La sharing economy è la migliore risposta alla crisi economica dei nostri anni
Mettere in comune un bene o un servizio è il modo migliore non solo per risparmiare ma anche per fare del bene all’ambiente. Si evita infatti uno spreco di risorse, e nel caso del car sharing con automobili elettriche in condivisione, si combatte anche l’inquinamento. Invece di andare in ufficio da soli si può usare …
Mettere in comune un bene o un servizio è il modo migliore non solo per risparmiare ma anche per fare del bene all’ambiente. Si evita infatti uno spreco di risorse, e nel caso del car sharing con automobili elettriche in condivisione, si combatte anche l’inquinamento. Invece di andare in ufficio da soli si può usare un servizio che permette di condividere uno o più posti in auto e recuperare denaro. Nelle grandi città è normale vedere servizi di auto e moto in condivisione, per non parlare delle biciclette e ultimamente anche dei monopattini. Chi deve entrare in città e non vuole pagare centinaia di euro per il parcheggio può iscriversi a una piattaforma che consente di utilizzare il garage dei residenti che si spostano con la macchina per lavorare. Ma il concetto della condivisione di uno spazio o di un servizio sembra non avere confini, a Bologna per esempio c’è la badante condominiale condivisa. In pratica le persone anziane residenti nello stesso condominio si mettono d’accordo per pagare una sola persona che poi dedicherà parte del suo tempo a ciascuno.
Le persone anziane residenti nello stesso condominio si mettono d’accordo per pagare una sola persona che poi dedicherà parte del suo tempo a ciascuno.
Per non parlare del coworking che permette a molti professionisti di ammortizzare il prezzo dell’affitto condividendo una scrivania con un’altra persona oppure di un servizio di condivisione della connessione Wi-Fi o anche della condivisione di un abbonamento a contenuti video o audio che permette per esempio di pagare Netflix solo 3,50 euro al mese oppure Spotify 2,50 al mese.
Condividere non è più solo una moda e se in Europa nel 2016 la sharing economy ha generato un giro di affari di 28 miliardi di euro, secondo Price Waterhouse Coopers nel 2025 potrebbe superare i 570 miliardi di euro, un aumento di 20 volte.