Rivalutazioni societarie: gli investitori di CrowdFundMe guadagnano più della media nazionale
Chi ha investito nelle società emittenti di CrowdFundMe S.p.A. (CFM), unica piattaforma di equity crowdfunding quotata su Borsa italiana, ha visto una crescita dei propri asset superiore alla media nazionale. Lo fotografano i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, guidato dal professore Giancarlo Giudici: l’Italian Equity Crowdfunding Index, che calcola la rivalutazione del valore di …
Chi ha investito nelle società emittenti di CrowdFundMe S.p.A. (CFM), unica piattaforma di equity crowdfunding quotata su Borsa italiana, ha visto una crescita dei propri asset superiore alla media nazionale. Lo fotografano i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, guidato dal professore Giancarlo Giudici: l’Italian Equity Crowdfunding Index, che calcola la rivalutazione del valore di startup e PMI che hanno chiuso campagne di successo, a maggio si è attestato a 110,66, mentre il dato relativo a CrowdFundMe è superiore di oltre 20 punti ed è pari a 131,74.
La piattaforma, inoltre, vede l’inizio del percorso di quotazione di una emittente, come deliberato dall’Assemblea dei Soci di CleanBnB in data 24/05/2019. La società, che gestisce gli affitti di breve durata (pulizie, consegna chiavi, annunci), ha ricevuto infatti il via libera per sbarcare su AIM Italia. I primi investitori, diventati soci attraverso CrowdFundMe, hanno acquistato quote di un’azienda con un valore di 500 mila euro. E con la quotazione vedranno crescere in modo significativo il valore delle proprie azioni (la forchetta di prezzo è ancora da stabilire).
CrowdFundMe è invece arrivata su AIM Italia a marzo 2019. Anche in questo caso il vantaggio dei primi investitori è netto: sono passati da quote pari a 2,5 euro ad azioni di 8,5 euro (valore odierno dei titoli di CFM), ovvero un aumento di più del triplo rispetto al valore iniziale in venti mesi.
«I risultati dimostrano quanto siano efficaci i criteri di selezione delle startup e delle PMI che proponiamo sul portale – afferma Benedetto Pirro, COO di CrowdFundMe – Abbiamo strutturato una metodologia interna che valuta anche gli aspetti qualitativi e non solo quelli quantitativi. L’elemento più importante è il potenziale del mercato di riferimento, poi guardiamo le competenze del team, la validazione del modello di business, e infine eventuali asset immateriali come brevetti o marchi».
La piattaforma punta infatti alla raccolta complessiva, ma senza trascurare la rivalutazione delle quote degli investitori, un settore in cui CrowdFundMe è già oggi leader (come dimostrato dall’Equity Crowdfunding Index).