In Cina tutti controllati
La Cina sta diventando un laboratorio di quello che da qui a qualche anno potrebbe essere la normalità da “Grande Fratello“. Grazie alla biometria associata all’Intelligenza Artificiale sono stati infatti schedati i volti di oltre un miliardo di persone ed è normale vedere agenti di polizia che indossano occhiali smart in grado di identificare con certezza …
La Cina sta diventando un laboratorio di quello che da qui a qualche anno potrebbe essere la normalità da “Grande Fratello“. Grazie alla biometria associata all’Intelligenza Artificiale sono stati infatti schedati i volti di oltre un miliardo di persone ed è normale vedere agenti di polizia che indossano occhiali smart in grado di identificare con certezza una persona ricercata o anche solo chi non abbia rispettato un semaforo. Nell’enorme territorio cinese sono ormai attive oltre 200 milioni di telecamere di sorveglianza (il quadruplo rispetto a quelle installate negli USA) e nelle stazioni ferroviarie e della metropolitana delle principali città si moltiplicano grandi schermi che mettono alla gogna le persone che stanno passando in quel momento e che hanno commesso qualche infrazione o non hanno pagato le tasse.
Nell’enorme territorio cinese sono ormai attive oltre 200 milioni di telecamere di sorveglianza
Secondo la polizia da quando sono stati installati questi schermi è diminuito drasticamente il numero delle persone che commettono infrazioni anche non gravi, come attraversare la strada con il semaforo rosso. Per un popolo attento alla propria reputazione come quello cinese non c’è pena maggiore di quella di perdere la faccia di fronte agli altri cittadini.
E in Occidente?
Probabilmente, in Occidente il senso del pudore è diverso rispetto a quello della popolazione cinese, ma il tema è un altro: quanto è legittimo osservare e schedare i movimenti dei cittadini? Anche se il fine dichiarato è quello della sicurezza, ognuno ha il diritto di muoversi a proprio piacimento senza che il suo volto venga catturato da qualche videocamera, o no? In ogni caso non illudiamoci, già adesso, quando visitiamo un monumento, siamo in un supermercato, in metropolitana o alla fermata dell’autobus un occhio digitale ci riprende. Se a questo uniamo le tecnologie di riconoscimento facciale e l’intelligenza artificiale, beh, il Grande Fratello è qui.