La macchina della verità controllerà gli ingressi alle frontiere di tre nazioni europee
Il progetto iBorderCtrl che prevede l'utilizzo di una macchina della verità al cui esame dovranno sottoporsi tutte le persone che non abbiano un passaporto dell'Unione Europea.
Per cercare di tamponare il continuo ingresso di immigrati irregolari, tre nazioni dell’Unione Europea, Ungheria, Lettonia e Grecia, stanno per sperimentare il progetto iBorderCtrl che prevede l’utilizzo di una macchina della verità al cui esame dovranno sottoporsi tutte le persone che non abbiano un passaporto dell’Unione Europea. In pratica tutti gli extracomunitari in arrivo in una di queste nazioni, dopo avere consegnato i documenti per il controllo, dovranno rispondere a una serie di domande sul loro soggiorno mentre una webcam collegata a un sistema di Intelligenza Artificiale controllerà le espressioni facciali durante le risposte.
Dopo avere consegnato i documenti per il controllo dovranno rispondere a una serie di domande sul loro soggiorno mentre una webcam collegata a un sistema di Intelligenza Artificiale controllerà le espressioni facciali durante le risposte
Se l’algoritmo (che secondo gli sviluppatori permette di ottenere l’85% di risultati positivi) darà il via libera la persona potrà entrare altrimenti verrà controllata in maniera più approfondita da un agente dell’immigrazione in carne e ossa. Tra le domande previste ci sono: “Cosa c’è nella valigia?” e “Se adesso le faccio aprire la valigia lei mi conferma che troverò quello che ha dichiarato?” Per mettere il più possibile a suo agio il soggetto l’avatar si adegua al suo sesso e alla sua etnia e naturalmente alla lingua parlata. I dubbi su di una sperimentazione di questo genere sono gli stessi che vengono rivolti all’utilizzo della macchina della verità quando viene usata dalla polizia. In realtà è abbastanza strano che una sperimentazione di questo tipo venga effettuata proprio in Europa, dove le macchine della verità vengono usati molto meno di frequente rispetto agli USA, ma evidentemente nel nostro continente il problema dell’immigrazione clandestina è considerato in questo momento più importante. Se tra sei mesi i risultati saranno positivi è possibile che il sistema venga esteso anche ad altre nazioni.