Freelance, quella riforma che li uccide nella culla
Non c’è che dire, la riforma del regime dei minimi messa in pista dalla Legge di Stabilità 2015 è un vero successo. Aumentare l’aliquota forfettaria dal 5% al 15% è una scelta lungimirante. Davvero un grande aiuto per precari e freelance che cercano di trovare una strada legale per andare avanti e lavorare. E quindi …
Non c’è che dire, la riforma del regime dei minimi messa in pista dalla Legge di Stabilità 2015 è un vero successo. Aumentare l’aliquota forfettaria dal 5% al 15% è una scelta lungimirante. Davvero un grande aiuto per precari e freelance che cercano di trovare una strada legale per andare avanti e lavorare. E quindi come aiuti i giovani, i piccoli, quelli che dovranno costruire le basi del futuro nel nostro Paese? Come sostieni quelli che lavorano sul tavolo della cucina di casa o in uno spazio condiviso, quelli che hanno aperto la partita Iva per farsi le ossa, quelli che l’hanno aperta perchè sono stati licenziati, quelli che non possono scioperare o ammalarsi? Semplice: li uccidi nella culla alzando l’aliquota fissa, poi aumenti la quota da versare alla gestione separata Inps così intanto li spremi fino al midollo a favore di altre categorie più tutelate e vedi se insistono a voler lavorare onestamente.
Fortunatamente il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha parlato di “un testo correttivo” da adottare “rapidamente”. Allora siamo a posto. Che facciamo, aspettiamo?