Perché è importante saper leggere un bilancio

Leggere un bilancio è utile per molti scopi, ad esempio quando si cerca di capire come crescere e quando si va in cerca di fondi, ma non solo. Il bilancio, a differenza di quello che pensano in molti, non è una documentazione che interessa solamente il commercialista e l’area amministrativa e fiscale. Rappresenta una vera e propria fotografia dello stato di salute dell’impresa. Questo documento infatti racchiude tutte le informazioni chiave di un’azienda e informa sull’andamento degli affari. Andrebbe quindi aggiornato almeno una o due volte all’anno, per redigere quello in gergo si chiama “bilancino”.

Al contrario, esaminare il bilancio solo a fine anno, nel momento in cui si verifica di avere a disposizione le informazioni necessarie per una corretta compilazione di tutti i campi, può portare a grossi problemi e persino a una chiusura in perdita che toccherà ripianare.

Il bilancio racchiude tutte le informazioni chiave di un’azienda e informa sull’andamento degli affari

Un documento obbligatorio

Il bilancio aziendale è un documento obbligatorio istituito dall’art. 2423 del Codice Civile e composto da uno schema che va seguito e compilato passo dopo passo. Chiunque scelga di avviare un’attività aziendale dovrebbe saper leggere un bilancio, ma si tratta di un’abilità per niente scontata. Molti imprenditori e startupper arrivano da settori lontani da economia, finanza e contabilità. Di conseguenza non sanno come leggere un bilancio. Niente di male, si può sempre imparare. Se stai partendo dalle basi ti invitiamo prima a leggere questa guida.

Le parti che compongono un bilancio aziendale

Questo articolo si propone di analizzare a cosa serve il bilancio fornendo tutte le informazioni per capire come leggere un bilancio comprendendone tutte le sue parti, quindi rivediamo brevemente quali sono le informazioni che contiene. Nel bilancio troviamo le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche della singola impresa. Si divide in tre parti.

1.Stato patrimoniale. Questo documento mette in evidenza il patrimonio dell’azienda dopo la chiusura dell’esercizio. Lo schema dello stato patromoniale è composto da due sezioni. A sinistra le voci attive e a destra quelle passive. Sotto le prime si scrivono tutte le attività che portano guadagno e  gli investimenti. Le seconde invece racchiudono le richieste di finanziamento e qualsiasi forma di passività (come vedremo in seguito).

2. Conto economico. Il conto economico riporta la differenza tra ricavi e costi ed evidenzia il risultato economico raggiunto dalla società nell’esercizio esaminato. Quando il conto economico è positivo si parla di utili, che vanno a incrementare il capitale netto. Quando invece il conto economico è negativo si parla di perdite che vanno ripianate e/o intaccano il capitale aziendale. 

3. Nota integrativa. L’ultima voce del bilancio aziendale è la nota integrativa, che analizza ciò che viene riportato schematicamente o graficamente all’interno di Stato patrimoniale e Conto economico. Serve a dare informazioni aggiuntive con lo scopo di descrivere e spiegare i dati inseriti nei documenti contabili. Se l’amministrazione o il consiglio hanno bisogno di spiegare le decisioni che hanno condotto a determinate scelte, questo è il documento in cui possono farlo. Inoltre nella nota vanno inserite quelle informazioni che non hanno natura contabile ma sono utili a comprendere come sta andando la società. Sempre nelle nota si scrive, ad esempio, in che modo viene ripianata una eventuale perdita.

Le informazioni del bilancio che servono alla crescita

Saper leggere un bilancio aziendale aiuta a rendere la propria azienda più competitiva, perché dà la possibilità di individuare debolezze e punti di forza e permette di capire cosa migliorare per battere i concorrenti. In quale modo?

Prima di tutto grazie al bilancio aziendale possiamo misurare in modo obiettivo i risultati dell’azienda. E non stiamo parlando solamente di fatturato e utile, ovvero dei dati “più ovvi”. Fermarsi a queste informazioni, che restituiscono una fotografia grossolana dell’impresa, significa trascurare moltissime altre informazioni preziose. Capita spesso infatti che un’azienda che potrebbe crescere ed essere in salute si trovi invece in difficoltà. Magari perché sceglie il momento sbagliato per fare investimenti, oppure si trova ad affrontare costi operativi non preventivati, o ancora deve pagare una o più sanzioni. Di fatto spende più di quello che dovrebbe.

Ricordiamoci che sono in tanti a guardare al nostro bilancio per capire come sta andando l’attività. Utile significativo e fatturato più alto di quello dell’anno precedente non sono gli unici dati che vengono messi sotto i riflettori.

Il bilancio aziendale è il primo documento che gli stakeholder (istituti di credito, fornitori, distributori eccetera) usano per valutare il nostro operato, e lo leggono nel dettaglio! Quando i costi aumentano in modo significativo rispetto alle entrate, per tornare all’esempio di prima, gli istituti di credito potrebbero decidere di ridurre il fido che ci hanno concesso.

Cosa guardare con attenzione per leggere il bilancio tra le righe

Ovviamente non stiamo dicendo di non valutare utile e fatturato, ma di imparare a capire come vengono fuori questi numeri. Talvolta le cifre finali del bilancio, utile compreso, sono influenzate fortemente da fattori che non sono positivi di per sé. Ad esempio quando ci sono molte rimanenze di magazzino, che ovviamente hanno un valore ma raccontano anche che ci siamo “sovraesposti” acquistando molti materiali che poi non abbiamo saputo o potuto usare nella produzione. Anche l’abitudine di molte PMI di acquistare beni a dicembre per “abbassare l’utile” e pagare meno tasse è spesso controproducente.

Se una società è sottocapitalizzata, ovvero dipende pesantemente dagli istituti di credito per far fronte ai propri bisogni, magari sta crescendo ma la sua è comunque una situazione precaria. Significa che l’impresa è esposta a causa dei debiti con le banche. Molte società si rivolgono agli istituti di credito per crescere o anche per portare avanti senza troppa fatica le attività ordinarie. Ma se l’aiuto della banca è l’unico modo per tirare avanti qualcosa non va. Una situazione che può peggiorare quando le fatture vengono incassate con tempi lunghi.

Tutte le aziende, in particolare le PMI e le startup, dovrebbero avere sempre sotto controllo i vari indicatori del bilancio per intervenire per tempo e sanare, quando possibile, potenziali situazioni di criticità. Ad esempio è molto importante sapere che l’incremento totale dei ricavi non sempre corrisponde ad un aumento delle vendite e comprendere quali significati hanno voci come gli ammortamenti.

Leggere un bilancio… Di altri!

Conoscere nel dettaglio il nostro bilancio aziendale ci dà gli strumenti per capire anche quello di qualunque altra impresa. Quindi possiamo confrontare l’andamento della nostra società con quello delle concorrenti e comprendere come si stanno muovendo loro su alcuni fronti. Questo non solo potrebbe aiutarci a prendere decisioni più intelligenti ma più in generale ci aiuta a fare benchmarking, identificando di volta in volta le pratiche gestionali migliori partendo da un’analisi approfondita dei nostri risultati economici e di quelli dei diretti concorrenti.

Leggere i bilanci delle società concorrenti aiuta a fare benchmarking.

Se qualcun altro guadagna più di noi e sta avendo più successo è anche leggendo il suo bilancio che possiamo capire come lo fa e migliorarci

Quanto è lungo un bilancio?

La lunghezza del bilancio dipende dalle dimensioni e dal volume d’affari della società, può trattarsi di poche pagine o di un fascicolo corposo. Attenzione: se l’azienda è quotata in borsa i bilanci devono essere pubblicati per legge, per motivi di trasparenza infatti tutti i soci e gli stakeholders devono poterlo consultare. Oggi in ogni caso la maggioranza delle imprese pubblica da qualche parte il suo bilancio. Con l’istituzione del registro delle imprese e la progressiva informatizzazione della Pubblica Amministrazione, depositare i bilanci in camera di commercio è diventato obbligatorio per tutti.

L’importanza della nota integrativa

Molti fornitori chiedono di leggere la Nota integrativa per meglio capire la situazione di un’azienda e scegliere se lavorare o meno con essa. Lo stesso vale per gli investitori. Leggere un bilancio aziendale correttamente vuol dire anche saperlo spiegare ai partner commerciali con i quali si vorrebbe fare affari. E magari evitare di perdere una relazione proficua a causa di un bilancio con qualche pecca.

La nota integrativa, che sintetizza il bilancio, in parte serve proprio a raccontarlo. Soprattutto in caso di perdita la nota, se ben redatta, può servire a continuare rapporti di collaborazione e fornitura che altrimenti si interromperebbero. Ci sono aziende che allo scadere dei contratti scelgono se rinnovarli o meno sulla base dei bilanci. E questo vale per moltissimi fornitori, comprese le società che offrono software, macchine in leasing o noleggio a lungo termine, carte carburante e così via.

Leggere il bilancio aziendale permette di spiegarlo ai partner commerciali con i quali si vorrebbe fare affari

Per approfondire il tema leggere un bilancio leggi di più su:

Indici di solidità nel bilancio

Bilancio d’esercizio riclassificato

Bilancio con indici di liquidità