Italiani e Internet, se la rete crollasse per tre giorni…
Durante State of the Net, la conferenza internazionale sullo stato di Internet, è stato presentato il risultato di una ricerca condotta da Ixè che mostra cosa mancherebbe di più agli italiani se internet non fosse raggiungibile per tre giorni
State of the Net è la conferenza internazionale sullo stato di Internet che si è chiusa a Trieste il 14 giugno. Nel corso dell’evento, l’istituto di ricerca Ixè ha fornito dei dati interessanti sull’impatto della rete nella vita degli italiani tra ricerca e diffusione delle informazioni e una crescente sensibilità verso la privacy.
Italiani e internet, i servizi più usati
Gli italiani utilizzano internet soprattutto per trovare informazioni su motori di ricerca e testate giornalistiche, ma amano anche andare alla scoperta di nuovi contenuti o addirittura crearli. E mentre gli over 64 lo utilizzano soprattutto come fonte di informazioni, le funzioni più complesse come l’acquisto o la vendita dei prodotti sono appannaggio dei più giovani (fascia 18-44), mentre gli over 50 apprezzano particolarmente la possibilità di farsi conoscere sui social media, segno di un rapporto particolare tra gli italiani e la privacy: se il 56% teme di essere spiato o non sa che utilizzo può essere fatto dei suoi dati, un cittadino su tre non si pone il problema.
Cosa accadrebbe se internet crollasse?
L’utilizzo del web per la ricerca delle informazioni è anche la funzione di cui si sentirebbe maggiormente la mancanza se la rete non fosse accessibile per tre giorni.
Le email mancherebbero al 24,3% e si piazzano così al secondo posto tra i servizi di cui si sente immediata nostalgia, mentre gli utenti risultano più affezionati alla lettura di notizie (mancherebbe al 12,7%) rispetto alla comunicazione via Whatsapp o Skype e anche rispetto a Facebook, fermi al 4° e al 5° posto con, rispettivamente il 10,8% e il 7,1% delle preferenze.
Con percentuali inferiori mancano i servizi come home banking e prenotazioni (4,3%), musica e video in streaming (3,1%), blog, chat e forum (2,9%), mentre Twitter e Instagram mancherebbero solo al 2% e l’Ecommerce allo 0,2%.
Tuttavia, ben 1 italiano su 3 afferma di non avvertire alcuna mancanza se la rete venisse meno in questo lasso di tempo. È una fascia di popolazione costituita soprattutto da casalinghe, pensionati ma anche impiegati, e si concentra soprattutto nella fascia d’età 45-54 anni.
Gli italiani e la privacy
Durante l’evento è amerso anche quanto si sia acutizzato il problema della privacy nelal percezione dei nostro connazionali.
Ecco i dati più rilevanti:
- il 36% teme un utilizzo improprio dei dati personali.
- il 20% teme di essere spiato.
- Il 59% degli italiani è contraria alla raccolta dei dati personali.