creazione di nuove imprese può essere trovato sul sito di Invitalia;
  • Contributi per l’imprenditoria femminile: bandi specifici destinati a sostenere l’avvio di attività gestite da donne imprenditrici possono essere trovati sia su scala nazionale (per esempio, la stessa Invitalia eroga contributi a fondo perduto con il Fondo Impresa Femminile) che regionale o locale;
  • Agevolazioni per le aree svantaggiate: finanziamenti a fondo perduto per stimolare la nascita di nuove imprese in zone economicamente depresse o in via di sviluppo. Citiamo, anche in questo caso, l’iniziativa dell’agenzia per lo sviluppo Invitalia denominata Resto al Sud;

Per accedere a questi contributi, generalmente è necessario presentare un business plan dettagliato, dimostrare la solidità e l’innovatività del progetto imprenditoriale e rispettare i requisiti specifici previsti dal bando. È importante sottolineare che i contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività sono spesso competitivi e richiedono una preparazione accurata della documentazione. Contattaci per saperne di più e scoprire come ottenere assistenza per la predisposizione di tutto il necessario!

Contributi a fondo perduto per i giovani imprenditori

L’imprenditorialità giovanile rappresenta un motore fondamentale per l’innovazione e la crescita economica. È per questo motivo che esistono numerosi programmi di contributi a fondo perduto specificatamente dedicati ai giovani imprenditori.

I programmi a fondo perduto per i giovani imprenditori, come intuibile, hanno come obiettivo quello di sostenere le idee innovative e fornire le risorse necessarie per trasformarle in realtà imprenditoriali di successo. Tra le principali iniziative in questo ambito, possiamo citare:

  • Nuove imprese a tasso zero: un programma gestito da Invitalia che offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per giovani imprenditori e donne che vogliono avviare una nuova attività;
  • Resto al Sud: un’iniziativa, già citata poche righe fa, che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, offrendo un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato;
  • Bandi regionali per l’imprenditoria giovanile: molte regioni italiane hanno attivato programmi specifici per sostenere le startup fondate da giovani under 35. Ti invitiamo a consultare la nostra guida sui bandi per startup per leggere l’elenco completo;
  • Programmi europei come “Erasmus per giovani imprenditori“: che, pur non offrendo direttamente contributi a fondo perduto, forniscono opportunità di formazione e networking essenziali per lo sviluppo di nuove imprese.

Per accedere a questi contributi, i giovani imprenditori devono generalmente soddisfare requisiti di età (solitamente under 35 o 40) e presentare progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili. La qualità del business plan e la capacità di dimostrare il potenziale di crescita dell’impresa sono fattori cruciali per l’ottenimento di questi finanziamenti.

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Contributi a fondo perduto per le partite IVA

Le partite IVA, ombrello sotto cui è possibile far ricadere liberi professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese individuali, rappresentano una componente significativa del tessuto economico italiano. Anche per sostenere questa categoria, sono stati istituiti diversi programmi di contributi a fondo perduto che hanno come obiettivo quello di:

  • supportare l’avvio di nuove attività professionali;
  • favorire l’innovazione e la digitalizzazione delle attività esistenti;
  • sostenere le partite IVA in periodi di crisi o difficoltà economica.

Tra le principali forme di contributi a fondo perduto per le partite IVA, troviamo:

  • bonus e incentivi fiscali come il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali o per attività di ricerca e sviluppo;
  • contributi per la digitalizzazione: voucher e finanziamenti per l’adozione di tecnologie digitali e l’implementazione di processi innovativi;
  • sostegni economici in situazioni di emergenza: come i contributi che furono erogati durante la pandemia di COVID-19 per sostenere le partite IVA colpite dalle restrizioni;
  • bandi regionali e locali: molte regioni e comuni offrono contributi a fondo perduto per sostenere specifiche categorie di professionisti o settori di attività.

Per accedere a questi contributi, le partite IVA devono generalmente dimostrare di essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi, oltre a soddisfare eventuali requisiti specifici previsti dai singoli bandi o programmi.

Dove trovare i contributi a fondo perduto?

Ora che abbiamo le idee un po’ più chiare su cosa siano i contributi a fondo perduto e quali siano le loro caratteristiche, possiamo fare un passo in avanti e domandarci dove trovarli. La ricerca di opportunità di finanziamento a fondo perduto può sembrare complessa, ma esistono diverse fonti e strumenti che possono aiutare le imprese e gli imprenditori a individuare i bandi più adatti alle loro esigenze.

Ecco alcune delle principali risorse che ti invitiamo di consultare:

  • Siti istituzionali come
    1. Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) che offre informazioni su bandi e incentivi nazionali
    2. Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa gestisce numerosi programmi di finanziamento
    3. Siti delle Regioni e dei Comuni, che spesso pubblicano bandi locali per il sostegno alle imprese;
  • Portali dedicati come eu, il sito ufficiale dell’Unione Europea, che fornisce informazioni sui fondi e i programmi di finanziamento europei;
  • Associazioni di categoria e Camere di Commercio, che offrono spesso servizi di informazione e consulenza sui finanziamenti disponibili per le imprese associate. Puoi trovare su Unioncamere l’elenco completo dei siti delle Camere di Commercio;
  • Banche e istituti di credito, perché molte di esse hanno strutture specializzate nel supporto alle imprese e possono fornire informazioni su opportunità di finanziamento, inclusi i contributi a fondo perduto;
  • Consulenti e professionisti specializzati come commercialisti, consulenti aziendali e società di consulenza, che possono offrire un supporto prezioso nell’individuazione e nell’accesso ai contributi a fondo perduto più adatti.

Come richiedere i contributi a fondo perduto

Il processo di richiesta di un contributo a fondo perduto può variare a seconda del tipo di bando e dell’ente erogatore. Tuttavia, è possibile delineare un processo generale che comprende le seguenti fasi:

  • Analisi dei requisiti: è fondamentale verificare attentamente che l’impresa o il progetto soddisfino tutti i requisiti previsti dal bando;
  • Preparazione della documentazione: include la redazione del business plan, la raccolta dei documenti amministrativi e finanziari richiesti, e la compilazione dei moduli di domanda;
  • Presentazione della domanda: solitamente avviene tramite piattaforme online dedicate, rispettando le scadenze e le modalità indicate nel bando;
  • Valutazione: l’ente erogatore esamina le domande pervenute, valutandone l’ammissibilità e il merito;
  • Comunicazione dell’esito: i richiedenti vengono informati dell’esito della valutazione, sia in caso di accettazione che di rifiuto della domanda;
  • Erogazione del contributo: in caso di esito positivo, il contributo viene erogato secondo le modalità previste dal bando (in un’unica soluzione o in più tranche);
  • Rendicontazione: molti bandi richiedono una rendicontazione dettagliata delle spese sostenute e delle attività realizzate con il contributo ricevuto.

È importante sottolineare che la precisione e la completezza nella preparazione della documentazione sono fondamentali per aumentare le possibilità di successo della richiesta. Ecco perché può essere molto utile farsi assistere da un esperto!

 

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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