Crowdfunding in Europa: stato di fatto e prospettive future del mercato
Ecco 10 punti nevralgici sul crowdfunding in Europa emersi dal European Crowdfunding Market Report 2023. Il crowdfunding è uno strumento con un grande potenziale di crescita, soprattutto se riuscirà a superare le barriere normative e di consapevolezza pubblica
Il crowdfunding in Europa sta guadagnando terreno come fonte alternativa di finanziamento per startup, PMI e progetti creativi. L’European Crowdfunding Market Report 2023 offre una visione completa delle principali tendenze e sfide, descrivendo uno scenario in rapida evoluzione che continua ad attrarre sempre più investitori e fundraiser. Ma cerchiamo di capire in dettaglio cosa emerge dal rapporto.
1. Crescita e distribuzione delle piattaforme di crowdfunding in Europa
Negli ultimi anni, l’Europa ha visto una crescita notevole delle piattaforme di crowdfunding. Nel 2023, il continente conta circa 594 piattaforme attive distribuite in tutta la regione, con una densità maggiore nelle economie come Germania, Francia e Regno Unito. Paesi come Estonia e Lettonia spiccano per la loro elevata adozione del crowdfunding in rapporto alla popolazione, segnalando un ecosistema fertile per il finanziamento alternativo anche nei mercati più piccoli.
2. I principali modelli di crowdfunding in Europa
Il crowdfunding in Europa si articola principalmente in tre modelli: equity, lending e non-investment (che comprende donazioni e ricompense). Il modello di lending, in particolare, è cresciuto significativamente, con un volume medio per piattaforma che è passato da 19 milioni di euro nel 2021 a 24,4 milioni nel 2022. Anche l’equity crowdfunding mostra una crescita, mentre le piattaforme di donazione e ricompensa restano più stabili, soddisfacendo nicchie specifiche.
3. Maturazione del settore del crowdfunding in Europa
Con il settore in fase di maturazione, molte piattaforme europee operano ormai da oltre otto anni. Questo consolidamento è visibile nelle partnership sempre più comuni tra piattaforme di crowdfunding e istituti finanziari, specialmente in Francia, dove il crowdfunding è considerato un mezzo affidabile di risparmio e investimento. Le piattaforme stanno diversificando la loro offerta per attrarre investitori istituzionali e sostenere la crescita sostenibile dell’ecosistema.
4. Barriere alla diffusione del crowdfunding in Europa
Un limite alla diffusione del crowdfunding in Europa è la scarsa conoscenza pubblica del settore. Il 70% delle piattaforme di equity crowdfunding e il 67% delle piattaforme di lending ritengono che la consapevolezza pubblica sia insufficiente. Tale problema è particolarmente evidente nell’Europa orientale, mentre le aree occidentali e meridionali mostrano una conoscenza pubblica in leggero miglioramento.
5. Il boom del crowdfunding immobiliare
Il crowdfunding immobiliare si conferma una delle tendenze più forti del mercato europeo, specialmente in Francia, dove rappresenta circa i due terzi dei fondi raccolti nel 2022. Questo modello di finanziamento, che permette ai singoli investitori di accedere a progetti immobiliari in modo diretto e a costi ridotti, sta crescendo anche in altri paesi europei, contribuendo a rendere il settore del real estate più accessibile.
6. Sfide normative per il crowdfunding in Europa
A livello normativo, l’Europa è in una fase di transizione, con la recente implementazione del Regolamento Europeo ECSP che mira a standardizzare le regole per il crowdfunding. Questo nuovo quadro facilita l’operatività transfrontaliera delle piattaforme, pur introducendo sfide operative. Paesi come Germania e Spagna stanno adottando specifici regimi di licenza per garantire la conformità delle piattaforme, un passo necessario per il consolidamento del settore e la tutela degli investitori.
7. Internazionalizzazione e flussi di investimento
La maggior parte delle piattaforme europee di crowdfunding opera principalmente a livello nazionale, ma si registra una crescita nei flussi internazionali di investimento, specialmente nel lending. Nel 2022, circa il 25% dei fondi in Europa settentrionale proveniva da investimenti internazionali, dimostrando il crescente interesse degli investitori globali nel crowdfunding europeo.
8. Innovazione tecnologica e adozione della blockchain
L’innovazione tecnologica è un pilastro del crowdfunding in Europa. Molte piattaforme stanno implementando tecnologie come la blockchain per tokenizzare gli asset e rendere più sicure le transazioni. L’automazione dei processi di valutazione del rischio e delle operazioni di compliance è sempre più comune, facilitando l’adozione di strumenti come i mercati secondari e l’investimento automatico, elementi che rendono il crowdfunding più accessibile e affidabile.
9. Profili dei partecipanti: investitori e fundraiser
Nel 2023, l’Europa conta circa 3,6 milioni di backer, pari allo 0,5% della popolazione europea. Nonostante l’interesse, il numero di backer è leggermente diminuito rispetto al 2021, riflettendo l’impatto dell’incertezza economica post-pandemica. I fundraiser, principalmente PMI e singoli imprenditori, si concentrano maggiormente sui modelli di lending ed equity.
10. Prospettive future per il crowdfunding in Europa
Guardando al futuro, il crowdfunding in Europa ha un grande potenziale di crescita, soprattutto se riuscirà a superare le barriere normative e di consapevolezza pubblica. La sinergia con la finanza tradizionale e il continuo sviluppo tecnologico potrebbero rendere il crowdfunding uno strumento chiave per finanziare l’innovazione e promuovere l’inclusione finanziaria a livello europeo.