La fine degli allevamenti di animali a scopo di alimentazione è vicina

La sensibilità verso le condizioni degli animali di allevamento è sempre maggiore in tutto il mondo e sta condizionando i profitti di molte multinazionali al punto che ormai da qualche anno si stanno sperimentando modalità differenti per realizzare carne in laboratorio oppure direttamente dai vegetali. Non si tratta di un percorso semplice visto che una buona fetta di economia si basa sull’allevamento intensivo degli animali ma sembra proprio che la strada sia ormai segnata e secondo molti esperti del settore entro la metà del secolo considereremo la macellazione degli animali come il retaggio di un passato violento. Jaicy Reese, direttrice delle ricerche presso il Sentience Institute e autrice del libro The End of Animal Farming preferisce nel suo libro non definire la fine degli allevamenti come questione etica quanto tecnologica. Già oggi è possibile riprodurre in laboratorio qualsiasi tipo di alimento proveniente dalla macellazione degli animali partendo da colture delle cellule degli animali stessi. L’idea è quella di fare riprodurre solo le cellule che ci servono, in pratica sarà come fare crescere direttamente delle bistecche.

Già oggi è possibile riprodurre in laboratorio qualsiasi tipo di alimento proveniente dalla macellazione degli animali partendo da colture delle cellule degli animali stessi. L’idea è quella di fare riprodurre solo le cellule che ci servono, in pratica sarà come fare crescere direttamente delle bistecche.

In attesa che la tecnologia sia pronta, esperimenti effettuati su diversi gruppi di volontari hanno dimostrato come sia già oggi difficile distinguere il gusto di un hamburger di vitello da uno vegetale. Il vero problema da affrontare sarà però quello economico visto che milioni di persone in tutto il mondo lavorano nel settore degli allevamenti. Si tratta decisamente di un passaggio epocale per l’umanità che ormai dalla preistoria si affida agli animali per nutrirsi.