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Sailsquare, le vacanze in barca a vela

Ha le idee molto chiare Riccardo Boatti, imprenditore con un passato da account manager, esperto del mondo dei new media, IT e digital. Un curriculum da grande navigatore del Web, ma con la grande passione del mare, quello vero. È stata proprio questa passione a dettare una scelta che ha cambiato per sempre la sua vita …

Ha le idee molto chiare Riccardo Boatti, imprenditore con un passato da account manager, esperto del mondo dei new media, IT e digital. Un curriculum da grande navigatore del Web, ma con la grande passione del mare, quello vero. È stata proprio questa passione a dettare una scelta che ha cambiato per sempre la sua vita e quella di Simone Marini, cofondatore di Sailsquare: il sito delle vacanze in barca a vela.

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Riccardo Boatti, fondatore di Sailsquare.

 

Cosa è Sailsquare?

Sailsquare è un luogo in cui si incontrano persone che vogliono fare una vacanza in barca a vela e skipper appassionati che amano ospitare gente sempre nuova sulla propria barca.

 

Come è nata l’idea?

È nata come un semino nel cervello. Ogni volta che si portava gente nuova in barca c’era un piacere inaspettato nel salire a bordo e osservare le reazioni delle persone. Il collante di tutto questo era sempre lo skipper. Mano a mano questo semino è maturato in un progetto concreto. Ci siamo detti: perché non farne un lavoro?

 

Ma un lavoro ce l’avevi già…

Sì, è vero. Sia io che Simone avevamo degli ottimi lavori, con stipendio garantito. Ma quando credi in un progetto devi avere il coraggio di metterti in gioco sul serio.

 

Così avete deciso di prendere il largo

Nel vero senso della parola! Con un capitale di 70mila euro, frutto dei nostri risparmi, abbiamo iniziato l’avventura di Sailsquare.

Le barche negli ultimi 15 anni sono diventate un mezzo più semplice da condurre da parte dei non velisti. Sono cresciute tantissimo le strutture ricettive. C’è stato un aumento dell’accessibilità in generale. Dovuto anche all’abbassamento dei prezzi e a processi più industriali di costruzione. Questo ha aumento notevolmente anche il bacino di utenza. In fondo non abbiamo inventato niente di nuovo. Abbiamo sfruttato un modello presente nella sharing economy. Noi non affittiamo barche, proponiamo esperienze turistiche e di mare. Il nostro sito è un marketplace dove l’aspetto della community e della socialità la fanno da padrone. L’elemento che rende un’esperienza buona o non buona è il gruppo con cui la condividi.

 

Come funziona il vostro sito?

È piuttosto semplice. Lo skypper costruisce la propria offerta. Il viaggiatore, guarda le offerte e si iscrive a quella che gli interessa. Parliamo quasi sempre di persone senza figli che amano viaggiare, conoscere gente, fare esperienze nuove.

 

Perché il proprietario di una barca dovrebbe usare Sailsquare?

In effetti ci sono tre grossi motivi.
Uno, forse non il più importante, è riuscire a recuperare i costi di gestione della barca. Non ci si arricchisce, ma si tratta comunque di un buon contributo.
Due: la passione per il mare. E questo è fondamentale.
Tre: la socialità. La voglia di condividere una passione. Gli skipper sono in genere persone che adorano stare con gli altri.

 

Com’è stato l’inizio?

Duro! Spesso è più dura di quello che immagini. Servono costanza e perseveranza perché i motivi per mollare sono infiniti. Se però credi nel progetto devi saper resistere e andare avanti. In genere si molla troppo tardi o troppo presto. Rimanere lucidi e avere chiara la situazione del mercato è fondamentale.

Alla fine, siamo riusciti a farci conoscere sfruttando le nostre competenze, partecipando a fiere, attraverso l’editoria di settore, con campagne Facebook. Il primo anno avevamo 40 armatori iscritti.

 

Quanto è cresciuta Sailsquare?

Cominciamo col dire che l’azienda è ancora giovane. Comunque nel 2013 abbiamo avuto le prime prenotazioni e revenue. Nel 2014 abbiamo capito che il modello funzionava. Elemento scatenante è stato il found raising da 200mila euro e un gruppo di business angel che ha creduto nel progetto. Il 2015 è stato un anno frizzante. Oltre 30.000 iscritti alla piattaforma, più di 1.500 proposte di viaggio pubblicate e una community che ha percorso una distanza pari a due volte il giro del mondo. Adesso siamo in sette, ma entro febbraio saremo 13.

Da dove proviene il vostro guadagno?

Dalle fee che tratteniamo. Il 15 % dagli armatori e il 5% dai viaggiatori.

 

Progetti per il futuro?

Crescere! Adesso abbiamo 57 destinazioni diverse presenti sulla piattaforma. Le offerte si accendono e si spengono. Abbiamo coperto tutto il mediterraneo in maniera capillare. Gli armatori sono più di 400 e sono quasi tutti italiani. Ma stiamo lavorando per internazionalizzarci. A breve, il sito sarà anche in tedesco, francese e spagnolo. Il nostro progetto per la sua essenza stessa merita di essere internazionale.

Per saperne di più: Sailsquare.

 

 

 

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