Dematerializzazione quote SRL cosa devi sapere

La norma sulla dematerializzazione quote SRL è (finalmente) in dirittura di arrivo. L’art. 3 del disegno di legge, varato dall’attuale Consiglio dei ministri, introduce infatti interventi a sostegno della competitività dei capitali. Consentirà così alle quote di SRL di essere più facilmente oggetto delle facilitazioni fiscali previste dai PIR (Piani Individuali di Risparmio) alternativi e porterà nuova linfa al mercato dell’equity crowdfunding.

Aggiorneremo l’articolo non appena ci saranno ulteriori novità. Nel frattempo, qui trovate il comunicato stampa del Governo, che tratta anche del disegno di legge relativo alla competitività dei capitali.

Facciamo un passo indietro: tra le previsioni contenute nel Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, n. 34, c’era appunto il potenziamento dei PIR proposto da Assogestioni, per sostenere il sistema imprenditoriale italiano. Obiettivo di questo potenziamento era quello di incentivare gli investimenti in economia reale. Come? Aumentando la capacità di questi specifici strumenti di convogliare il risparmio privato verso il mondo delle imprese, in particolar modo le SRL non quotate.

Mancavano però delle direttive chiare per aprire la via all’afflusso di capitali nelle società non quotate: principalmente a causa del modello di concepimento delle SRL, che non prevede in sé l’apertura al mercato. La dematerializzazione delle quote era in un certo senso il tassello mancante.

Le caratteristiche dei PIR alternativi

I PIR alternativi introdotti dal Decreto Rilancio del 2020 sono uno strumento complementare ai PIR tradizionali. Vediamo allora quali sono le loro caratteristiche peculiari:

• Vincoli di investimento con più alta specificità. Per 2/3 dell’anno almeno il 70% deve essere investito, in via diretta o indiretta, in strumenti finanziari di imprese italiane non appartenenti agli indici FTSE MIB e FTSE Italia Mid Cap.
• Classe di strumenti più ampia. Si può investire sia in strumenti finanziari sia in prestiti erogati alle PMI o in loro crediti.
• Beneficio fiscale più elevato. La defiscalizzazione sulle plusvalenze è ampliata fino a EUR 300mila all’anno con un impegno massimo di 1,5 milioni rispetto ai 30mila all’anno per cinque anni dei PIR tradizionali.
• Maggiore capacità di investimento. Il vincolo di concentrazione per singolo emittente è al 20% e non al 10%.
• Categoria di intermediari ampliata. I nuovi PIR possono essere costituiti, oltre che tramite OICR aperti e contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione, anche tramite diversi fondi come quelli di private debt e fondi di credito.

In questo modo si convoglia una quota maggiore di risparmio privato verso le PMI, in via diretta ma anche indiretta,  coinvolgendo maggiormente gli investitori istituzionali di tipo previdenziale (fondi pensione e casse).

Situazione attuale: sottoscrizione o compravendita di quote SRL

Attualmente la sottoscrizione o la compravendita di quote di società SRL  prevede:

il deposito dell’atto di trasferimento presso il registro delle imprese, affidando la sottoscrizione autenticata a un notaio o a un commercialista, con costi elevati che non sono giustificabili nel caso di piccoli investimenti effettuati tramite equity crowdfunding;

oppure la cosiddetta “rubricazione delle quote” introdotta dall’articolo 100-ter del TUF. Grazie a questo regime le quote vengono intestate a una Società di Intermediazione, spesso una SIM, che compare nella visura della S.r.l. al posto dell’investitore. In questo modo la compravendita delle quote tra privati va semplicemente comunicata alla SIM e costa poche decine di euro. Ma gli investitori sono obbligati ad aprire un conto con l’intermediario e possono fare lo scambio solo con chi si è affidato allo stesso gestore (che in Italia per ora è solo uno, Directa SIM).

Per il trasferimento delle quote ad oggi non si può quindi usare il dossier titoli detenuto presso la propria banca.

Cosa c’entra la dematerializzazione quote SRL con il crowdfunding?

La dematerializzazione delle quote di SRL è un’ottima notizia per il mondo dell’equity crowdfunding, perché comporterà un impulso decisivo alle raccolte.

Spiana infatti la strada ai mercati secondari delle quote stesse, come “caldeggiato” dai considerando 13) e 14) del Regolamento UE 1503/2020. E permette poi l’interoperabilità tra intermediari finanziari. Abbattendo la difficoltà burocratiche e tecniche per la cessione delle quote, più investitori saranno stimolati a prendere in considerazione il mercato dell’equity crowdfunding.

Dematerializzazione quote SRL come funziona

Migliorare la circolazione delle quote di SRL superando il regime ordinario previsto dall’art. 2470 del c.c. e il regime alternativo (100-ter del Tuf) attraverso una volontaria dematerializzazione, “incasella” le quote alla stregua di valori mobiliari e facilita concretamente l’afflusso dei capitali alle PMI SRL.

Le quote potranno essere registrate su dossier di titoli in banca e trasferite, proprio come si fa con le azioni quotate, per mezzo di normali annotazioni tra intermediari finanziari, appoggiandosi al proprio intermediario di fiducia. Questo rende di fatto le quote delle SRL possibili oggetti dei servizi di investimento, senza equivoci. Il Governo sta lavorando per avvicinare a livello strutturale le SRL non quotate costituite in forma di società a responsabilità limitata al modello aperto delle società per azioni.