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L’identità digitale tra rischi e opportunità

Un recente servizio su Report ha posto dubbi importanti sulla sicurezza del nostro sistema di identità digitale basato su Spid. Il tutto è partito da una truffa di 300.000 € sul Bonus cultura scoperta dalla procura di Trieste a danno di quasi un migliaio di vittime.

Un recente servizio su Report ha posto dubbi importanti sulla sicurezza del nostro sistema di identità digitale basato su Spid. Il tutto è partito da una truffa di 300.000 € sul Bonus cultura scoperta dalla procura di Trieste a danno di quasi un migliaio di vittime.

Nella società contemporanea, l’identità digitale svolge un ruolo sempre più centrale nella nostra vita quotidiana. In particolare, in Italia, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) è diventato uno strumento fondamentale per l’accesso a una vasta gamma di servizi online, dalla pubblica amministrazione alle piattaforme private.

Tuttavia, la rapidità con cui le tecnologie avanzano e i malintenzionati si adattano alle nuove sfide rende sempre più complesso garantire un sistema di identificazione completamente sicuro.

Uno dei principali rischi associati all’utilizzo dell’identità digitale è l’aggressione da parte di cybercriminali che mirano a ottenere informazioni personali sensibili. L’ingegneria sociale, ad esempio, è una tecnica utilizzata per manipolare le persone al fine di ottenere informazioni confidenziali. Gli aggressori possono indurre gli utenti a condividere volontariamente i propri dati di identificazione, aggirando così le misure di sicurezza previste per il rilascio dello Spid.

Ne abbiamo parlato con Salvatore Mafodda, esperto antifrode (CFE) e fondatore di INEO. Società che offre strumenti avanzati per digitalizzare l’identificazione, la gestione e la firma della clientela.

Salvatore Mafodda - Founder Ineo
Salvatore Mafodda, esperto antifrode (CFE) e fondatore di INEO.

Dr. Mafodda, è un problema di tecnologia o piuttosto un problema umano?

Il problema non è legato alla sicurezza tecnica nel funzionamento dei sistemi, ma all’aspetto umano e al modo in cui condividiamo la nostra identità.  È indispensabile garantire e mantenere elevati standard nel riconoscimento delle persone che è il processo di creazione alla base di una qualunque identità digitale. Il presidio di queste minacce potrà poi avvenire in diverse fasi del processo anche nel momento finale dell’onboarding per l’attivazione di un servizio, bisogna solo prevederlo.

Qual è il suo parere riguardo a Spid?

Lo Spid in Italia ha contribuito notevolmente a semplificare l’accesso ai servizi online dimostrando l’utilità e la praticità di sistemi di onboarding che utilizzano una identità digitale ma questo richiede un costante sforzo per migliorare le misure di sicurezza soprattutto in fase di riconoscimento e rilascio della identità e proteggere le informazioni personali degli utenti. Un approccio equilibrato, che promuova l’innovazione digitale senza trascurare la sicurezza e la privacy, è essenziale per garantire un’esperienza online sicura e affidabile per tutti. 

INEO è una Fintech company con sede a Roma che offre soluzioni avanzate per l’onboarding e l’identificazione digitale della clientela in modo sicuro e veloce. INEO sfrutta una tecnologia brevettata con AI per verifiche antifrode e antiriciclaggio realtime e onboarding digitale, flessibile e omnicanale, unica nel panorama italiano.  A breve la società partirà con una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd.

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