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Eligo Milano, sartoria italiana alla conquista del mondo!

Eligo Milano è una startup che punta a diffondere nel mondo la sartoria italiana

Se c’è qualcosa che, oltre al cibo, rappresenta al meglio l’Italia all’estero, è sicuramente la moda e la bravura dei nostri sarti.

Proprio la sartoria e l’eleganza del ade in Italy sono i cavalli di battaglia di Eligo Milano, una giovane startup che sta facendo un ottimo lavoro e rappresenta una vera punta di diamante nel mercato globale. Eligo connette gli amanti di stile sartoriale con una Community di Personal Stylist, chiamati Sartorialist. Proprio per questo, siamo andati a fare una chiaccherata con Naomi Kohashi, 39 anni, originaria di Sao Paolo (Brasile) e CEO dell’azienda.

Ciao Naomi, ci racconti come vi è venuta l’idea?

Il nostro progetto nasce dall’osservazione di trend ed evidenze di un settore di cui siamo appassionati e per il quale l’Italia è riconosciuta un’eccellenza nel mondo: la moda tailor made. Siamo partiti dai megatrend del mercato globale relativi ai consumatori di beni personali di lusso, attualmente stimati in oltre 400 Milioni e ulteriormente in crescita nei prossimi anni, con una previsione che li attesta intorno ai 450 Milioni nel 2025, frutto di un’ulteriore crescita del mercato asiatico e di un aumento della popolazione urbana a livello globale. Ci siamo chiesti se l’Italia come sistema produttivo fosse pronta a ricevere cosí tanto interesse e a trasformarlo in valore economico e abbiamo scoperto che buona parte della piccola imprenditoria relativa è ancora in contrazione poiché non è in grado di proporre un’offerta stilistica attuale ed è completamente sprovvista di competenze tecnologiche e di una cultura di marketing. Abbiamo anche scoperto che la crisi economica aveva fatto sì che grandi player di settore optassero per portare la produzione all’estero, impoverendo distretti produttivi che sono un indiscutibile eccellenza del nostro Paese. Tutto questo già bastava per farci pensare a un’idea di impresa destinata al successo. Da lì ci abbiamo messo ancora un po’ a definire il nostro business plan: non avevamo ancora pensato a come le persone, l’asset più importante per qualsiasi azienda, fattore principale del successo dei prodotti italiani nel mondo, potessero continuare a ricoprire un ruolo di valore al centro di questo modello. Ci tenevamo che la nostra value chain fosse concepita in modo virtuoso per dare al nostro Paese delle opportunità occupazionali e abbiamo inventato la figura del Sartorialist, un personal stylist professionale con competenze tecniche, imprenditoriali e digitali.

Siamo partiti in 3 e durante un Executive MBA in Bocconi abbiamo analizzato nuovi modelli di business, ne abbiamo testati alcuni e abbiamo partecipato a diverse call e competition per apprendere le risposte e per confrontarci con advisor e investitori esperti

Quali sono stati i primi passi?

Il primo passo è stato testare un modello di business innovativo, avevamo già un piccolo showroom tradizionale con la prima consulente sartoriale, in un piccolo spazio nel centro di Milano. Siamo partiti in 3 e durante un Executive MBA in Bocconi abbiamo analizzato nuovi modelli di business, ne abbiamo testati alcuni e abbiamo partecipato a diverse call e competition per apprendere le risposte e per confrontarci con advisor e investitori esperti. Appena terminato l’MBA abbiamo partecipato al primo Startup Day della Bocconi, dove abbiamo incontrato uno dei nostri primi Business Angel, che ci ha sostenuto e lanciato nell’ecosistema. Da lì è stato tutto molto veloce, alcuni di noi si sono licenziati dai loro lavori in società di consulenza e abbiamo fondato la società, con l’ingresso di numerosi Business Angel.

Quanto sono stati importanti i Business Angel?

Dal 2015, dopo una fase di Pre-Seed in cui abbiamo raccolto degli investimenti personali, si sono succeduti una campagna di Fundraising Family and Friends (2016-2017) e un Round di investimenti da parte di Business Angels. Ancora per qualche settimana, infine, è attiva la nostra campagna di equity crowdfunding su 200Crowd, partita nel mese di luglio con un obiettivo di raccolta di 80.000 euro che abbiamo in pochi giorni raggiunto e quasi doppiato, arrivando a oltre il 176% di raccolta.

Ogni settimana tutto il team rianalizza cosa funziona e cosa no su macro-temi, mentre ogni giorno abbiamo degli Stand-up meeting per portare sul tavolo nuove idee, il più possibile disruptive

Avete fatto anche degli errori?

Più che errori, quando siamo partiti, come tutti gli startupper o imprenditori che si lanciano in un nuovo business per la prima volta, eravamo preoccupati e allo stesso tempo molto eccitati di testare un modello di business innovativo in un settore iper-tradizionale come quello della produzione sartoriale e dell’artigianato italiano in generale. Ovviamente, come ogni startup, abbiamo testato il modello di business iterando attività funzionanti e testandone di nuove, cosa che facciamo anche ora quotidianamente; ogni settimana tutto il team rianalizza cosa funziona e cosa no su macro-temi, mentre ogni giorno abbiamo degli Stand-up meeting per portare sul tavolo nuove idee, il più possibile disruptive.

Ci spieghi come funziona Eligo?

Il Sartorialist è una figura professionale inedita: ha competenze sartoriali, tecnologiche e di management, è il punto di riferimento del cliente in quanto a scelte di stile, ha una propria rete di clienti e relazioni alla quale offre un servizio di alta qualità, potendo contare sul supporto del brand

Eligo è un network di Sartorialist dal profilo sempre più globale che, grazie alla formazione specifica ricevuta attraverso la Eligo Academy, acquisisce competenze tecniche, soft skills e mindset utile a dare a ciascuno gli strumenti per intraprendere un percorso di autoimprenditorialità nel settore della moda tailor made. Il Sartorialist è una figura professionale inedita: ha competenze sartoriali, tecnologiche e di management, è il punto di riferimento del cliente in quanto a scelte di stile, ha una propria rete di clienti e relazioni alla quale offre un servizio di alta qualità, potendo contare sul supporto del brand. Il Sartorialist, poi, è una figura chiave perché raccoglie in modo capillare sui mercati di riferimento (Italia, Emirati Arabi, Singapore) la domanda sempre crescente di prodotti artigianali Made in Italy mettendola in rapporto con la capacità produttiva di una serie di distretti italiani che per anni hanno servito brand leader di mercato e che, dopo che questi ultimi hanno portato all’estero la propria produzione, si sono trovati a fronteggiare livelli di domanda molto inferiori alla propria capacità produttiva e di offerta.

Quindi vi rivolgete principalmente a piccoli professionisti?

Tra i nostri Sartorialist ci sono molte donne di età compresa tra i 40 e i 55 anni, spesso uscite dal mercato del lavoro dopo la maternità e che vogliono reinserirsi creando un business indipendente

I Sartorialist sono persone di tutte le età, artigiani, studenti, casalinghe, piccoli professionisti, giovani ecc… accomunati dalla passione per la moda e per il Made in Italy e che sono in cerca di un’opportunità di formazione e lavoro specializzato e qualificato nel mondo del Tailor Made. Tra i nostri Sartorialist ci sono molte donne di età compresa tra i 40 e i 55 anni, spesso uscite dal mercato del lavoro dopo la maternità e che vogliono reinserirsi creando un business indipendente, flessibile e con un ritorno economico in costante crescita; mogli, mamme e anche nonne che apprezzano la produzione artigianale e sartoriale e che si fanno portatrici del Brand Eligo nella loro comunità e nella loro città.

Come funziona il business di Eligo? In pratica, come si regge l’azienda?

Sono appunto i Sartorialist il volano della crescita: loro fanno crescere la nostra clientela perché conoscono i clienti e sono presenti capillarmente sul territorio, loro raccolgono la domanda e la mettono in rapporto con la capacità produttiva dei distretti selezionati, loro danno respiro creativo al nostro prodotto. Noi creiamo le condizioni affinché la loro avventura possa continuare immaginando il futuro, creando il contesto professionale, culturale e sociale adeguato e attivandoci per aprire le porte di nuovi mercati, affinché il network possa crescere in un’ottica glocal e i nostri preziosi manufatti possano incontrare la domanda internazionale. Ma se la domanda è come si regge l’azienda: l’azienda si regge sul buon gusto dei consumatori e sulla loro capacità sempre crescente di riconoscere la qualità nel prodotto e all’interno di un’esperienza di consumo esclusiva e riservata, lontana dalla logica mordi e fuggi imposta dai brand che si rivolgono al mass market. E’ la consapevolezza del consumatore e l’evoluzione dei modelli di consumo che rende prospero questo settore.

Quali strumenti utilizzate per promuovervi?

Utilizziamo come tutte le aziende i social media, il web, le relazioni personali, recentemente abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere la fiducia di investitori interessati ad unirsi alla nostra avventura. Ma, infine, sono l’esperienza che vive il cliente a contatto con il suo Sartorialist di fiducia, la qualità e raffinatezza del prodotto e il corredo valoriale delle nostre produzioni che ci permettono di avere una clientela sempre crescente.

Che consigli daresti a chi vuole partire con una startup?

Senza dubbio di cogliere una necessità di mercato vera, concentrandosi su qualcosa che appassiona noi ma di cui il mercato ha realmente bisogno. Consiglierei anche di guardare la realtà pensando sempre a come la nostra azione si riversa sull’indotto, sulle comunità locali e sul contesto in generale, le missioni destinate ad aver successo sono quelle che accomunano bisogni, desideri e passioni delle persone nella loro quotidianità, producendo impatto positivo in ambiti diversi.

Voglio suggerire a tutti vivamente di buttarsi e vivere un’avventura, di farlo subito, portando nella pratica un sogno o un’idea innovativa, senza aver paura delle conseguenze, la creazione di una Startup è un’esperienza personale e professionale unica!

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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