Mettersi in proprio a basso costo: il pet-sitter
Cresce la richiesta di pet-sitter e può essere un buon sistema per arrotondare le entrate mentre lavoriamo a un progetto più grande
I requisiti personali
Non sono necessari titoli di studio, ma è indispensabile avere pazienza e passione, meglio ancora se ci piacciono tutti gli animali che possiamo incontrare in un appartamento, dal gatto persiano all’iguana. Non sempre i nostri piccoli o grandi clienti a due, quattro o più zampe saranno collaborativi: potremmo trovarci a dover portare fuori un cane che non sa stare al guinzaglio o dover “lottare” con un gatto poco collaborativo, che non ha nessuna intenzione di mangiare mentre il suo padrone è in ferie. È fondamentale avere dimestichezza con le necessità e i comportamenti abituali di ciascuna specie: dobbiamo essere in grado di capire se l’animale di cui ci stiamo occupando ha un problema per intervenire con tempestività. La figura del pet-sitter è in evoluzione: nel 2008 è nata l’Associazione Nazionale per la formazione e la tutela del Pet-sitter, che offre sostegno a chi vuole lanciarsi in questa professione e corsi professionalizzanti. Se scopriamo che questo lavoro ci piace e c’è possibilità di crescita, investiamo in uno o più corsi, scelti in base alla nostra clientela. Associazioni animaliste, allevamenti canini e grandi centri veterinari offrono spesso la possibilità di partecipare a corsi e seminari tematici. Specializzandoci potremo aiutare i nostri “committenti” a risolvere alcuni fastidiosi problemi con il loro pet: dal cane che non sa stare al passo al gatto che per dispetto (e bisogno di attenzione) fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera.
Il budget iniziale
Il budget iniziale è minimo perché possiamo decidere di frequentare i corsi professionalizzanti solo quando saremo sicuri della nostra scelta. L’unico strumento davvero indispensabile al pet-sitter è un’automobile, per raggiungere facilmente i clienti e avere la possibilità di correre dal veterinario in caso di emergenza. I corsi hanno un costo molto variabile, dagli 80-100 euro per gli incontri tematici di poche ore con veterinari comportamentisti esperti ad alcune migliaia di euro (3/4.000) per un corso di addestratore cinofilo riconosciuto dall’ENCI (Ente nazionale della Cinofilia Italiana).