DoNotPay, il primo avvocato virtuale che chiede i danni al volo
Grazie all'intelligenza artificiale ed a un enorme database, DoNotPay analizza al volo i precedenti e calcola i danni
Gli americani sono abituati a denunciare e chiedere i danni per qualsiasi cosa, dal dentista che ha fatto troppo male durante un’estrazione al benzinaio che ha sporcato i pantaloni con la benzina. Ora probabilmente il numero delle cause per danni aumenterà ulteriormente visto che è disponibile (per ora solo negli USA e per iPhone) l’app DoNotPay che attraverso l’Intelligenza Artificiale e un enorme database di precedenti permette di capire in pochi secondi se quello che ci è successo merita una causa legale e nel caso quanto potremmo ricavare.
Il chatbot integrato nell’app per prima cosa chiede che cosa è successo, in quale stato degli USA ci si trova e quanti dollari si vogliono chiedere per i danni subiti. Quindi dopo aver fornito una stima delle possibilità di successo rende disponibili tutti i documenti necessari per andare in tribunale.
Dopo aver fornito una stima delle possibilità di successo rende disponibili tutti i documenti necessari per andare in tribunale
Volendo, infatti, negli USA è possibile presentarsi anche da soli, in modo da risparmiare le spese legali, anche se poi gran parte delle richieste di danni si risolvono prima dell’udienza attraverso una conciliazione. L’app è stata realizzata da uno studente di informatica, Joshua Browder, che l’ha sviluppata a soli 18 anni come sistema per contestare multe prese in diversi stati e poi l’ha potuta ampliare grazie a incentivi da parte di fondi di investimento interessati al suo sviluppo. Al momento l’app è completamente gratuita ma Browder sta già pensando a convenzioni con studi legali che fornirebbero una percentuale delle parcelle. Al momento in Italia non esiste nulla di simile e la complessità del nostro sistema giudiziario renderebbe lo sviluppo estremamente complesso, ma non escludiamo che qualche studio legale ci possa pensare.