Legge Bilancio 2018, tutte le misure per le imprese
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge Bilancio 2018, apportando una serie di interventi in favore di imprese, giovani e lavoratori. Ma quali sono le principali novità che potrebbero interessare le aziende? Contributi per assumere Il primo pacchetto di misure agevolative è rappresentato dalle agevolazioni all’assunzioni. Dal 1 novembre 2017 si …
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge Bilancio 2018, apportando una serie di interventi in favore di imprese, giovani e lavoratori. Ma quali sono le principali novità che potrebbero interessare le aziende?
Contributi per assumere
Il primo pacchetto di misure agevolative è rappresentato dalle agevolazioni all’assunzioni. Dal 1 novembre 2017 si potrà pertanto assumere un giovane under 35 usufruendo di una decontribuzione al 50% per tre anni, con lo sgravio che è portato al 100% per i giovani assunti nel Meridione.
Dal 1 novembre 2017 si potrà pertanto assumere un giovane under 35 usufruendo di una decontribuzione al 50% per tre anni, con lo sgravio che è portato al 100% per i giovani assunti nel Meridione.
Sempre nel Mezzogiorno è inoltre previsto un incremento della dotazione del Fondo Sviluppo e Coesione, il rafforzamento della dotazione finanziaria del Credito di imposta investimenti al Sud, e l’istituzione di un Fondo di investimenti che è destinato alla crescita dimensionale delle Pmi.
Super ammortamenti e iper ammortamenti
Gradita conferma nella Legge di Bilancio 2018 è quella legata ai super ammortamenti e agli iper ammortamenti, ribaditi anche per il prossimo anno.
Ad ogni modo, i super ammortamenti trovano conferma in una misura un po’ inferiore rispetto alla precedente, scendendo al 130%, ma a fronte dell’estensione ai parchi veicoli. L’iper ammortamento è invece fissato al 250%.
Tra le novità del 2018 arriva invece il credito di imposta al 50% per la formazione 4.0
Tra le novità del 2018 arriva invece il credito di imposta al 50% per la formazione 4.0, mentre la fatturazione elettronica dovrebbe diventare obbligatoria per le imprese solamente a partire dal 2019.
Gli altri provvedimenti
Per quanto concerne gli altri provvedimenti, buona parte della manovra è assorbita dalle clausole di salvaguardia. Vengono pertanto evitati – tra gli altri – i temuti aumenti dell’imposta sul valore aggiunto.
Arriva inoltre il tanto atteso rinnovo dei contratti degli statali, con un aumento medio lordo in busta paga pari a 85 euro per i dipendenti pubblici che dovrebbe costare alle casse circa 1,7 miliardi di euro. E’ invece di 300 milioni di euro il costo del nuovo reddito di inclusione per il 2018, mentre nuovi fondi sono stati stanziati per i “vecchi” Ecobonus e Sismabonus, e per il nuovo bonus giardini, con detrazioni del 36% per la cura del verde privato in terrazzi e giardini, anche condominiali.
Il nuovo bonus giardini permette detrazioni del 36% per la cura del verde privato in terrazzi e giardini, anche condominiali.
Di rilievo la spinta agli investimenti delle amministrazioni centrali e locali: 300 milioni di euro in più nel 2018, 1,3 miliardi di euro nel 2019, 1,9 miliardi di euro nel 2020. Introdotto un pacchetto Sport con previsione di una norma per poter tesserare giovani immigrati senza permesso, ma con almeno 4 mesi di scuola. Previsto anche uno Sport bonus per chi investe nella ristrutturazione degli impianti, e rinnovato il bonus cultura da 500 euro per i 18enni, con complessivo costo di 290 milioni di euro.
Rinnovato il bonus cultura da 500 euro per i 18enni.
Tra le ulteriori misure, infine, viene rinnovata la cedolare secca sugli affitti, prorogata al 10% anche oltre il 31 dicembre 2017. Prevista poi la partenza della gara d’asta per l’aggiudicazione delle frequenze 5G, con base da 2,5 miliardi di euro, e attribuzione di un pacchetto di frequenze che spazia da quelle che saranno già disponibili nel 2018 (3,6-3,8 Ghz e 26,5-27,5 Ghz) a quelle che saranno pronte solo nel 2022 (banda 700).