Con FastUp School la scuola si finanzia online
Il Ministero dell’istruzione in collaborazione con Fastweb ha avviato l’iniziativa FastUp School. Consente alle scuole di trovare fondi per i propri progetti attraverso campagne di finanziamento online. A occuparsi della gestione e della promozione dei finanziamenti è Eppela, la piattaforma italiana di crowdfunding che permette a chiunque abbia una buona idea di chiedere soldi al …
Il Ministero dell’istruzione in collaborazione con Fastweb ha avviato l’iniziativa FastUp School. Consente alle scuole di trovare fondi per i propri progetti attraverso campagne di finanziamento online. A occuparsi della gestione e della promozione dei finanziamenti è Eppela, la piattaforma italiana di crowdfunding che permette a chiunque abbia una buona idea di chiedere soldi al popolo del web. Le scuole medie e superiori possono fin da ora aprire una campagna. I progetti finanziabili spaziano dall’attivazione di corsi di programmazione all’acquisto di software che favoriscono l’apprendimento. L’importante è che siano compatibili con quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
I progetti FastUp School
I progetti che riusciranno a raccogliere online su Eppela il 50% del budget totale necessario, saranno cofinanziati a fondo perduto da Fastweb per il restante 50%, fino ad una somma pari a 10 mila euro. “Iniziative come questa sono coerenti con la nostra volontà di portare l’innovazione nel mondo scolastico. Il meccanismo dal basso del crowdfunding applicato a progetti digitali nelle scuole non ha solo un valore economico, ma culturale e metodologico. Quello digitale è un alfabeto aggiuntivo globale senza cui, semplicemente, si resta esclusi” ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
“Non dobbiamo aumentare solo le autostrade digitali, intese come le infrastrutture, ma anche le patenti digitali, facendo crescere l’alfabetizzazione digitale a partire dalla scuola”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno. “Per colmare il gap che ci divide da altri paesi europei è fondamentale connettere le aule e aumentare il numero di computer nelle classi, ma non basta: è necessario anche aumentare le competenze digitali nel mondo della scuola”.