Marketing e startup, un matrimonio difficile
Il 42% delle startup fallisce a causa della lettura errata della domanda del mercato, il 14% in conseguenza del fatto che non utilizza per nulla il marketing: il difficile rapporto tra la pianificazione strategica e le startup sta tutto in questi numeri.
Il 42% delle startup fallisce a causa della lettura errata della domanda del mercato, il 14% in conseguenza del fatto che non utilizza per nulla il marketing: il difficile rapporto tra la pianificazione strategica e le startup sta tutto in questi numeri.
La nuova ricerca di B-PlanNow, acceleratore di startup per progetti in fase di avvio con un approccio unico e coerente, mostra come il 65% dei founder creda che sia importante avere un prodotto o un servizio spendibile prima di una strategia di marketing.
Circostanza confermata anche dalla presenza web: il 54% delle startup ha un sito palesemente insufficiente a posizionarle adeguatamente, con errori tecnici e semantici e mancanza di contenuti aggiornati.
Partire dall’analisi e non dall’idea, perché questo consente di prestare attenzione agli utenti in modo da capire di cosa realmente abbiano bisogno
Anche sul fronte social la situazione non è incoraggiante: il 38% delle startup non usa praticamente le reti sociali, chi le utilizza si affida a Facebook nell’85% dei casi e a Linkedin al 74%.
Marketing e startup: partire dal bisogno
“Il primo passo per avviare una startup di successo non è dunque farsi venire una buona idea – afferma Nicola Zanetti, CEO e founder di B-PlanNow – ma individuare un grande problema, meglio se ti riguarda direttamente. Per questo motivo è bene partire dall’analisi e non dall’idea, perché questo consente di prestare attenzione agli utenti in modo da capire di cosa realmente abbiano bisogno”.
Marketing e startup: la ricerca di B-PlanNow
La ricerca di B-PlanNow mostra poi come solo il 23% delle startup abbia messo in campo attività pubblicitarie e promozionali nel corso del primo anno di vita: tra le ragioni, non è la mancanza di budget (16%) a farle restare al palo quanto la credenza (73%) che non siano utili e propedeutiche alla commercializzazione del proprio prodotto o servizio.
Il 31% del campione che ha, invece, svolto attività di marketing ha usufruito di agenzie di comunicazione o comunque di professionisti del settore in grado di sviluppare azioni coerenti.
L’83% delle startup non ha un responsabile marketing interno, nel 37% dei casi è presente un founder che assume ad interim questo tipo di ruolo, gestendo solo in parte tutta la complessità richiesta.
Tra gli strumenti in auge, i webinar sono sempre più utilizzati, soprattutto dal periodo Covid in poi (il 45% delle startup li ha sperimentati), buone numeriche anche per l’influencer marketing (20%).
“I dati mostrati dalla nostra ricerca – conclude Nicola Zanetti – mostrano un sostanziale ritardo in termini di mindset per le startup dell’ecosistema italiano. In B-PlanNow ci occupiamo di accompagnare gli imprenditori in un percorso di crescita che non può prescindere da aspetti strategici e di analisi”.