Osservatorio Crowdinvesting 2023 del Politecnico
Un mercato che ormai segna un cambio di passo epocale, è quello raccontato dall'Osservatorio Crowdinvesting 2023. Anno zero del crowdfunding perché il nuovo regolamento allarga la platea e sposta gli equilibri in maniera importante.
La presentazione al Politecnico di Milano dell’Osservatorio Crowdinvesting 2023 ha fornito dati molto interessanti. Protagonista, il nuovo Regolamento europeo sul crowdfunding ECSP, ormai alle porte.
Le norme applicative (RTS e ITS) sono state emanate, il Parlamento ha approvato il Decreto Legge che implementa il Regolamento in Italia, attribuendo poteri di vigilanza a Consob e Banca d’Italia, le piattaforme stanno lavorando per ottenere le necessarie autorizzazioni entro la data fatidica del 10 novembre.
All’orizzonte c’è la possibilità di operare in un mercato unico, con importanti novità che riguardano sia la raccolta di capitale di rischio (non più limitata alle PMI) sia i prestiti (con nuovi adempimenti su trasparenza, marketing delle offerte e informativa per gli investitori).
Ad oggi, sono 48 le piattaforme operative in Italia. Di queste, solo 25 operatori hanno presentato istanza di aggiornamento per poter operare nel mercato europeo. Importante notare che dal 10 novembre i portali privi di autorizzazione non potranno continuare ad operare.
Un mercato che ormai segna un cambio di passo epocale. “Nonostante l’esperienza italiana, si può parlare di anno zero del crowdfunding. Perché il nuovo regolamento allarga la platea e sposta gli equilibri in maniera importante” ha raccontato Emma Iannaccone di Consob.
Il Report dell’Osservatorio Crowdinvesting 2023
Il nuovo Report italiano sul crowdinvesting segna un punto di svolta nel panorama dell’industria nazionale dell’equity e lending crowdfunding.
“Gli ultimi 12 mesi hanno visto per la prima volta una contrazione del mercato rispetto all’anno precedente, seppure molto lieve, con € 343,99 milioni raccolti (-1%). Il risultato porta a un valore cumulato storico di € 1,24 miliardi (escludendo le piattaforme che raccolgono esclusivamente o prevalentemente non da Internet).
Delle 1.268 campagne censite, 989 avevano chiuso la raccolta con successo entro la data del 30 giugno 2023. Il capitale complessivo raccolto in queste campagne è pari a € 571,68 milioni.
Nel dettaglio, la raccolta annuale per l’equity crowdfunding è stata pari a € 86,64 milioni per i progetti non immobiliari (con un calo significativo nel primo semestre 2023) più € 56,42 milioni per quelli immobiliari (che invece crescono). I minibond collocati sui portali ammontano a € 20,82 milioni, in netta diminuzione. I portali di lending contribuiscono nell’ultimo anno con € 24,76 milioni prestati a persone fisiche e € 39,36 milioni a imprese tramite portali generalisti (in aumento rispetto allo scorso anno), più € 115,79 milioni da portali specializzati nell’immobiliare (in buon aumento negli ultimi 12 mesi)”.
Il valore di campagne
Mamacrowd continua a dominare la classifica con € 130,65 milioni raccolti nelle sue campagne (€ 45,87 milioni nell’ultimo anno) seguita da Walliance (€ 105,04 milioni di cui € 36,61 milioni raccolti negli ultimi 12 mesi). CrowdFundMe scende al terzo posto con € 90,25 milioni e investimenti negli ultimi 12 mesi per € 18,08 milioni.
Limitatamente alle campagne concluse, si può analizzare la percentuale di raggiungimento del target iniziale, ovvero il rapporto fra il totale delle adesioni ricevute dagli investitori su Internet pubblicato dal portale e il target iniziale di raccolta Non vi è piena corrispondenza fra questa statistica e il fatto che la campagna si sia chiusa con successo o no. Talune campagne possono chiudersi con successo anche con un valore di raggiungimento del target molto basso, semplicemente perché la frazione di aumento di capitale inscindibile è molto bassa o nulla.
Mamacrowd continua a dominare la classifica con € 130,65 milioni raccolti nelle sue campagne (€ 45,87 milioni nell’ultimo anno) seguita da Walliance (€ 105,04 milioni di cui € 36,61 milioni raccolti negli ultimi 12 mesi)
L’importo medio dell’investimento in crowdfunding
Un parametro interessante raccolto dall’Osservatorio Crowdinvesting 2023 è l’importo minimo di investimento deciso per le diverse campagne. La ricerca evidenzia strategie abbastanza diversificate: nell’1% del totale la soglia minima per le persone fisiche era molto bassa e inferiore a € 100, ma solo un caso è stato registrato negli ultimi 12 mesi. Il gruppo più numeroso (il 42%) comprende le campagne con importo minimo compreso fra € 500 e € 1.000, che negli ultimi 12 mesi hanno acquisito maggiore peso. Abbiamo poi il 41% delle campagne in cui la soglia minima era compresa fra € 100 e € 499,99 (con una forte concentrazione sul chip minimo esattamente uguale a € 250); la percentuale però si sta riducendo con decisione.
Torneremo presto con altri aggiornamenti su questo tema raccontando i numeri della ricerca appena rilasciata.