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Equity Crowdfunding: l’esperienza di Baladin e Mamacrowd

Intervista doppia a Teo Musso fondatore del birrificio Baladin e Dario Giudici, Vice Presidente di Mamacrowd. Cosa c'è dietro il successo di una campagna di equity crowdfunding da 5 milioni di euro?

Una storia di successo quella di Baladin, birrificio agricolo artigianale fondato da Teo Musso e che ha raccolto 5 milioni di euro grazie alla campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, la principale piattaforma per investimenti in Italia.

Ma che cosa ha reso questa campagna vincente? Quali sono i suggerimenti per chi si approccia a questo strumento alternativo di investimento? Lo spiegano a Startup-News il fondatore di Baladin, Teo Musso, e Dario Giudici, Vice Presidente di Mamacrowd.

Teo, cosa vi ha spinto a considerare l’equity crowdfunding per la vostra azienda?

Per noi di Baladin, l’equity crowdfunding è stata una scelta naturale. Volevamo coinvolgere direttamente i nostri clienti e appassionati nella crescita del nostro progetto. È un modo per condividere i nostri successi e permettere a chi crede in noi di diventare parte integrante della nostra avventura.

Dario, qual è la missione di Mamacrowd?

Mamacrowd è nata con l’obiettivo di democratizzare l’accesso agli investimenti in startup e PMI italiane. L’equity crowdfunding rappresenta un’opportunità straordinaria per le aziende di raccogliere capitali coinvolgendo una comunità di investitori più ampia e diversificata rispetto ai canali tradizionali.

Dario Giudici, Vice Presidente di Mamacrowd.
Dario Giudici, Vice Presidente di Mamacrowd.

Teo, quali sono stati i principali vantaggi che avete riscontrato nell’utilizzare l’equity crowdfunding per Baladin?

I vantaggi sono stati numerosi. Prima di tutto, abbiamo avuto la possibilità di raccogliere capitali senza dover ricorrere a prestiti bancari o investitori istituzionali preservando la governance. Inoltre, il crowdfunding ci ha permesso di fidelizzare i clienti che sono diventati anche soci. Questo è stato possibile anche grazie alla strategia molto strutturata di reward che abbiamo messo in atto e che consisteva in una serie di premi o sconti riservati a chi avrebbe investito in Baladin con scaglioni in base alla somma investita.

Dario, come si è evoluto il panorama dell’equity crowdfunding in Italia da quando avete lanciato Mamacrowd?

Il panorama è cambiato radicalmente. Quando abbiamo iniziato, c’era molta incertezza e poca conoscenza del crowdfunding. Oggi, grazie anche al nostro impegno, sempre più aziende vedono il crowdfunding come un’opportunità concreta di finanziamento e crescita. Le normative si sono evolute, offrendo maggiore tutela sia agli investitori che agli imprenditori. Il mercato è cresciuto, e abbiamo visto un aumento significativo del numero di campagne e dei capitali raccolti.

Questa domanda è per tutti e due: quali sono le principali sfide che avete affrontato nella vostra esperienza con l’equity crowdfunding?

Teo Musso: Una delle sfide più grandi è stata sicuramente quella di comunicare in modo chiaro e trasparente con i potenziali investitori. È fondamentale costruire fiducia e spiegare in modo dettagliato il proprio progetto, i rischi e le opportunità

Dario Giudici: Concordo con Teo sulla necessità di una comunicazione chiara e trasparente. Maggiore è la capacità dell’azienda in campagna di comunicare al meglio i propri obiettivi e come verranno utilizzati i fondi raccolti e migliore sarà il commitment degli investitori. Coinvolgere la propria fanbase, gli appassionati del prodotto, i clienti più affezionati e farli sentire parte della crescita dell’azienda è fondamentale. In questo Baladin è stata capace di connettersi molto bene con la propria community portando a bordo un numero elevato di investitori crowd.

Dario, in che modo pensate che l’equity crowdfunding possa evolversi in futuro?

Credo che l’equity crowdfunding possa diventare una componente sempre più importante del finanziamento delle imprese italiane, nella misura in cui le piattaforme saranno in grado di utilizzare la tecnologia per poter coinvolgere una platea sempre più ampia di investitori e offrire alle imprese strumenti efficienti per gestirli.

Altra domanda doppia. Avete qualche consiglio per le aziende che stanno considerando l’equity crowdfunding?

Teo Musso: Il mio consiglio è di prepararsi bene. Studiate il mercato, comprendete a fondo il vostro progetto e le aspettative dei vostri investitori. Siate trasparenti e autentici, e non abbiate paura di coinvolgere il vostro pubblico. Il crowdfunding non è solo raccolta di fondi, ma anche costruzione di una comunità.

Dario Giudici: Concordo con Teo. Aggiungerei di scegliere con cura la piattaforma con cui collaborare e di sfruttare tutte le risorse e il supporto che essa può offrire. Infine, ricordate che l’equity crowdfunding è un percorso che richiede una strategia ben definita e una buona pianificazione. Ma i risultati possono essere davvero straordinari.

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