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Meet The Founder: Lorenzo Ferrara, Open Seed

Si parla sempre di startup e sempre troppo poco di persone. Per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica: Meet The Founder in cui facciamo una serie di domande ad alcuni founder particolarmente brillanti sperando possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che si apprestano a seguire il duro e articolato cammino delle startup.

Si parla sempre di startup e sempre troppo poco di persone. Per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica: Meet The Founder in cui facciamo una serie di domande ad alcuni founder particolarmente brillanti sperando possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che si apprestano a seguire il duro e articolato cammino delle startup.

Lorenzo Ferrara, founder e Ceo di Open Seed.

 

Ciao Lorenzo, cosa facevi prima di essere un founder?

Beh, mi occupavo di video e comunicazione, di fatto ero già un founder ma forse non lo sapevo…

Quando ti è venuta l’idea di OpenSeed?

Prima è nata l’associazione BAN Firenze, un gruppo di business angel organizzato con lo scopo di investire in startup e innovazione, dando seguito ad altre partecipazioni a Club che avevo sperimentato su altre piazze, Milano e Vicenza. Poi, ho pensato che i tempi fossero maturi per creare OpenSeed.

Come hai capito che era il momento giusto per provarci?

Tutto mi faceva capire che la strada intrapresa era quella giusta. Serviva dare seguito all’interesse verso le startup e andava fatto attraverso un veicolo più strutturato per concretizzare.

E il team? Come è nato?

Il team è nato spontaneamente all’interno del gruppo di amici che ha dato vita all’associazione

Con quali e quanti fondi avete iniziato?

Abbiamo deciso di partire tutti con la stessa quota di circa 5K a testa con un primo gruppo di 10/12 soci.

Quali sono stati i primi passi della tua startup?

I primi investimenti in Premoneo e CleanBnB e relative partnership con LVenture e Seed Money.

Qual è stata quella cosa che hai sbagliato in pieno?

In pieno forse nulla, avremo sicuramente dovuto investire di più e avere un po’ meno cautela con il senno di poi…

Qual è stata quella cosa che ti ha fatto pensare: “Ci avevo visto giusto”

Beh, di certo la buona riuscita dei primi investimenti citati.

Il primo ceduto a Vedrai con exit della nostra partecipazione 4X e il secondo quotato in borsa.

Rifaresti tutto daccapo?

Assolutamente sì. Forse cambierei qualcosa, ma posso dirmi molto soddisfatto del percorso che siamo riusciti a intraprendere.

C’è qualcuno a cui ti senti di dire grazie?

In primis a tutti i soci founder del progetto Open Seed che hanno collaborato attivamente.

Francesco Maggio, Iacopo Innocenti, Tommaso Perfetto, Giovanna Nicita Focardi per citarne alcuni…

Com’è cambiata la tua vita rispetto a prima?

Prima mi occupavo solo di comunicazione in particolare della produzione di video commerciali.

Ora, beh… ora mi alzo la mattina e mi occupo di tutto. Ma va bene così.

Due consigli per giovani founder

  1. Non aver timore ne diffidenza a esporsi e raccontare il proprio progetto e la propria idea.
  2. Leggere qualche libro guida sul tema, manca spesso cultura nel fare startup e nei metodi.

Da chi un founder dovrebbe stare alla larga?

Da chi come premio ti regala uno sconto per venderti un servizio.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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